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Titici Flexy Gravel, handmade and luxury performances

di - 09/02/2018

Titici Flexy è una bicicletta dedicata al gravel per chi ricerca eleganza e prestazione, design, con un occhio rivolto al Made in Italy, al “fatto a mano” e alla possibilità di avere una bicicletta unica in fatto di customizzazione. Titici Flexy Gravel è la bicicletta che rappresenta il marchio mantovano in questo segmento, elegante ma al tempo stesso aggressiva, raffinata e capace di far collimare le sue forme in modo da ottenere performance. Flexy Gravel ha un frame completamente in carbonio grazie alla metodologia di fasciatura progressiva.

 

Le sue caratteristiche di costruzione, in fatto di geometrie, colorazioni e allestimenti, possono avere una sorta di anima standard, oppure trovare personalizzazione in base alle richieste dell’utente finale. Per tutta la parte custom, il brand mantovano ha messo a punto un configuratore che arriva dal mondo motoristico di lusso, non solo efficace ma anche divertente e virtuale, disponibile tramite il sito ufficiale titici.com

A prescindere da questo ci sono tre punti fermi da cui nasce il progetto: P.A.T. Technology, T.C.T. e i freni a disco. La prima riguarda la tecnica costruttiva della tubazione orizzontale, schiacciata nei pressi del nodo sella, un brevetto che offre vantaggi in termini di comfort e sicurezza di guida, capace di mantenere un’elevata reattività del mezzo. T.C.T (Tap Technology Connection), una tecnologia di radiofrequenze (un chip è posizionato al di sotto del logo della tubazione dello sterzo) che permette di accedere ad una serie di servizi digitali a disposizione dell’utente. Titici Flexy Gravel ha un prezzo di 3490 euro per il telaio.

Di seguito le nostre impressioni. L’abbiamo provata anche in gara cx.

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.