Pubblicità

Shimano WH-RS500, ovvero le ruote Ultegra last generation

di - 05/12/2017

bike.shimano.com

LE NOSTRE IMPRESSIONI

Questa volta vogliamo mettere in luce i pesi rilevati: 120 grammi per la coppia di bloccaggi, 1692 grammi per la coppia di ruote ( 718 ant. E 974 post.) che diventano 1678 senza le valvole tubeless (711 ant. E 967 post.). Queste ruote Shimano non sono un peso piuma, leggermente superiore alla media attauale della categoria ma che a dispetto di questo, mettono sul piatto una prestazione degna di nota, performance che fa passare in secondo piano i grammi. Entrambe sono scorrevoli e sostengono l’andatura, qualsiasi essa sia ma sono molto diverse l’una dall’altra in termini di resa tecnica.

L’anteriore è rigida ma non estrema, stabile, perfetta quando la bici entra in curva anche ad alta velocità, se equipaggiata con una gomma morbida, permette di assecondare e smorzare parte delle vibrazioni che provengono dal suolo. La posteriore è progressiva, reattiva nella media ma permette di essere costantemente in trazione, senza mai sbilanciarsi. Come l’anteriore, anche la ruota del retrotreno è capace di assecondare la guida nei tratti tecnici, discesa e cambi repentini di direzione, aspetti che influiscono positivamente anche sul comfort totale, nel breve, medio e lungo termine. Il canale da 15 mm di larghezza permette di montare e sfruttare al meglio copertoncini di 23 e 25 millimetri di sezione: a nostro parere, quelli da 28 mm sono troppo larghi per questa tipologia di ruota, spanciando pericolosamente verso l’esterno del cerchio.

Di livello eccellente la frenata, con un’azione frenante lineare e subito efficace, anche in caso di umido e bagnato. Questa nuovo pacchetto di ruote Ultegra è affidabile, sicuramente versatile per quanto concerne il potenziale utilizzatore. Il sistema è sempre efficace, tanto in allenamento quanto se adoperato nel corso di una competizione. Permetteteci un paragone: queste ruote ci hanno ricordato le vecchie Shimano 1360, però dotate di una maggiore e migliore stabilità, un’aumentata scorrevolezza, oltre che una migliorata risposta alle sollecitazioni.

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.