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The North Face lancia il “Pinnacle Project”

di - 31/07/2018

In occasione del suo MOUNTAIN FESTIVAL, tenutosi in Val San Nicolò dal 27 al 29 luglio, il brand outdoor ha svelato un’esposizione di alcuni esclusivi pezzi della sua collezione, utilizzati da grandi protagonisti di imprese outdoor, messi all’asta per beneficienza.

   

Questo weekend, esploratori intrepidi e spiriti ribelli si sono riuniti in Val San Nicolò, nel cuore delle Dolomiti, per la prima edizione italiana del The North Face Mountain Festival 2018.

Durante quest’evento, ad un’altitudine di 2.100m, il brand ha inaugurato il più iconico dei suoi spazi temporary (aperto fino al 5 agosto) svelando un’esclusiva Collezione di capi  appartenuti a grandi alteti e alpinisti ed utilizzati durante delle imprese significative.

La sera del lancio del primissimo store The North Face fu indimenticabile: il 26 Ottobre 1966, all’inaugurazione del piccolo negozio di prodotti per l’outdoor a North Beach (San Francisco) si accalcò un’eclettica folla di climber, beatnick, attivisti, esponenti dell’alta società e semplici appassionati di moda. L’entusiasmo contagiò anche la leggendaria band The Greatful Dead, chè omaggiò il marchio con un emozionante show improvvisato. Quella notte nacque il vero spirito The North Face. 

Dopo più di 50 anni, in omaggio a quel giorno, The North Face è orgogliosa di spingere ancora più in là i limiti dell’esplorazione inaugurando il più estremo tra i suo spazi temporary, a 2.100 metri di altezza, nel cuore delle Dolomiti.

Il temporary è raggiungibile solo a piedi: dopo circa due ore di hiking, i visitatori potranno scoprire gli 8 prodotti utilizzati da straordinari atleti  in occasione di grandi  imprese sportive.

Gli 8 pezzi della Collezione, borse e giacche, sono stati selezionati tra quelli indossati dagli atleti The North Face durante i loro momenti di successo, rinnovati e arricchiti da una dedica che punta ad ispirare i nuovi proprietari a non smettere mai di esplorare e a raggiungere nuove vette.

Gli appassionati di grandi avventure potranno provare ad aggiudicarsi uno di questi cimeli grazie all’asta online, aperta fino alle ore 23:59 di domenica 5 Agosto 2018 al link www.thenorthface.com/pinnacle-project. Il ricavato verrà devoluto al SAT di Trento.

La collezione Pinnacle esposta nel pop up include:

  • Piumino Antarctica Summit Series L3: indossato da Alex Honnold per proteggersi dal freddo dell’Antartide in una recente spedizione.

 

  • Piumino Summit Series: indossato da Tamara Lunger. Un simbolo della sua forza e motivazione nel tentativo di scalare il Nanga Parbat.

 

  • Giacca Antarctica Summit Series Ventrix Expedition: donata dalla leggenda americana del climbing Conrad Anker.

 

  • Zaino Verto 32 Legacy: ha resistito più di 11 ore sulla roccia con il climber James Pearson durante la sua sfida sulla Punta Giraldili.

 

  • Piumino Summit Series: ha accompagnato Caroline Ciavaldini sul Grand Capucin in una delle route più impegnative d’Europa.

 

  • Borsone Base Camp XL: ha accompagnato lo snowboarder Xavier de le Rue nella sua spedizione sul vulcano attivo nell’isola di Vanuatu che lo ha visto scendere in snowboard tra pietre laviche e tempeste di cenere.

 

  • Borsone Base Camp S: usato da David Göttler nel suo tentativo di scalare la “montagna killer” Nanga Parbat.

 

  • Piumino Summit Series: ha accompagnato la prima scalata di Hervé Barmasse della parete ovest del Cerro Piergiorgio in Patagonia, un muro di roccia inaccessibile alto e verticale quanto El Capitan.

 

La spettacolare apertura dà il via a “Pinnacle Project”, un tour in tre città che invita gli spiriti ribelli ad unirsi all’esplorazione attraverso un’esperienza unica, che unisce outdoor, fashion, design e musica. Il “Pinnacle Project” si sposterà nei prossimi mesi a Berlino e poi Manchester, proponendo agli Urban Explorer nuove Collezioni limited edition.

 

Eva è nata e cresciuta a Roma, dove ha studiato giurisprudenza per capire che è una persona migliore quando non indossa un tailleur. Ha lasciato la grande città per lasciare che il vento le scompigliasse i capelli sulle montagne delle Alpi e presto ha scoperto che la sua passione per l’outdoor e scrivere di questa, poteva diventare un lavoro. Caporedattrice di 4outdoor, collabora con diverse realtà del settore outdoor. Quando ha finito di lavorare, apre la porta della baita in cui vive per sciare, correre, scalare o per andare a fare altre gratificanti attività come tirare il bastone al suo cane, andare a funghi o entrambe le cose insieme.