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Surf sull’Adige, avanza il progetto onda statica

di - 05/03/2019

Quando la politica si mescola al surf spesso esce fuori molta confusione, in questo caso arriva dal partito di Sinistra. Dopo aver ottenuto il via libera dal soprintendente ai beni ambientali e paesaggistici, Fabrizio Magani, il progetto di realizzazione di un surf spot per river surfing sull’Adige viene  nuovamente attaccato da Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, e Giuseppe Campagnari, urbanista e dello stesso partito.

Secondo i due esponenti «il deflusso naturale delle acque viene profondamente modificato» – dunque è inaccettabile proporre un impianto del genere nell’area vicina a quella «dichiarata d’interesse comunitario dell’Adige, nell’ansa di Corte Molon a valle del Chievo.
La richiesta – aggiungono i due – è in contrasto con le tutele del fiume previste dal Pat e dal Piano degli interventi mentre stranamente nella richiesta non si fa menzione della presenza del Parco Regionale di interesse locale dell’Adige, che comprende evidentemente il corso del fiume e cioè l’area interessata dagli scavi e dalle massicciate in pietra per realizzare l’onda da surf».

Mentre vi starete chiedendo come mai i due politici ritengano così impattante un impianto naturale come questo, facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire di cosa si sta parlando.
Conoscete tutti la famosa onda dell’Eisbach River di Monaco? Ecco, proprio di questo parliamo! Il progetto proposto dal Canoa Club Verona altro non è che qualcosa di simile, ossia quello di creare un’onda statica 100% naturale e verde, che sfrutti l’energia del fiume per creare una parete surfabile come quella che prenderà vita a breve (artificiale e con costi energetici) all’Idroscalo di Milano (CLICCA QUI per saperne di più), o come quella (meno ripida ma sempre surfabile in alcuni periodo dell’anno tra primavera e fine estate) di Turbigo.

 


Mentre ci auguriamo che Bertucco e Campagnari si informino meglio sulla materia, magari prima di fare l’ennesima battaglia politica guardando anche uno dei video proposti in questo articolo, noi continuiamo ad appoggiare la proposta di Andrea Velardi.
Lo stesso Velardi continua a darci buone aspettative, confermando che l’area surf sarà realizzata a giugno.

Noi di 4surf da sempre appoggiamo la realizzazione di onde alternative, un toccasana importante per colmare le lunghe pause anticicloniche o far surfare più spesso anche coloro che vivono lontano dal mare. L’Italia presenta una risorsa naturale invidiabile per quando riguarda i fiumi (ed i potenziali spot per river surfing): dei 1200 corsi d’acqua presenti nel nostro paese 75 hanno una portata maggiore a m³/s, sufficiente per creare un’onda statica attraverso una piccola modifica del fondale che non va ad impattare a livello di sicurezza e ambientale.

Attorno all’Eisbach di Monaco si è sviluppata un cultura urbana del surf davvero incredibile, in grado di offrire un indotto economico non da poco che comprende scuole surf, associazioni e diversi surf shop.
Con qualche decennio di ritardo ci auguriamo che anche l’Italia, come Monaco, possa sfruttare questo potenziale 100% verde e a costo zero.

Fonte:
www.larena.it/surf-sull-adige-il-progetto-e-le-polemiche

Segnalazione di Martino Perdonà

 

   

 

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf