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Shimano S Phyre Aurora, l’occhiale di ghiaccio

di - 07/03/2019

Shimano S-Phyre Aurora è in realtà una limited edition, una produzione di un numero limitato di calzature S-Phyre e occhiali sempre della stessa linea. Presentata ufficialmente e indossati da alcuni corridori sponsorizzati da Shimano nel corso del Tour Down Under, entrambi i prodotti riprendono le stesse caratteristiche tecniche degli equipaggiamenti Shimano (linea standard) presenti nel catalogo.

Shimano S-Phyre Aurora limited edition

La colorazione fa la differenza: le calzature e gli occhiali sono caratterizzati da una livrea grafica che ricorda l’aurora boreale. La linea degli occhiali Aurora ha visto il suo battesimo nel caldo della terra australe e grazie all’ultracycler Omar Di Felice ( ultracyclingman.com ) trova conferme tra i ghiacci dell’Alaska, dove Omar stà affrontando la sua ultima incredibile avventura: Alaska Limitless.

Shimano S-Phyre Aurora limited edition

Livrea a parte, un seducente colore cangiante che si posiziona tra il blue e verde, turchese e viola, che varia la tonalità in base all’esposizione alla luce, il segmento degli accessori Aurora adotta le stesse soluzioni tecniche di scarpe ed occhiali inseriti nel catalogo Shimano. Gli occhiali S-Phyre R hanno una lente polarizzata e molto ampia, costruita con policarbonato in monoblocco, in un pezzo unico. La montatura è superleggera e sui terminali presenta degli inserti antiscivolo. Il cofanetto al suo interno contiene una seconda lente neutra. Gli occhiali S-Phyre Aurora hanno un peso record di soli 25,6 grammi.

Ecco anche un’immagine delle calzature

Le calzature Shimano S-Phyre Aurora Limited Edition

shimano.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.