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Six Out Of Six – A Downhill World Cup Report

di - 24/11/2016

Ogni discesista pro’ di Coppa del Mondo sa che i freni sono una parte importantissima del suo setup. Si passa tanto tempo per trovare il feeling perfetto, l’equilibrio ideale tra potenza e modulabilità. Una volta individuato il punto debole non si è mai troppo ansiosi di provare qualcosa di diverso, specialmente durante un stressante weekend di World Cup. Non ci sono così tante gare di Coppa in una stagione, tutto deve essere perfetto, non c’è spazio per la sperimentazione due giorni prima delle finali. Soprattutto se stiamo parlando di un componente sensibile come l’impianto frenante.

A giugno, durante la tappa di Coppa di Leogang, Formula ha deciso di fornire a sei discesisti di World Cup un freno che non avevano mai usato. Ha chiesto di provare un impianto completamente nuovo nella loro prima run sulla sfidante pista da discesa austriaca, nel primo giorno di prove libere. Poi il brand toscano ha chiesto agli atleti se li avevano amati oppure odiati. Formula ha lasciato ampia libertà ai rider, se correre o meno con i nuovi freni o rimanere sul setup abituale.

Formula Cura: la leva

Formula Cura: la pinza

I sei discesisti hanno deciso di correre con i freni Cura dopo averli testati per la prima volta nel primissimo giorno di prova a Leogang. Ma non solo, tutti se li sono tenuti stretti per il resto della stagione di World Cup. Si tratta di un risultato vero, non artefatto, una fedele documentazione relativa alla loro prima – e positiva – impressione.

I freni Formula Cura hanno anche vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali della Val di Sole, al primo e importantissimo evento, grazie a una run straordinaria del francese Florent Payet.
Ma non è tutto, infatti, questi non sono neppure i veri e nuovi freni specifici da discesa di casa Formula… non ancora, almeno…

Il video di presentazione dei freni Formula Cura

Info: Formula

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.