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Tempi fantastici alla RomaOstia…

di - 16/03/2017

Ancora un’edizione straordinaria della RomaOstia, la 43^ che ha portato quasi 10.000 entusiasti atleti a tagliare il traguardo posto alla Rotonda di Ostia. Una vera e propria festa, come tradizione che ha coinvolto atleti provenienti da tutto il mondo con la partecipazione di tantissime donne. La gara, come da pronostico, è stata dominata dalla pattuglia di atleti africani che hanno imposto il loro ritmo sin dalle prime battute dopo lo start di partenza. A fare l’andatura subito dopo il via un quartetto composto da Adola e dai tre kenyani, Ndorobo e Justus e Philip Kangogo che pur facendo un efficace gioco di squadra non sono riusciti a staccare il 26enne etiope il quale, dopo una fase al coperto, ha preso decisamente l’iniziativa staccando la compagnia all’altezza del 15° chilometro. Il suo ritmo è salito progressivamente nell’ultimo tratto del percorso. Sul traguardo Adola ha chiuso sotto l’ora, nel tempo di 59’18”, che, oltre al suo valore tecnico, ha confermato la scorrevolezza del percorso che continua a regalare performance di altissimo livello tecnico. Alle spalle del vincitore Justus Kangogo giunto in 59’31”, suo nuovo personal best sulla distanza. Terzo gradino del podio per Peter Ndorobo che ha chiuso in 1h00’13”, tempo che eguaglia il suo precedente personale.

Adola al traguardo della Rotonda di Ostia (foto organizzatori)

Primo fra gli italiani Riccardo Passeri, 12° al traguardo di Ostia, che ha chiuso le sue fatiche in 1h06’11”, a un passo dal suo record personale. Alle sue spalle Gualdi, Cominotto e Parisi giunti nell’ordine.

Molto bella la gara al femminile nella quale la favorita, la kenyana Gladys Cherono, è riuscita a rispettare il pronostico facendo il vuoto alle sue spalle arrivando con le braccia al cielo sul traguardo nel tempo di 1h07’01”. La connazionale Angela Tanui le ha fatto compagnia fino all’ultimo tratto di gara e si è piazzata alle sue spalle in 1h07’43”. Da sottolineare la bella prova di testa e di carattere dell’etiope Aselefech Mergia che non si è fatta trascinare dal ritmo indiavolato del tandem di testa, ha tenuto il suo passo che l’ha poi portata in un forsennato crescendo ad una grande rimonta che le ha permesso di scalare diverse posizioni fino a raggiungere il podio nel tempo di 1h08’46”.

Prima delle italiane, settima assoluta e seconda delle europee, Rosaria Console, che ha fatto registrare il tempo di 1h12’19”, prestazione che acquista ancor maggior valore se si pensa che l’atleta delle Fiamme Gialle era alla terza mezza in un mese, nuova tappa verso il suo ritorno alla maratona. (Gianluca Montebelli – Ufficio stampa).

…MA ANCHE A BRESCIA SI E’ VOLATO

Doveva essere una festa del running e della città e così è stato. Splendida questa edizione 2017 della Bossoni Brescia Art Marathon che si è corsa sotto uno splendido sole primaverile nella città della Leonessa. Tre distanze oltre alla Family Walking a scopo benefico a fianco dell’Ail: percorsi da 10km, 21,097km e la distanza olimpica di maratona. Podio di matrice africana con la tripletta del Kenya presente con due debuttanti sulla distanza che hanno corso assieme fino a circa il 35° km per poi iniziare un vero duello. Un passaggio alla mezza maratona molto veloce in 1h03’32”, circa 3’01” al chilometro, passaggio al 30km in 1h31’30” e al 35km in 1h47’45”. Ritmo leggermente calato nella seconda parte ma c’era da aspettarselo con il percorso bresciano che diventa un pochino più nervoso e meno scorrevole rispetto alla parte iniziale. A spuntarla in 2h09’47” Bernard Too Kiprotich, 25enne che si allena negli immensi altipiani kenyani a 3.000 metri di altitudine, precisamente al camp di Kapsait. Brescia per Bernard Too ha rappresentato la prima volta in una gara fuori dai confini kenyani e forse l’inizio di una strepitosa carriera.

