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TOUR TRANSALP 2018, una gara a tappe che fa storia

di - 05/07/2018

TOUR TRANSALP 2021 REGISTRATION & CANCELLATION

Dal nostro inviato Riccardo Zacchi.

827km e 17800 metri di dislivello, da percorrere a coppie in 7 tappe: questi sono i numeri, oggettivi, del Tour Transalp 2018. A chi mi chiede se ne valga la pena parteciparvi, considerando la preparazione e l’organizzazione che essa richiede, io rispondo che è l’esperienza ciclistica più bella a cui abbia mai preso parte. Non è solo una gara, è molto di più: è una totale condivisione di emozioni insieme al proprio compagno di squadra; le difficoltà proposte dal percorso sono una tela bianca su cui dipingere quella che sarà una splendida settimana in sella alla propria bici, circondati da altrettanto splendide persone. Sano agonismo e convivialità sono i diktat di questa manifestazione, che pian piano sta affascinando gli italiani; difficilmente non rimane nel cuore a chi ci partecipa e quest’anno grazie alla partenza ed arrivo sul nostro suolo ha incuriosito parecchi connazionali. E quale location migliore per vivere queste emozioni? Risposta banale e scontata: le nostre magnifiche alpi!

toru transalp 2018

Stage 1, Bressanone – San Vigilio di Marebbe: sebbene fosse considerata solo come una tappa di assaggio per ciò che ci avrebbe atteso durante i giorni successivi, abbiamo dovuto “masticarla” per bene, poiché il ritmo si è dimostrato sin da subito molto alto e la lunga scalata al Passo Gardena ha creato diverso scompiglio. Spettacolare l’arrivo nel borgo dolomitico di San Vigilio, addobbato ad hoc per ospitare la gara.

Stage 2, San Vigilio di Marebbe – Sillian: una partenza al cardiopalma sulle rampe del Passo Furcia, per poi rilassarsi un pochino col passaggio lungo l’incantevole lago di Misurina, al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo e del Monte Cristallo. Prima di guadagnarsi l’unico sconfinamento in terra straniera (Austria), il Passo Sant’Antonio e il valico di Monte Croce di Comelico aggiungono una buona dose di fatica al nostro sforzo.

Stage 3, Sillian – Fiera di Primiero: sua maestà il Giau! La terza tappa è caratterizzata dalla scalata del bellissimo (quanto duro!) passo dolomitico, perla di questa edizione. Una giornata climaticamente perfetta ci ha permesso di assaporare pienamente la bellezza di questi luoghi, che suscitano sempre grandi emozioni.

Stage 4, Fiera di Primiero – Crespano del Grappa: ci allontaniamo un po’ dalle dolomiti, ma per dirigerci verso un altro gigante italiano, il monte Grappa. Il Croce d’Aune è il giusto antipasto per i successivi 24km di salita verso il re delle Prealpi Venete, che mette a dura prova la tempra e la resistenza di ogni partecipante. Davvero mozzafiato la discesa che porta all’arrivo, tecnica e divertente allo stesso tempo, ma a cui si deve prestare massima attenzione.

Stage 5, Crespano del Grappa – Trento: la tappa regina, che coi sui 149km e 3120m di dislivello ci impone diverse ore sulla sella. I numerosi tornanti della salita di Foza ci conducono all’altopiano di Asiago, dove ci si può permettere di recuperare qualche energia prima di catapultarsi verso l’infinita ascesa al Valico di Valbona, la cui discesa sembra non terminare mai a causa delle numerose contropendenze che si incontrano scendendo verso l’arrivo di Trento.

tour transalp 2018

Stage 6, Trento – Caldaro: la bellissima partenza dal centro città richiama un pubblico numeroso, che con il suo incitamento ricarica le ormai stanche gambe dei concorrenti. Il Passo Manghen è il principale spauracchio di giornata, ma anche l’arrivo sullo strappo finale di Caldaro si è rivelato essere altrettanto duro!

Stage 7, Caldaro – Riva del Garda: passerella di fine gara. Ah no! In realtà è una tappa tiratissima sin dalle prime battute, coi primi 20 chilometri sul filo dei 50 all’ora; la salita verso Fai della Paganella si percorre in apnea, per poi rilanciare l’andatura nel falsopiano verso il Passo del Ballino. Non ci si risparmia neppure durante la discesa verso Riva del Garda, anche se con un occhio di riguardo a non rischiare più del dovuto, in modo tale da mettersi alle spalle anche questa difficoltà e potersi gustare l’arrivo/party finale!

tour transalp

photo credits Martin Sass e Uwe Geissler (grazie)

tour-transalp.de

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.