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Noene®  Solette Universal-NO2: il Test

di - 26/06/2018

NOENE, azienda leader indiscussa nella produzione di solette e plantari sportivi, entra a buon diritto negli SPECIALI TEST IN GARA di 4running magazine. Ecco a voi le SOLETTE NOENE®  UNIVERSAL-NO2

IL PRODOTTO TESTATO

SOLETTE NOENE®  UNIVERSAL-NO2

TESTER: Caterina Vacchi

LOCATION: FITBIT Semi de Paris – Mezza Maratona di Parigi

I test di 4Running si arricchiscono di nuovi prodotti. Su questo numero uno speciale dedicato alle solette sportive Noene®. Per rendere la prova più autentica possibile, la nostra tester Caterina Vacchi le ha utilizzate durante la recente Semi de Paris, la mezza maratona di Parigi corsa con ai piedi le HOKA ONE ONE Mach e le solette interne Noene® Universal SO2.

COS’È NOENE®?

SHOCK ABSORBING TECHNOLOGY UNICA AL MONDO

Il materiale Noene®, acronimo di No Energia Negativa, è un elastomero che, per la sua speciale struttura esterna e disposizione, presenta caratteristiche particolari e molto differenti dagli elastomeri tradizionali. La sua principale proprietà è la viscoelasticità, che conferisce un’elevata capacità di ammortizzazione e dispersione delle vibrazioni negative, unica al mondo. Noene®, infatti, arriva ad assorbire e disperdere fino al 98,8% delle vibrazioni negative già a partire da un 1 mm di spessore.

Due caratteristiche primarie caratterizzano Noene®:

ELASTICITÀ: permette di assorbire l’energia,

AMMORTIZZAZIONE: consente di disperdere l’energia assorbita.

TALLONI SEMPRE PROTETTI

Da prove effettuate secondo le richieste delle norme ISO 8307/2007, è stato dimostrato che l’onda di shock provocata dall’impatto piede-suolo si disperde nel materiale Noene® in una percentuale tra il 94% e il 99%, quindi non colpisce il tallone!

CARATTERISTICHE TECNICHE

DELLE SOLETTE NOENE® SO2

Spessore: 2 mm

Peso: 25 g (per la misura 43 EU)

Lavabili e riutilizzabili

Caterina Vacchi, durante un pre-test delle solette Noene N2 sul tapis roulant in palestra.
Caterina Vacchi, durante un pre-test delle solette Noene N2 sul tapis roulant in palestra.

La parola a Caterina Vacchi

Caterina, hai corso la FITBIT Semi de Paris con le solette Noene® SO2. Com’è andata?

Direi molto bene. Uscivo da un infortunio alla spalla (poi degenerato a tal punto da dovermi sottoporre a intervento) e avevo un training non perfettamente adeguato alla distanza. Ho notato che, nonostante appunto il poco allenamento, la mia sensazione di stanchezza e pesantezza alle gambe, tipica dei lunghi chilometraggi, era decisamente inferiore al normale. In gara sicuramente, ma soprattutto nei giorni successivi, ho avuto molte meno difficoltà a recuperare anche muscolarmente.

Come si vede nella foto, hai testato le solette già prima della gara, sia su asfalto, sia su tapis roulant.

Sì, ho pensato che, come è buona norma non correre una competizione con una scarpa mai provata, lo fosse anche non testare le solette direttamente sulla mezza. Ho fatto con le Noene® SO2 gli ultimi allenamenti per la rifinitura della velocità e quelli di scarico. Le sensazioni sono sempre state ottime, quindi ho deciso di provarle in gara.

Quali sono le sensazioni che hai percepito durante i primi giorni di utilizzo?

Durante la corsa più che altro la sensazione era quella di non sentirle, e di aver un miglior gesto atletico in termini di passo, una maggiore fluidità e resa della scarpa. Ma la vera diversità per me è stata soprattutto nel post allenamento, quando la sensazione di affaticamento muscolare è stata decisamente inferiore. Non solo dopo i lunghi, ma anche dopo lavori come ripetute e fartlek. Io tendo a soffrire parecchio pure di dolore ai piedi con irrigidimenti dell’arco plantare. Ho notato che con le solette questa sofferenza è stata alleviata.

Hai sentito subito la differenza rispetto alle solette tradizionali?

Sì, sin dal primo allenamento. Sarà perché ho cominciato con un fartlek piuttosto intenso.

Noene® punta molto anche sul minor affaticamento muscolare post gara e/o allenamento. Cosa ne pensi?

Direi che per me è stato il vantaggio principale. Una sensazione chiara e molto netta. Gambe più leggere, meno sofferenza nei movimenti classici quali salire e scendere le scale, e la possibilità di fare un training di scarico più fluido.

Ci sono degli accorgimenti che Noene® ti ha suggerito prima del loro utilizzo?

Mi avevano suggerito di testarle prima di correrci svariati chilometri anche in scarpe da passeggio, per rendermi conto ovviamente di eventuali fastidi. Ma mi era anche stato consigliato di provarle in allenamento per capire come le solette, eliminando l’energia negativa, modifichino la reattività della scarpa.

Quali consigli personali ti senti di dare ai nostri lettori?

Sicuramente di provarle su diversi tipi di allenamenti: qualche lungo, qualche lavoro e anche su fondi differenti. Ho fatto poco sterrato ultimamente a causa del mio infortunio alla spalla, ma credo che le solette Noene® Universal-N02 sarebbero un ottimo strumento pure nel trail running. Non solo per l’ottima reattività che “regalano alla scarpa”, ma anche per l’effetto “lenitivo” sull’affaticamento muscolare post sforzo, aspetto particolarmente spiccato in questa disciplina.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”