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Un cast regale per la RomaOstia

di - 25/02/2015

Domenica primo marzo si correrà la RomaOstia 2015. Nell’immaginario di tutti si pensa alla grande folla dei podisti (13.542 gli iscritti) ma si pensa anche a chi correrà più forte di tutti e andrà a vincere la gara. La tradizione è sacra e la RomaOstia continua ad avere al via alcuni dei più forti interpreti mondiali della mezza maratona.

Dando uno sguardo all’albo d’oro della manifestazione dal 2002 ad oggi, si sono avuti undici vincitori Kenyani, uno Etiope e uno del Marocco. L’ultimo italiano a vincere la mezza maratona più amata d’Italia è stato Giuliano Battocletti, nel 2001 quando la gara si concludeva all’interno della Caserma Italia delle Fiamme Gialle.

Al femminile, facendo un focus ancora dal 2001 ad oggi, le azzurre del mezzofondo italiano sono in netto vantaggio sulle avversarie straniere: Tiziana Alagia si è imposta nel 2001, nel 2002 e 2003 Gloria Marconi è salita ben due volte consecutive sul podio, nel 2005 è stata la volta di Rosaria Console e nel 2006 e 2007 Nadja Ejjafini (ai tempi ancora cittadina del Bahrein), come fece la Marconi, non si fece mancare un doppio successo consecutivo. Nel 2009 e nel 2011 è salita sul gradino più alto del podio Anna Incerti, che tra i due successi alla RomaOstia, ha vinto anche il titolo di Campionessa d’Europa in maratona a Barcellona 2010. Tra i nomi di queste splendide atlete si sono inserite quattro vittorie del Kenya, una del Marocco e una dell’Algeria.

Chi vincerà la RomaOstia 2015? È la domanda che troverà risposta solo domenica primo marzo al termine della gara. Quel che sembra certo è che la RomaOstia 2015 difficilmente potrà sottrarsi all’egemonia africana.

Duello senza fine – non c’è due senza tre: alla RomaOstia per il terzo anno consecutivo tornano al via i due kenyani Robert Chemosin (1989) e Simon Cheprot (1990) che furono rispettivamente secondo e terzo nel 2013 e quinto e quarto nel 2014.

In entrambe le precedenti edizioni furono loro a trascinare al traguardo i vincitori: nel 2013 lanciarono la straordinaria volata che portò alla vittoria ed al record maschile del percorso di Wilson Kiprop; lui fece 59’15’’ mentre i due inseguitori si dovettero accontentare di tornare a casa con quelli che ancora oggi rappresentano i loro eccellenti personal best (59’19’’ Chemosin e 59’20’’ Cheprot). Lo scorso anno invece mollarono il terzetto che poi monopolizzò il podio soltanto negli ultimi tre chilometri di gara, facendo sfumare tutte le possibilità di migliorare il record del percorso registrato appunto nel 2013. Cheprot chiuse in 1h00’05’’ mentre Chemosin in 1h00’24’’ ed entrambi centrarono la convocazione per i mondiali di mezza maratona che dopo meno di un mese si svolsero a Copenaghen.

Outsider di lusso – sarà John Kiprotich (1989), sempre dal Kenya. Dopo qualche periodo difficile, il ragazzo degli altipiani proverà proprio alla RomaOstia a tornare a correre sui ritmi del suo fantastico personale di 59’23 registrato nel 2009 a Rotterdam. Kiprotich ha già apprezzato il veloce tracciato della RomaOstia nel 2012 quando arrivò quarto in 1h00’02’’.

Attenzione a Kusuro – Nel terzetto Cheprot-Chemosin-Kiprotich potrebbe ben inserirsi l’ugandese Geoffrey Kusuro che ai mondiali 2014 di mezza maratona a Copenaghen ha scritto il suo “primato personale d’esordio” ad alti livelli correndo in 1h00’40’’.

Dopo la gara iridata di Copenaghen, dove è giunto undicesimo, Kusuro ha corso altre mezze maratone senza tornare ad esprimersi a quei livelli: 1h01’04 ad Aussig in Repubblica Ceca a Settembre e poi 1h02’29 a Lisbona in ottobre. Ma il suo motore, forgiato da una grande esperienza in pista (13’12’’32 è il suo personale sui 5000 metri), saprà sicuramente adattarsi e sfruttare la tecnicità della RomaOstia.

Da non sottovalutare i kenyani Leonard Kipkoech Langat, Peter Kwemoi Ndorobo e Cornelius Kangogo che fungerà da pacemaker nella parte iniziale per lanciare i compagni di allenamento.

Reunkov, la RomaOstia porta fortuna! – Per quanto riguarda gli europei va segnalata la presenza al via del russo Aleksey Reunkov che lo scorso anno sul traguardo di Ostia fu quattordicesimo in 1h03’32’’ e che questa estate, correndo in 2h12’15, ha conquistato la medaglia di bronzo ai Campionati Europei di Zurigo vinti dall’italiano Daniele Meucci.

