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Shaper itw: Luigi Salustri di Alterego surfboards

di - 14/05/2018

Ciao Luigi, partiamo dalla classica domanda: com’è nato il tuo amore per il surf? Dove e come hai iniziato?
Ciao Michele, è un amore che nasce da lontano, penso inizio anni ’70, quando in televisione vidi la pubblicità di un famoso bagno schiuma “al laim dei Caraibi” e si vedeva un mostro di onda cavalcata da un matto su una logboard… fu amore a prima vista!
Le prime tragiche uscite le ho realizzate nella ridente località chiamata “coccia de morto” a Fiumicino, pochi chilometri dalla capitale; in acqua dopo le mareggiate di scirocco si trovava di tutto, dalle cassette vuote per il pesce alle bombole del gas, da residui di plastica di ogni tipo a mezze carcasse di mucca!!! Ovviamente il colore dell’acqua era come quello alla foce del Mekong…

Come ti sei avvicinato allo shaping?
Ho frequentato e lavorato nei primi anni ’80 presso la “bottega” di uno dei precursori nella fabbricazione di quelle che venivano chiamate “plancette” ovvero dei surf da due metri e quaranta con grandi vele per saltare fra le onde (per altro già utilizzava l’EPS (polistirolo) per i blank) e di li a poco ho iniziato per passione a costruire le prime tavole per me e per qualche malcapitato amico.

Alterego suona un po’ come “alternativa”. Com’è nato il tuo brand?
Alterego nasce dalla passione per il progetto e per la realizzazione artigianale delle cose. Ho lavorato tanti anni come architetto e soprattutto come progettista esplorando materiali e tecniche di costruzione sempre nuove; mettiamoci anche gli studi aeronautici, le conoscenze CAD e la passione per tutti gli sport su tavola e il gioco è fatto. Il nome in realtà l’ha trovato la mia compagna, interpretando forse il periodo “alter-ato” in cui stavo vivendo, alternando lunghe giornate di impegno professionale a notti solitarie chiuso nel garage-laboratorio di Santa Marinella.

Ricerca e sviluppo verso prodotti ecosostenibili è la chiave vincente per il futuro: come si muove Alterego in questa direzione?
Stiamo studiando ormai da qualche anno l’uso di qualsiasi materiale alternativo che, a parità di prestazioni, possa sostituire via via i materiali più inquinanti o che comunque, per la loro fabbricazione, richiedono grande impiego di energie in senso generale. Per noi la sostenibilità è anche reperimento di materie prime a Km0 e riciclo di buona parte degli scarti di lavorazione. Per esempio i blank in EPS li facciamo realizzare su nostro disegno direttamente in uno stabilimento situato ad un centinaio di chilometri dalla factory.  Allo stesso stabilimento conferiamo poi gli scarti di lavorazione che saranno riciclati sempre in EPS.
Utilizziamo bio-resina epossidica della Entropy Resin e tessuto di vetro, mentre per i rinforzi strutturali impieghiamo sughero e tessuto di lino. Nessuna delle lavorazioni prevede l’uso di solventi o comunque di preparati che possano rilasciare VOC (sostanze volatili tossiche). Inoltre stiamo cercando di sviluppare, in collaborazione con un’industria del settore, l’utilizzo di un materiale espanso compostabile e/o biodegradabile alternativo all’EPS per la realizzazione dei blank; forse rimarrà un sogno ma noi ci crediamo e ci stiamo lavorando assiduamente.

Vuoi dirci qualcosa in più sull’active cork techbology?
Lo sviluppo di questa tecnologia, nostra esclusiva, si basa sullo studio delle strutture a sandwices e del sistema denominato parabolic stringer utilizzato da altri produttori. Sostituendo il sughero alla balsa o al carbonio, normalmente utilizzati a tale scopo, abbiamo ottenuto delle tavole stringerless con un’ ottima risposta in termini di flex e di rilascio dell’energia accumulata durante il bottom, un buon assorbimento delle vibrazioni, una migliore gestione nel passaggio rail to rail dato dal maggior peso dislocato sui bordi della tavola (il famoso “momento”) e infine una non trascurabile protezione dei rail che di norma sono soggetti a danneggiamento da urti, tutte caratteristiche che senz’altro contribuiranno ad aumentare la vita “operativa” delle nostre tavole.

