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Specialized premia la Coppa Piemonte con Angi

di - 11/04/2019

Un altro gadget interessante per gli abbonati del challenge Coppa Piemonte: in occasione della Granfondo Bra Bra, verrà consegnato il dispositivo safety Angi, sensore da applicare al casco e il personale di Specialized Italia guiderà l’atleta nel processo di attivazione ed installazione dello stesso.

Il sensore è piccolo, una volta montato sul casco diventa impercettibile

Come anticipato, il sensore Angi verrà consegnato agli abbonati del circuito nelle giornate della Granfondo Bra Bra dalle Langhe al Roero, sabato 27 e Domenica 28 Aprile. Gli appassionati, dopo aver ritirato il pacco gara, dovranno recarsi allo stand Specialized, non prima di aver scaricato sul proprio dispositivo mobile la app

ANGi è un sensore che, montato sul casco, trasforma lo stesso in un dispositivo di tracking, un rilevatore di impatti e dispositivo di sicurezza. E non solo. Ha anche un’anima social che ti permette di pianificare un’attività e invitare altri a parteciparvi, rimanere aggiornato sulle attività proposte da altri utilizzatori e trovare le caratteristiche dei percorsi condivisi da altri utenti. Ecco di seguito alcuni approfondimenti in merito al sensore. 

Si chiama ANGi da Specialized e salva la vita

Come funziona? ANGi si interfaccia con il cellulare del ciclista. Se durante l’attività del rider vengono rilevate le forze dovute ad un impatto o a violente accelerazioni (incidente), il telefono entra subito in modalità allarme. Se il ciclista è ferito e non riesce a fermare il conto alla rovescia, l’app invia le coordinate GPS ai contatti di emergenza in precedenza inseriti nel dispositivo. Con la consegna del dispositivo il ciclista riceve anche un anno di abbonamento gratuito alla Ride Premium App.

specialized.com

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.