Seconda posizione in 2h10’21” per Kennedy Cheboror, atleta con alle spalle una sola maratona, quella di Eldoret in Kenya, corsa in 2h20’04”. Si allena con il gruppo del campionissimo Stanley Biwott e di sicuro visto i risultati i frutti si stanno vedendo.

Terzo gradino del podio per Magut Kwambai in 2h12’03, anche lui esordiente sulla distanza di maratona. Primo italiano, quarto, è Marco Ferrari (Atl. Paratico), azzurro della nazionale di ultramaratona 100km che ha terminato in 2h28’59”: “Sono felicissimo, volevo questo primato personale – fa sapere un acclamatissimo Ferrari – avevo 2h31′ e anche un solo secondo mi sarebbe bastato. Ho fatto meno di 2h29’ e davvero sono al settimo cielo. Vivo a Iseo, lavoro come magazziniere ed ora ho già in testa il prossimo obiettivo: fare la 100km sotto le 7 ore”.

Il trio di kenyani in azione (foto organizzatori)

Gara femminile in pugno alle due atlete africane fin dai primi metri di gara, con un passaggio alla mezza maratona in 1h17’55”. Vittoria questa volta battente bandiera etiope grazie a Haimanot Shewe atleta già affermata con sei maratone alle spalle. Tra queste i terzi posti alla Madrid Marathon, Lodz Marathon in Polonia, Casablanca Marathon, un secondo posto alla Porto Marathon e la vittoria alla Maratona di Mont Saint-Michel. Nel palmares dunque da aggiungere il successo alla Bossoni Brescia Art Marathon in 2h40’28” davanti alla kenyana Daisy Kipsugut, quest’ultima sì per la prima volta fuori dal Kenya e debuttante in maratona. Daisy ha terminato in 2h42’57”, mentre la terza posizione va alla bresciana Laura Gotti (Atl. Capriolese) in 2h54’51”.

Per quanto riguarda la mezza maratona il successo è andato a Corrado Pronzati (Maratoneti Genovesi) in 1h09’07” su Mauro Gibellini (Cs San Rocchino/1h14’23”) e Silvio Gobbini (Atl.Pertica Bassa/1h14’38”) e al femminile a Marinella Guida (X-Bionic Running Team) in 1h23’25” davanti a Enrica Carrara (Atl.Di Lumezzane/1h25’05”) e Laura Brenna (Maneranners/1h28’07”). La 10km invece ha registrato la vittoria di Abdellah Zahouan (Atl. Chiari) in 31’57” mentre tra le donne primo posto per Patrizia Tisi (Atl. Paratico) in 36’25”. (Cesare Monetti-Ufficio stampa)

SCARPADORO: NIKOLLI SEMPRE PIU’ VINCENTE

Si chiama David Nikolli la novità dell’11esima edizione della Scarpadoro Half Marathon. Una novità di cui sentiremo parlare in futuro. David è nato ventidue anni fa a Lezha in Albania. E’ arrivato in Italia nel 2010 e ha giocato in diverse squadre di eccellenza, fra queste la Vogherese e il Sant’Angelo Lodigiano. In questa mattinata perfetta, come condizioni atmosferiche, ha dominato. E’ stato in compagnia di Massimiliano Milani fino a 2 KM dall’arrivo, poi ha cambiato marcia, ha fatto il vuoto alle sue spalle e ha chiuso in 1h13’17”. “Non ho spinto – ha spiegato – perché fra una settimana voglio fare bella figura alla Stramilano.” David è un giovanotto solido, deciso. Il suo passato nel calcio è senz’altro un precedente importante. Giocava da esterno, da ala di movimento. “In questo stadio – ha confessato – ho giocato almeno due volte. E’ forse il miglior impianto dell’Eccellenza, per questo sono felice di avere vinto proprio qui”. Ha cominciato con l’atletica lo scorso anno a giugno. “Da tempo mi ripetevano che l’atletica faceva per me. Adesso sono contento di questo risultato per il mio allenatore Alberto Colli e la mia squadra, la 100 Torri Pavia”. Vive a Stradella, lavora all’Amazon di Castel San Giovanni e si allena a Pavia o sulle colline vicino a casa. “Devo ringraziare l’Amazon, perché mi consente turni di lavoro che mi permettono anche di allenarmi”. Alle sue spalle Milani (Atl.San Marco/1h13’46”) e Gianluca Catalano (Maratoneti Genovesi/1h13’57”). Fra le donne si è imposta ancora Karin Angotti (GP Garlaschese) in 1h22’54”, nuovo record personale. Aveva vinto anche lo scorso anno. Lei è di casa su queste strade e quindi è difficile batterla. Seconda Stefania Martino (Gs Zeloforamagno/1h27’41) e terza Valeria Bellan (Atl.Palzola/1h28’57”). (Comunicato stampa).

