Pubblicità

Selle SMP F30c, la sella corta con tanta libertà

di - 24/01/2019

Se è vero che il marchio di fabbrica di Selle SMP è il canale centrale, caratteristica che è la base di sviluppo di ogni prodotto, è altresì vero che il marchio padovano propone costantemente selle in grado di soddisfare tutte le categorie di ciclisti che si confrontano in diverse discipline. In base alle caratteristiche fisiche e alle preferenze personali, una sella di Selle SMP soddisfa numerose necessità del ciclista, su biciclette profondamente diverse tra loro, particolare quest’ultimo tutt’altro che scontato.

Selle SMP F30c white

SMP F30c

Passiamo ora all’ultima creazione dell’azienda di Casalserugo, la F30c. Prima di tutto: la piattaforma F30 di Selle SMP è la prima ad essere completamente piatta, non ha la porzione incava centrale e mantiene il becco ad aquila. F30c è la sella più corta del catalogo con i suoi 249 mm di lunghezza e 150 di larghezza: giusto per dare un’idea più precisa la F30 standard è 295×149 millimetri. Nella foto sotto vedete le immagini messe a confronto.

Selle SMP F30c
Selle SMP F30 provata e pubblicata sul numero 4Bicycle 9 di Settembre

La F30c, grazie alla sua conformazione permette la massima libertà di spostamento in sella ma anche per quanto concerne la pedalata. Il suo livello d’imbottitura è minimo, grazie ad un elastomero espanso uniforme per tutta la superficie della sella. Il rivestimento è in pelle per la colorazione nera, in microfibra per tutte le altre colorazioni (9 in totale, nero, bianco, rosso, giallo fluo, giallo, verde IT, verde, azzurro, blu). I pesi variano dai 280 grammi per la versione con telaio in Inox, ai 230 grammi per quella CRB in carbonio.

sellesmp.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.