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Tessuti hi tech riciclati. Patagonia spiega

di - 05/03/2020

Si possono davvero usare tessuti riciclati per produrre capi outdoor performanti? Patagonia li produce davvero e li utilizza ormai in tutta la gamma di gusci e non solo.

Sostenibilità, è una delle parole che sentiamo ripetere più spesso nel mondo dell’outdoor. Economia circolare, processi sostenibili, prodotti realizzati con materiali riciclati.

Tante bellissime parole che raccontano di un possibile approccio responsabile o più responsabile alla produzione e al consumo di prodotti.

Tante aziende dell’industria outdoor hanno cominciato a dare un contributo nella direzione di una maggior attenzione alle tematiche ambientali, una su tutte però ha dato l’imput a questo movimento.

Patagonia, spinta dalla lungimiranza del suo fondatore, Yvon Chouinard, da decenni cerca di dimostrare che è possibile al tempo stesso essere responsabili e avere un profitto. E’ chiaro che semplicemente essendo in attività un’azienda produce inquinamento ma la mission di Patagonia è “creare i migliori prodotti, non causare danni non strettamente necessari e ispirare e adottare soluzioni alla crisi ambientale.”

Per perseguire questi obiettivi l’azienda di Ventura da anni è impegnata nella ricerca e sviluppo, fianco a fianco con i fornitori più attenti, di soluzioni, processi e materiali il più possibile sostenibili, al fine di ridurre la propria impronta sull’ambiente.

La tappa più recente di questo processo è sintetizzata nel claim “Shell, Yeah!”, che significa che il 100% della collezione di giacche impermeabili Patagonia è ora realizzato con materiali riciclati, senza scendere a compromessi in termini di prestazioni o robustezza. Il tutto tenuto assieme da cuciture “Fair Trade Certified”.

Che significa materiali riciclati, di quali materiali parliamo e da dove provengono, il processo di riciclo è replicabile all’infinito?

A queste domande ha risposto Pasha Whitmire.

Intervista a Pasha Whitmire: “Patagonia Senior Material Developer”

Ciao Pasha, quali sono i primi passi nello sviluppo del tessuto quando si sceglie di utilizzare materiali riciclati?

Di solito il primo passo è quello di identificare il problema che stiamo cercando di affrontare e quali specifiche del tessuto potrebbero portarci a risolverlo. Quindi, esaminiamo diversi tessuti in una determinata collezione che potrebbero consentirci di raggiungere il nostro obiettivo. Ci assicuriamo di verificare se tali obiettivi e specifiche possono essere soddisfatti utilizzando filati riciclati. A volte sono necessarie diverse interazioni, specialmente nel caso della nostra Ascensionist jacket.

Dato che è così leggera, abbiamo dovuto modificare diverse volte il modello di filatura e il metodo di fissaggio, grazie a Gore siamo arrivati al tessuto finale, in grado di soddisfare tutte le nostre specifiche. Anche realizzare la Snowdrifter è stata una sfida poiché in genere non utilizziamo una membrana in poliestere, quindi abbiamo dovuto assicurarci che la forza di fissaggio fosse eccellente e siamo riusciti a soddisfare tutte le nostre specifiche, ma abbiamo dovuto eseguire diversi test prima di ottenere questo risultato.

Lo sviluppo dei tessuti richiede più tempo? In tal caso, quanto tempo hai lavorato sui tessuti che compongono la collezione Shell Yeah?

In Patagonia, in generale ci vuole più tempo per lo sviluppo dei tessuti. A causa dei nostri rigorosi standard di prova che garantiscono la qualità e la resistenza dei prodotti, dobbiamo testare il tessuto diverse volte al fine di assicurarci che tutti gli obiettivi siano soddisfatti e, in caso contrario, lo modifichiamo e riproviamo fino a quando non otteniamo il risultato che ci siamo prefissati. Per sviluppare l’Ascensionist ci è voluto più di un anno, e per la Snowdrifter due! Per la Snowdrifter, abbiamo provato inizialmente con un twill ma non era possibile ottenere la resistenza anti-usura con quel peso, quindi abbiamo deciso di optare per il mini ripstop che vedete oggi.

Le giacche Triolet (blu) e Ascensionist (green) 2019/20 in tessuto riciclato laminato Gore-Tex

Quali sono state le fonti di nylon e poliestere riciclati che avete utilizzato per tutta la collezione?