Lo start della Scarpadoro 2017 (foto organizzatori)

GLI ALTRI VINCITORI

Tante altre le mezze maratone in programma domenica e la nostra rassegna parte proprio da lì:

Una Mezza da Record a Caselle Torinese (21,097 km): Youssef Sbaai (MAR-Team Marathon) 1h08’02” e Catherine Bertone (Atl.Sandro Calvesi) 1h15’28”

Maratonina Comune di Brugnera (21,097 km): Abdoulla Bamoussa (Atl.Brugnera Friulintagli) 1h06’42” e Naima Masoudi (Atl.Brugnera Friulintagli) 1h18’20”

Maratonina delle 4 Porte a Pieve di Cento (21,097 km): Vasyl Matviychuk (UKR-Gs Gabbi) 1h09’44” e Francesca Ravelli (Pod.Pontelungo) 1h27’29”

Valli e Pinete a Ravenna (21,097 km): Karim Abderrahim (MAR-Traversetolo Running Club) 1h13’29” e Isabella Morlini (Atl.Reggio) 1h21’43”

Mezza Maratona Città di Civitanova Marche (21,097 km): Daniel Kipkirui Ngeno (KEN-Atl.Lib.Orvieto) 1h07’44” e Ruth Chelangat Wakabu (KEN-Atl.Futura) 1h20’39”

Corri a Lecce (21,097 km): Hakim Radouan (MAR-Asi Intesatl.) 1h07’12” e Paola Bernardo (Atl.Am.Corigliano) 1h24’43”

Biella-Santuario di Graglia (11 km): Tommaso Vaccina (Cambiaso Risso) 42’15” e Lara Giardino (Biella Running) 50’04”

Trofeo Sempione a Milano (10 km): Pietro Sonzogni (Runners Bergamo) 31’34” e Claudia Gelsomino (Atl.Palzola) 36’32”

Corrillasi a Illasi (10 km): Marco Corrà (Atl.Insieme New Foods) 32’32” e Stefania Disconzi (Gsd Valdalpone) 39’25”

Corri Zibello (10 km): Yonas Tsegaye (Ballotta Camp) 32’11” e Sarah Martinelli (Gp Quadrifoglio) 36’30”

Rosamimosa a Firenze (8 km): Angela Dimichino (Runners Barberino) 34’54”

La… Strapazza a Lastra a Signa (10 km): Domenico Passuello (La Galla Pontedera) 33’11” e Martina Mantelli (Toscana Atl.Empoli) 37’49”

Trofeo Gabrielli a Solomeo (13 km): Andrea Lucchetti (Atl.Umbertide) 44’33” e Irene Enriquez (Pod.Avis Deruta) 56’31”

Maratonina di San Giuseppe Vesuviano (10 km): Giorgio Mario Nigro (Pol.Atl.Camaldolese) 31’21” e Marina Lombardi (Atl.Marano) 36’40”

Diomediade a Canosa di Puglia (10 km): Dario Santoro (Daunia Running) 29’25” e Francesca Labianca (Alteratl.Locorotondo) 36’55”