E’ sempre un’emozione unica incontrare una leggenda mondiale del surf e stavolta volta è stato tutto molto speciale. Non pensavo si riuscisse a conservare una voglia di surfare così forte a 54 anni, una “scimmia” di onde in grado di superare quella dei grommets più entusiasti, ma evidentemente non avevo conosciuto Tom Curren. L’ospite speciale del 20-esimo compleanno di Italia Surf Expo, da sempre ambassador Rip Curl, riflette nei suoi occhi quella luce insita nella maggior parte dei campioni, quelli che hanno fatto del surf la propria vita.
Alle tante parole Tom preferisce l’osservazione e la riflessione, ma non appena vede un set al limite del surfabile anche in lui sale l’eccitazione, a tal punto da farlo svegliare presto per surfare quei 30 cm lisci che rompono sul reef esterno davanti al Castello di Santa Severa.
Thomas Roland Curren è considerato da tutti uno dei migliori surfisti di tutti i tempi e questo lo dimostra anche sul mezzo metro moscio della costa laziale, attraverso una lettura dell’onda impensabile. Il primo titolo mondiale ASP se lo è guadagnato nel 1985, il bis l’anno successivo (1986); poi l’enigmatico surfer si ritira dall’agonismo e dallo stress del tour, ci rientrara nel 1990 quando guadagna il suo terzo titolo mettendo così in chiaro chi è il vero campione; nello stesso anno un 18-enne Kelly Slater stava per esplodere, ma era ancora impegnato ad interpretare la parte di Jimmy Slade in Baywatch. Il record di 33 vittorie nel CT di Tom Curren verrà battuto solo nel 2007 da Slater.
Ci sarebbe molto altro da raccontare su Tom, ma lasciamo spazio alle sue parole rilasciate in questa intervista esclusiva. Tra le varie domande gli abbiamo chiesto il suo punto di vista sulle onde artificiali, qui sotto vi riportiamo la sua recente esperienza al Surf Ranch di Slater (8 maggio 2018).
Intervista di Michele Cicoria & Francesca Camboni
Riprese: Gisueppe Lupinacci | Federico Campagnoli
Edit: Federico Campagnoli – 1/2 Kg Production
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Photo courtesy: Vincenzo Petitta | Italia Surf Expo