Bella domanda, spesso ci limitiamo a dire: è riciclato/è ecologico! FATTO! Invece la domanda che dovremmo davvero farci è, se è riciclato, da quali scarti è stato prodotto? Nel caso del tessuto esterno della nostra Ascensionist jacket, si trattava di nylon realizzato con filati postindustriali, rifiuti della filatura che le fabbriche di filati producono in genere quando iniziano e poi interrompono le loro enormi linee di filatura per fusione. Questo di solito equivale al 2-3% del loro intero volume di produzione, ma si tratta comunque di scarti. La maggior parte di questi materiali sarebbe stata downcycled in prodotti di nylon di qualità inferiore, se ci fosse stato un mercato, o sarebbe finita in discarica. Aumentando la domanda di prodotti come la nostra giacca Ascensionist, ci assicuriamo che questi materiali verranno riciclati ogni volta in prodotti di alta qualità.

L’esterno in poliestere della Snowdrifter è realizzato al 70% con poliestere riciclato post consumo proveniente dallo stabilimento di Jairen in Cina. In questo caso, il PET è composto sia da DMT (dimetil tereftalato) che da EG (glicole etilenico). Raccolgono materassi usati, bottiglie di plastica, indumenti usati e li scompongono chimicamente in quei blocchi originali (DMT ed EG) di PET.

Dato che il loro processo è il più efficiente possibile (sia dal punto di vista ambientale che economico), inviano la parte EG alle aziende chimiche affinché la riciclino e possibilmente possano effettuare un downcycle in versioni meno pure di EG. Il DMT viene riutilizzato nel poliestere riciclato della nostra Snowdrifter, che incorpora il 70% del PET, mentre per completare la polimerizzazione viene utilizzato un nuovo EG poiché è più pulito ed efficiente.

Si dice che il nylon sia più difficile da riciclare rispetto al poliestere, è vero? E se sì, perché hai voluto accettare la sfida dell’utilizzo del nylon riciclato?

Si sa che riciclare il nylon è più difficile perché c’è minore disponibilità di nylon usato, soprattutto se parliamo di scarti separati, puliti e identificabili, e perché ci sono meno strutture e processi in grado di gestirlo. Il nylon riciclato post-industriale che utilizziamo è solo scarto di filato bianco pulito, facile da sciogliere e da reinserire nei processi.

Gestire scarti di nylon sporchi post-consumo è un processo molto più difficile che richiede un robusto sistema di raccolta e un impianto di riciclo chimico. Abbiamo iniziato a utilizzare il nylon ECONYL riciclato chimicamente con la Nano Puff storm in Fall ‘20 e continueremo a utilizzare questo tipo di nylon riciclato nelle stagioni future. Per l’autunno 2019, la maggior parte del nostro nylon riciclato è post-industriale, come quello usato nell’Ascensionist jacket.

Quali sono le sfide nello sviluppo di uno shell con materiali riciclati che garantiscano gli stessi standard tecnologici?

Le sfide più grandi si affrontano spesso quando si avvia qualcosa di nuovo. A volte uno stabilimento non è in grado di gestire le quantità minime di ordine (MOQ) elevate che potrebbero essere necessarie per eseguire il nuovo campione in un nuovo tipo o specifica di nylon riciclato. La sfida più grande è cercare di convincere i fornitori che ne vale la pena superare quell’ostacolo, e far sì che Patagonia e altri marchi del settore creino una domanda per questo tipo di prodotti.

Anche i filati ultraleggeri possono essere resistenti, come nel caso dei nylon riciclati meccanicamente (fusi); a volte vi è una leggera diminuzione della resistenza, il che significa che dobbiamo prestare attenzione nella produzione del tessuto per garantire le massime prestazioni!

Qual è l’impatto dell’utilizzo di nylon e poliestere riciclati?

Solitamente è la riduzione di energia, delle emissioni di CO2, ecc. L’impatto maggiore è la creazione di una domanda di rifiuti che altrimenti finirebbero, nel migliore dei casi, in discarica o negli inceneritori oppure, nel peggiore dei casi, verrebbero riversati negli oceani. I rifiuti, in particolare i rifiuti di plastica, sono oggi un grosso problema e progettare prodotti in plastica che non abbiano contenuto riciclato è davvero una grande irresponsabilità!

L’etichetta della giacca Triolet in Gore-Tex e tessuto 100% poliestere riciclato

Passi molto tempo nella fucina chiamata Forge? È lì che vengono sviluppati i materiali? In tal caso, puoi spiegarlo a coloro che non sanno di cosa si tratta?

La Forge è il luogo in cui vengono conservati tutti i tessuti prodotti e sviluppati e dove ho la mia scrivania! La Forge è fondamentalmente il laboratorio di innovazione e sviluppo di Patagonia. È destinata principalmente alla prototipazione rapida e al campionamento di capi finiti, ma è anche uno spazio creativo che consente agli innovatori della nostra azienda di riunirsi e pensare a nuove idee, per realizzare capi e attrezzature da zero utilizzando tutte le macchine che le nostre fabbriche di abbigliamento possono avere a disposizione.

Ti rechi personalmente sul campo per testare gli shell?