El Mazoury – il giovane finanziere di Lecco, nato in Marocco e poi trasferitosi in Italia, è dato in ottima forma e pronto a correre per migliorare il suo personale di 1h03’37’’. La RomaOstia sarà per lui un test molto importante dopo un lungo stage di allenamento in altura che ha seguito in Marocco e finalizzato in particolare al suo esordio in maratona nel corso della prossima primavera a Milano.

Ricatti – classe 1979, è alla sua terza RomaOstia ed in piena ripresa dopo la cocente delusione sofferta questa estate agli Europei di Zurigo dove fu costretto al ritiro. Lo scorso anno fu quarto e primo italiano sul traguardo della Maratona di Roma (2h15’09’’), dove stupì il pubblico per la sua ottima progressione finale nonostante un forte temporale. Si accredita con 01h03’47’’ ottenuto proprio alla RomaOstia nel 2014.

Gualdi – classe 1979, recentemente è stato il primo atleta italiano sul traguardo della maratona di Venezia 2014 in 2h18’40’’. Il suo personale sulla mezza maratona (1h04’06’’ datato 2013), la sua grande esperienza sulle lunghe distanze (personale in maratona di 2h13’55’’) e la sua ritrovata continuità ne fanno un temibile out-sider.

Goffi– classe 1972, sta attraversando un periodo di splendida forma facendo registrare diverse prestazioni di altissimo livello nella categoria M40; nel 2014 ha vinto il titolo assoluto di maratona in primavera (Milano 2h17’20’’) per poi puntare all’autunno correndo la mezza di Cremona in 1h06’24’’ ed imponendosi come primo M40 alla Maratona di New York (2h19’44’’). Il suo obiettivo dopo la RomaOstia sarà la maratona di Boston per continuare a primeggiare nell’elite del mondo master.

Ancona Sharon – Sharon Cherop (1984) lo scorso anno era la super favorita e quest’anno si ripresenta al via con il suo straordinario palmares di maratoneta: bronzo ai mondiali di Daegu 2011, vincitrice a Boston 2012 e poi due volte terza nel 2011 e nel 2013, vincitrice a Torino (2013) e a Toronto (2010), seconda a Berlino (2013) e ancora seconda, lo scorso ottobre, a Francoforte.

Alla RomaOstia 2014 non ha deluso le aspettative perché la gara si chiuse con una rocambolesca volata a quattro nella quale lei agguantò il secondo posto in 1h08’51’’ regalando tanti sorrisi a tutto il pubblico presente sulla rotonda di Ostia che la applaudì per la tenacia e la determinazione con cui si gettò sulla linea del traguardo.

Le altre elite runners – Sharon Cherop dovrà vedersela con altre due kenyane di grande esperienza: Sylvia Kibet e Peninah Arusei.

Sorella di Hilde, che nel 2013 alla RomaOstia fu quarta, Sylvia ha vinto due medaglie d’argento iridate sui 5000 metri (Daegu 2011 e Berlino 2009), dopo essere arrivata quarta nel 2007 a Osaka e ancora quarta alle Olimpiadi di Pechino 2008. Il suo personal best sulla distanza è 14’31’’91. Gli elementi statistici dicono che Sylvia Kibet ha un personale sulla mezza maratona di 1h09’51’’ datato 2009 e che se le condizioni saranno favorevoli sicuramente potrà fare una grande gara.

Peninah Arusei ha vinto la medaglia di bronzo nel 2010 ai mondiali di mezza maratona di Nanning in Cina in 1h09’05’’ e ha un personale di 1h07’48’’ ottenuto a Lille nel 2010. Il suo palmares annovera piazzamenti di assoluto interesse nelle più importanti mezze maratone mondiali: a Parigi, vincitrice nel 2011 e seconda nel 2012, a Lisbona, vincitrice nel 2010 e a Milano seconda nel 2009. Al suo palmares manca sicuramente una grande prestazione, da ottenere magari proprio alla RomaOstia.

Toniolo – classe 1977, è una delle azzurre più esperte sulle lunghe distanze: Nel suo palmares tra Olimpiadi, Mondiali e Europei vanta ben 6 pesantissime convocazioni in nazionale ed una medaglia d’oro a squadre centrata agli europei 2010 di Barcellona sulla maratona. Ha recentemente corso la mezza di Verona in 1h15’29’ e quella di Sorrento in 1h18’56’’. È sposata con l’ex azzurro Giovanni Ruggero e nel 2012 hanno avuto la loro primogenita Giorgia.

Soufyane – dopo aver maturato un’eccellente carriera su pista alla quale ha affiancato ottime uscite in varie dieci chilometri su strada iniziando ad incrementare i chilometri per approcciare le lunghe distanze. Proprio nel 2014 ha fatto registrare il suo personal best sulla mezza maratona 1h12’47’’ a Cremona ed ha corso in 2h34’13’’ la maratona di Torino. Come El Mazoury anche Laila ha vinto, lo scorso 25 gennaio, la corsa di Miguel.

Maraoui – è una delle migliori atlete del mezzofondo azzurro per quanto riguarda la corsa su strada ed il cross. Con il suo personale sulla mezza maratona di 1h10’08’’, ottenuto a Cremona nel 2011, si attesta tra le migliori 10 specialiste di sempre sulla distanza in Italia.

Francesco Carboni – Ufficio stampa