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Tour Transalp 2019 preview, la gara a tappe chiama

di - 08/01/2019

Quando una singola granfondo alpina non basta, allora inizi a sentire all’orecchio una vocina che ti sta sussurrando di guardare oltre il confine nord del nostro paese e scorgi, nel cuore delle Alpi, una manifestazione chiamata Tour Transalp. Il nome ti ispira, il ricordo del famoso modello motociclistico nipponico è di buon auspicio e, googlando qua e la, scopri che esiste una corsa a tappe che attraversa le più famose montagne e valichi tra Austria, Svizzera ed Italia! Eccoti servito l’obiettivo ciclistico stagionale.

Sebbene personalmente non sia alla prima partecipazione a quest’evento, ogni anno attendo con grande fervore l’ultima settimana di giugno, periodo classico in cui si svolge la Transalp. E quest’anno avrà per me un sapore speciale, poiché si torna a percorrere in parte l’itinerario del 2017, quando l’edizione fu funestata dal maltempo che costrinse il direttore di corsa a sospendere ed annullare le due tappe per me “casalinghe”, quella di Bormio-Livigno e la successiva Livigno-Aprica. Il percorso di quest’anno prevede il suo svolgimento nelle classiche sette tappe, stavolta partendo da Innsbruck per terminare a Riva del Garda, per un totale di circa 800km e 19000m di dislivello; le sedi di partenza/arrivo di ogni tappa (oltre alle già citate) saranno Bressanone, Caldaro, Bormio, Livigno, Aprica e Val di Sole (Ossana). La grande novità del 2019 è l’introduzione di una nuova modalità di partecipazione alla gara, ovvero quella di poter concorrere ad una classifica individuale; questo ranking affiancherà le classiche e ben rodate categorie a coppie di uomini (e le sottocategorie per età: Men, Master, Gran Master), donne, e mixed (uomo-donna). Sinceramente ritengo che la classifica “individual” snaturi un po’ l’essenza di una manifestazione come la Transalp, la cui peculiarità e bellezza risiede proprio nell’alchimia e sincronismo che si formano nella coppia di partecipanti tappa dopo tappa; ma è anche giusto che un evento provi ad evolversi e svilupparsi assecondando le richieste che provengono da un diverso e nuovo pubblico.

Tornando alla classica “team-race”, ho sempre detto, a chi mi chiede come scegliere il proprio partner, che è più importante trovare una persona con cui si ha un ottimo e ben rodato rapporto di amicizia piuttosto che ricercare un concorrente con performance affini alle proprie; una gara del genere ti mette a nudo, nel momento di difficoltà è difficile rincorrere o addirittura saper aspettare il proprio compagno e in questi casi è assolutamente necessario riuscire ad intendersi al volo. Diverse volte mi è capitato di assistere a “coppie che scoppiano” (scusate il gioco di parole), riducendosi ad un continuo ed inconcludente inseguimento, che – oltre a recare uno svantaggio in termini cronometrici – mina la serenità nel rapporto tra i due componenti del team. La Transalp va preparata: non solo a livello atletico (quei 19000m di dislivello vi assicuro che non sono una bazzecola) ma anche a livello mentale, entrando in sintonia col proprio partner; consiglio a tutti di partecipare a qualche granfondo assieme cercando di aiutarsi durante la gara, oltre che allenarsi e condividere momenti di vita quotidiana.

Ogni sforzo ed ogni soddisfazione vi rimarrà nel cuore, così come l’ambiente e l’atmosfera generale che si vive durante questo evento; non è una normale gara, è qualcosa di più, è un’esperienza sportiva e di vita unica. Le sette tappe sono una piacevole routine quotidiana durante la quale assapori e godi ogni momento, ogni giorno; personalmente preferisco rinunciare a qualche altra granfondo durante l’anno per poter partecipare a questa settimana sulle Alpi, della quale me ne sono innamorato nel 2015 e da allora non mi sono ancora stancato di parteciparvi. Qualcosa mi dice che anche coloro che quest’anno hanno deciso di iscriversi per la prima volta, poi nel 2020 sentiranno quella vocina che sussurra loro di dare almeno un’occhiata al nuovo percorso! Per quanto riguarda l’aspetto tecnico e logistico della manifestazione, invito gli interessati a consultare il sito ufficiale del Tour Transalp: all’interno di esso (realizzato molto bene, degno delle migliori corse professionistiche!) potete trovare tutte le info sugli alloggi, trasferimenti ed ogni genere di supporto necessario durante la gara. Non vi resta che provarci!

a cura di Riccardo Zacchi, foto di C.O. Tour Transalp

Per ulteriori informazioni tour-transalp.de

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.