Sicuramente! Il mio sport preferito è il surf, e mi piace praticarlo qui a Ventura, ma quando arriva l’inverno ci rechiamo regolarmente alle Sierras. Porto sempre con me nuove idee e tessuti per testarli mentre pratico un po’ di snowboard backcountry o semplicemente faccio snowboard in fresca con i miei amici.

Ci piace accamparci con il camion lungo il fiume Owens e avere sempre con noi vari articoli da provare. Cerco di uscire dalla California il più possibile per assicurarmi di vedere il mondo, testare l’attrezzatura in condizioni meteorologiche diverse e lasciarmi ispirare da queste esperienze.

Patagonia è stata una delle prime aziende a produrre pile da PCR nel 1993. In che modo il brend è lungimirante o all’avanguardia nel settore con questa collezione?

La chiave di questa collezione è che abbiamo modificato tutti i nostri articoli sportivi più tecnici per utilizzare parte del contenuto riciclato. Abbiamo eliminato il mito che riciclare è troppo costoso o che non funziona quanto dovrebbe. La collezione è la prova vivente che si può ancora competere sul mercato con prodotti a prezzi ragionevoli, realizzati in modo responsabile.

È un segnale concreto per l’intero settore e spero che possa aiutare altri designer e sviluppatori a ripensare i materiali con cui sono fatti i loro prodotti e fare una scelta responsabile per le persone e per il pianeta!

Il poliestere e il nylon riciclati possono essere riciclati in modo circolare? Possiamo continuare a riciclare per sempre lo stesso poliestere e nylon? Arriva il punto in cui anche questi materiali devono finire in discarica?

La circolarità è un obiettivo e un progetto in costante sviluppo. Quando abbiamo progettato la Snowdrifter, abbiamo scelto un tessuto impermeabile interamente realizzato in poliestere nella speranza che un giorno l’infrastruttura di riciclo e le politiche globali ci consentano di raccogliere i residui di questo capo, dopo che è stato utilizzato e riparato il maggior numero di volte possibile, per destinarli agli impianti di riciclo chimico del poliestere e trasformarli in un’altra giacca in grado di attraversare lo stesso ciclo di vita.

L’etichetta della giacca Ascensionist in Gore-Tex e tessuto 100% nylon riciclato

Con il nylon è un po’ più complicato, stiamo ancora imparando e cercando di scoprire modi per riciclare chimicamente un materiale composito, traspirante, completamente impermeabile, composto da molti diversi tipi di materiali. Non è così semplice come con i prodotti in poliestere. Usiamo il nylon anche per i vantaggi che derivano dalla sua resistenza in termini di peso. Non è possibile realizzare un’Ascensionist in poliestere: non reggerebbe mai!

Per questo motivo abbiamo scelto il nylon, nonostante le difficoltà nel riciclo a ciclo chiuso, ma solo così riusciamo a ottenere la leggerezza che la contraddistingue. Abbiamo una serie di progetti in corso che mirano a sviluppare metodi per riciclare i materiali compositi, ma ci vorrà del tempo e il supporto dell’intero settore dell’abbigliamento per conseguire questo obiettivo.

Qual è il futuro dei tessuti ecologici? Qual è il tuo sogno?

Sogno è un materiale di partenza neutro o a emissioni zero che possa essere individuato alla fine della sua vita e essere riciclato, all’infinito, senza effetti collaterali negativi per l’ambiente lungo il percorso.

Potresti spiegare, con parole tue, il tessuto/i materiali utilizzati in un paio di prodotti

Ascensionist jacket

Il tessuto incorpora un elegante e leggero tessuto esterno in nylon riciclato post-industriale con membrana Gore-Active e tecnologia C-knit. La giacca è compatta e scivola sugli altri strati, mentre la membrana Gore Active offre la massima traspirabilità per le imprese più veloci e leggere.

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SnowDrifter jacket

In questo caso, il tessuto è speciale. Per l’esterno, abbiamo usato un poliestere riciclato a trama fitta di Teijin ricavato da vecchi indumenti in poliestere usati e rifiuti di poliestere generici che sono stati riciclati chimicamente garantendo il più alto livello di qualità. Anche la membrana e la fodera sono in poliestere, il che significa che questo tessuto potrebbe teoricamente essere riciclato nuovamente utilizzando lo stesso processo con cui è stato realizzato l’esterno. Nel complesso, il tessuto è morbido e confortevole, con un supporto testurizzato per garantire ulteriore calore. Quando si indossa questa giacca è come se non si indossasse nulla, nonostante le sue massime prestazioni in termini di impermeabilità. È ottima per la mobilità nel backcountry in quanto il tessuto è leggermente elastico, il che garantisce ancora più comfort.

L’etichetta della giacca SnowDrifter in H2N0 e tessuto 70% poliestere riciclato

Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.