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Un altro titolo per Hernando

di - 14/07/2017

Luglio sta riservando da una parte una certa stasi nel panorama internazionale delle corse su strada, ma dall’altra c’è un fiorire di appuntamenti nel fuoristrada. Nello scorso fine settimana è stato assegnato il primo titolo europeo di skyrunning, quello della Ultramarathon abbinato all’Odlo High Trail Vanoise allestita a Val d’Isere (FRA) e valida anche per le World Series. Gara titolata che quindi ha attirato il più grande cacciatore contemporaneo di medaglie nell’offroad, lo spagnolo Luis Alberto Hernando che si è concentrato sull’evento francese all’indomani della riconferma iridata nel trail. In una delle gare più difficili del panorama internazionale, quella più in altitudine dell’intero calendario europeo con i suoi 68 km per 5.200 metri di dislivello, Hernando, che pure aveva chiuso i Mondiali di Badia Prataglia un po’ claudicante a una gamba, non si è limitato a vincere, ma lo ha fatto a tempo di record, 8h17’05”: “Gara molto dura, affrontabile bene nella prima parte con temperature fresche, ma sulla seconda salita ho sofferto il caldo” ha dichiarato l’iberico, che ha preceduto di 13’59” il francese Aurelien Dunand-Pallaz e di 26’05” il russo Dmitry Mityaev che conserva la leadership della categoria nelle World Series. Primo italiano al traguardo Enrico Bonati, 27° a 2h57’44”.

Il pluricampione Hernando in azione a Val d’Isere (foto Ian McCorless/organizzatori)

Primato anche per la vincitrice femminile, l’americana Megan Kimmel autrice di una corsa sempre di testa conclusa in 9h46’05”, con 6’05” sull’olandese Ragna Debats che si laurea così campionessa europea riscattando la delusione dei Mondiali di Badia Prataglia dove il podio le era sfuggito di pochissimo a favore della nostra Silvia Rampazzo. Terza posizione per la svedese Mimmi Kotka a 44’16” davanti all’altra americana Hillary Allen, a 47’47” che si conferma leader delle World Series e alla ceka Michaela Mertova a 58’25” che conquista il bronzo europeo. In chiave classifica delle World Series importante prestazione di Francesca Canepa, che si conferma atleta di razza con il 7° posto a 1h45’40”.

NEL VERTICAL DOMINANO I FRANCESI

Il giorno prima a Val d’Isere si era disputata la sesta tappa del Vertical Kilometer World Circuit, il KM Face de Bellevarde, dove il francese Xavier Gachet ha confermato il successo della passata edizione, mancando però l’obiettivo di migliorarsi cronometricamente. Gachet ha chiuso in 33’57”, a 23” dal tempo dello scorso anno. La gara misura 3 km ed è disegnata sulla pista di discesa libera teatro di prove olimpiche e mondiali nello sci alpino, con pendenze sopra il 50%. Gachet ha preceduto di 44” lo svizzero Remy Bonnet e di 1’22” l’altro francese William Bon Mardion, splendida quinta piazza per l’azzurro Simone Eydallin a 2’35”, piazzamento che gli consente di salire al terzo posto della classifica generale dietro l’andorrano Ferran Teixido e il norvegese Stian Angermund-Vik, assenti in terra francese. Nella gara femminile prima piazza per la francese Jessica Pardin in 43’08” con 35” sulla slovacca Marianna Jagercikova e 1’49” sull’azzurra Stephanie Jimenez che con questo ennesimo podio stagionale si conferma leader del circuito davanti proprio alla slovacca.

Jessica Pardin prima nel Vertical (foto IanMcCorless/organizzatori)

GIL, UN NOME NUOVO PER LE WORLD SERIES

Le World Series proponevano anche un altro appuntamento, la Buff Epic Trail 42K a Vall de Boi nei Pirenei spagnoli, sullo stesso percorso che lo scorso anno assegnò i titoli mondiali. Ancora una volta sono stati i padroni di casa a fare il bello e il cattivo tempo con la sorpresa del successo di Eugeni Gil che negli ultimi 5 km è andato a saltare il connazionale Aritz Egea, leader della classifica generale del circuito Sky Classic. 22 anni, reduce dalla quarta piazza alla Livigno SkyMarathon, Gil ha chiuso in 4h08’24” lasciando Egea a 3’28”. Terza posizione per il francese Adrien Michaud a 8’23”. Nella prova femminile prima posizione per la basca Oihana Azkorbebeitia in 5h07’28”, alle sue spalle la francese Celia Chiron ad appena 26” che la transalpina ha accumulato negli ultimi 500 metri. Terzo posto per l’altra spagnola Laura Sola De Miguel.

Il podio finale della Buff Epic Trail 42K (foto organizzatori)

A MANILA VINCONO I SOLITI NOTI

Anche il Vertical World Circuit, la massima challenge per le prove sui grattacieli, prevedeva un impegno, l’appuntamento di Manila nelle Filippine dove si sono confermati i due campioni del mondo della specialità. Il polacco Piotr Lobodzinski ha aggiunto un’altra perla alla sua collezione cogliendo la quarta vittoria stagionale nel circuito in 6’19” con 10” sull’australiano Mark Bourne, terza posizione per il marocchino Omar Bekkali staccato di 35”. Fra le donne scontato dominio dell’australiana Suzy Walsham in 7’39”, alle sue spalle la russa Natalia Sedykh a 1’24” e la francese Emmanuelle Blanck a a 2’17”. Non erano in gara i portacolori italiani.

Piotr Lobodzinski all’arrivo della scalata filippina (foto FB)