Alessio Fantozzi è un icona del surf e sani principi legati al surf, come nasce la vostra collaborazione?
Quando nel 2013 mi sono trasferito a Santa Marinella ed ho ripreso a frequentare Banzai, cercavo di stare in piedi su un minisimmons 5’0”di mia costruzione che per me era più che altro una saponetta!!!! Lui mi guardava con una sorta di disprezzo/curiosità finchè un giorno, gira e rigira, mi chiese di provarlo…. da allora, se passate per uno dei tanti spot nel tratto di costa fra Banzai e Civitavecchia in occasione della mareggiata giusta, lo vedrete sicuramente “srotolarsi” con un sorrisetto compiaciuto su qualche onda con quella stessa tavola dalla quale, test a parte, non si è più staccato e sulla quale io ho potuto rimettere i piedi solo per pochi minuti in occasione di un viaggio a Fuerteventura, finendo indegnamente con la faccia sul fondo dell’oceano (per fortuna sabbioso) dopo un take off raccapricciante!
Oggi è il nostro tester ufficiale e di questo siamo soddisfatti ed orgogliosi.

Ci puoi anticipare qualcosa sui modelli disponibili?
Siamo orientati alla rivisitazione in chiave moderna dei modelli più classici adatti ad ogni stile e onda ovviamente con un occhio alle particolari situazioni delle nostre coste, anche se, con una’ampia scelta di opzioni custom, sarà possibile adattare i modelli a qualsiasi situazione di spot.
E’ da poco in rete il nostro sito (www.alteregosurf.it) ed in catalogo abbiamo inserito le prime quattro tavole, un fish, un quad, un single fin ed un truster che a breve saranno raggiunti anche da un twin fin di derivazione anni ’70. Entro maggio completeranno la lista altri tre modelli “mid length” per coprire il range dai 6’6” agli 8’6”, probabilmente le tavole di più largo uso, e per quest’anno dovrebbe bastare. In realtà stiamo sviluppando un modello di shortboard da utilizzare anche nei contest, ma è un segreto….

Dove potremmo acquistare le tavole?
Abbiamo scelto di lanciare i nostri prodotti solo attraverso la rete per poter offrire un prezzo più competitivo rispetto alla concorrenza a parità di performance e materiali impiegati. Siamo nuovi del mercato ma siamo consci di avere un prodotto realizzato dopo un attento e duro lavoro di ricerca e sviluppo.

Grazie per questa intervista Luigi! Dicci come possiamo seguire il brand e se ci saranno eventi in cui potremmo toccare con mano le tavole Alterego.
Siamo presenti sul web, potete seguirci su facebook e instagram. Venite a visitare  il nostro sito www.alteregosurf.com dove troverete tutte le informazioni sulla surflife di Alterego, scoprirete tutte le nostre tavole disponibili e il nostro magazine con news sempre aggiornate.
Da maggio a fine ottobre le nostre tavole saranno visibili e testabili presso il Danny’s Point, km.56,47 della Via Aurelia (40 minuti da Roma), all’interno del corner gestito dalla Banzai Surf School, dove troverete proprio Alessio ed i suoi collaboratori.
Saremo inoltre presenti al Recco Surf festival in occasione del contest, non mancate!!!
Scopri di più su Alterego Surfboards:
www.4actionsport.it/alterego-surfboards-brand-tavole-ecologiche

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instagram.com/alterego.factory

Intervista di Michele Cicoria | 4actionsport – 4Surf

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf