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Revelator Lisse, un progetto totalmente nuovo da KTM Bikes

di - 11/09/2017

KTM Lisse va ben oltre il dna KTM Bikes, Revelator Lisse è un prodotto unico nel suo genere e non solo per quanto riguarda il catalogo del marchio austriaco. Lisse è un disegno completamente nuovo, difficilmente può trovare paragoni sul mercato e integra diversi concetti in fatto di aerodinamica applicata ai frames disc in carbonio. Il telaio è un monoscocca in carbonio unidirezionale, della serie Performance, asimmetrico non solo nel design ma nella struttura, in particolare nella sua sezione centrale e posteriore.

Il bottom bracket adotta un design che ha l’obiettivo di minimizzare i flussi di disturbo e il carro dona compattezza, rigidità, reattività, senza sacrificare la penetrazione dello spazio. Come si vede dalle immagini, l’inserzione dei foderi obliqui al piantone è particolarmente ribassata, voluminosa e muscolare. Gli stays bassi sono disegnati come una sorta di S.

Completamente predisposta ai freni a disco, Liesse adotta i perni passanti davanti e dietro. La forcella a steli dritti ha un profilo alare importante, con una sorta di alette nei terminali inferiori e una pinna superiore che si innesta tra obliquo e tubo sterzo.

Studiato in modo specifico è anche lo stem con spessori sviluppati per questa esponente della famiglia Revelator. Questo non è un componente unico ma si divide in due pezzi: la placca superiore è una sorta di coperchio con dei fori d’entrata, che permettono l’ingresso di cavi e guaine al suo interno: simbolo d’integrazione e pulizia estetica.

Tre gli allestimenti disponibili con sram Red e-Tap, Ultegra Di2 serie 8000 e Shimano 105, tutti disco. Tre gli abbinamenti cromatici. I pesi vanno dai 7,2 kg circa per la versione con Sram, 7,8 circa per quella con Shimano Ultegra e 8,2 circa per la configurazione con Shimano 105.

ktm-bikes.at

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.