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Rose X-Lite Team 8800

di - 04/03/2016

https://www.rosebikes.it/

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Parte il fine settimana e si inizia con un nuovo road test, con uno dei mezzi più accattivanti della categoria “superleggere”: Rose X-Lite Team 8800, una delle top level del brand e-commerce tedesco.

Per ora l’abbiamo solo assaggiata (poco più di 80 kilometri con circa 700 mdsl), abituati a sfruttare e mettere sotto pressione la bicicletta per un periodo prolungato, vi rivolgiamo solo le primissime impressioni, accompagnate da qualche descrizione del prodotto in taglia 53.

Il frame è un monoscocca in carbonio di matrice aerospaziale, blend di fibre T60/40 H.O.C. , progetto che in una taglia media ferma l’ago della bilancia sotto gli 800 grammi (795 dichiarati). Tubazione sterzo conica 1″1/8-1″1/4, con forma bombata in puro stile Rose. 2016-03-03 12.49.29

 

Scatola bb larga 86,5 mm con sedi press-fit. Il passaggio dei cavi è totalmente interno.

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Il seat-post è con diametro di 27,2 millimetri.

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Passando al design delle tubazioni, X-Lite è un misto tra eleganza e aggressività, aspetti che collimano tra loro grazie a tubi con volume maggiore nella parte frontale, per rastremarsi e diventare più sottili nelle porzioni mediana e retrotreno. I foderi posteriori bassi sono asimmetrici: questi ultimi mantengono un design tondo e spanciato, mentre quelli obliqui sono schiacciati e sottili nella parte alta, rotondi e più grossi man mano che ci si avvicina ai forcellini, anche questi full carbon (il supporto cambio, bilancere posteriore è il alluminio). Sempre a riguardo degli stays obliqui, hanno un’attaccatura bassa al nodo sella, posta appena al di sotto della linea orizzontale.

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Efficace, sostanzioso il collarino di serraggio del reggisella: forse interrompe l’omogeneità del frame in fatto di impatto visivo ma così sviluppato tende a distribuire bene la coppia di serraggio.

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La forca è sempre full carbon, steli dritti (come una sorta di family feeling), frontalmente arrotondata e non piatta. Come già evidenziato più volte anche in altri progetti Rose, oggetto e soggetto di test, questa forcella, nonostante i volumi abbastanza contenuti e il peso leggero è uno dei punti di forza in termini di supporto alla prestazione, precisione di guida e agilità d’ingresso nelle curve.

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Equipaggiamento votato alla leggerezza ma anche ad una certa comodità sulle lunghe distanze: cockpit completo Rithey in carbonio, Selle Italia SLS Monolink, Sram22 Red e ruote Mavic R-Sys wts, gommate Mavic 23c (forse qui avremmo preferito le 25c, visto il cerchio con canale da 15c).

Bici sicuramente da salitomane ma che regala buone, ottime sensazioni anche in discesa, veloce negli inserimenti, piuttosto precisa e in grado di assecondare bene la guida, a prescindere dal braccio e dalla malizia dell’atleta. E’ leggera, è confortevole ma sui tratti di strada particolarmente sconnessi lascia qualcosa in termini di prestazione, tende a non copiare al meglio il terreno (comunque con canoni nella normalità in considerazione della categoria di cui fa parte: forse, proprio in questo frangente, le gomme con sezione maggiore porterebbero un valore aggiunto).