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VALSESIA A TUTTA E-BIKE AI PIEDI DEL MONTE ROSA

di - 19/06/2019

I PERCORSI CICLOPEDONALI DELLA VALSESIA

Ai piedi di uno dei più imponenti massicci dell’Arco Alpino, la Valsesia stupisce per la sua natura verde e incontaminata, per le sue tradizioni vive e salvaguardate, per la cultura Walser, splendida eredità di antichi colonizzatori, e per l’offerta turistica ben integrata e mai invasiva. Chi l’estate desidera viverla su due ruote, non può mancare questa tappa. Gli itinerari in quota sono moltissimi e uniscono valli, Province e addirittura Regioni. Percorrerli significa saper misurare bene le proprie capacità e servirsi dell’aiuto di una Guida per assicurarsi una giornata indimenticabile lungo quelli più impegnativi. Tra quelli però che possono essere percorsi in autonomia, grazie a un ingente impegno tra segnaletica, manutenzione e servizi di assistenza, ci sono i PCV, acronimo di Percorsi Ciclopedonali della Valsesia; sono quattro, tutti diversi per dislivello, sviluppo e punti di interesse. Tutti insieme danno accesso a 114 chilometri di divertimento, natura e panorami incredibili, e permettono di percorrere la Valsesia in tutta la sua lunghezza, scegliendo se rimanere sul fondo valle oppure spingersi più in alto, per non perdere la vista sulla parete Sud del Monte Rosa. Non resta che scegliere il proprio mezzo tra MTB o eMTB, e in questo i noleggi attivi sul territorio sono davvero esperti, e partire!

TRACCIATO VALSESIA

Questo primo percorso segue il corso della Valle partendo dal paese di Balmuccia. Risulta facilmente raggiungibile dalla Strada Provinciale 299, sulla quale sono presenti diversi punti di accesso ben segnalati e visibili a tutti. I cartelli gialli con la sagoma di un ciclista e il numero 1, che identifica l’itinerario, sapranno guidarvi lungo tutta la Valsesia, per circa 29 km, e passando da Scopa, Scopello, Pila, Piode, Campertogno e Mollia condurvi fino ad Alagna. La sua caratteristica è certamente l’accessibilità: può infatti essere affrontato selezionando il tratto di interesse. Ogni sezione ha un punto di ingresso segnalato lungo la strada Provinciale di Alagna. Una cartina, che raggruppa i percorsi 1, 2, e 3, è disponibile presso gli Uffici del Turismo di Varallo, Scopello, Alagna, e negli esercizi commerciali distribuiti lungo quest’asse contrassegnati dal bollino giallo con lo stesso simbolo della cartellonistica. Nella mappa, presente anche nelle bacheche posizionate in più punti lungo i percorsi, vengono segnalati punti di accesso, stazioni di ricarica per biciclette a pedalata assistita, e i tratti più impegnativi da affrontare.

SCOPELLO-MERA-MEGGIANA-RASSA-PIODE

Il secondo percorso inizia da Scopello, ed è di fatto quindi collegato al primo. Si tratta di un tracciato più tecnico rispetto al precedente, e necessita di un certo allenamento, a meno che non si scelga di muoversi con una eMTB. È lungo 37 chilometri, e collega i nuclei di Mera e Meggiana, Rassa e Piode. La pista, larga e visibile a occhio nudo anche dalla strada Provinciale che percorre la Valle, attraversa antichi alpeggi, passa sotto la cima dell’Ometto, sconfina poi in alta Valsessera e arriva fino all’Alpe Meggiana, da dove inizia la discesa. Pure l’arrivo risulta dunque collegato al percorso numero 1, e consente di giungere fino ad Alagna. Non c’è dubbio che sia una delle ciclabili più suggestive e panoramiche di tutto il Piemonte, lungo la quale sono presenti illuminazione e colonnine di ricarica per le batterie delle eBike. Offre pendenze importanti lungo i suoi 37 km di sviluppo ed è identificato dal numero 2.

SCOPELLO-MERA-BIELMONTE

Due importanti località sciistiche della zona, Alpe di Mera in provincia di Vercelli e Bielmonte in provincia di Biella, sono unite da questo percorso, segnalato dalla medesima cartellonistica dei due colleghi e dal numero 3. È un itinerario per atleti allenati, che si sviluppa su ampie sterrate e permette di percorrere una rapida e naturale via tra Vercellese e Biellese lunga 29 km e attraversare l’Oasi Zegna e la Foresta Regionale dell’Alta Valsessera. Ancora una volta i tre tracciati si incrociano e si offrono uno come la continuazione dell’altro.

GUARDABOSONE/ BORGOSESIA-VARALLO

Questo percorso, inaugurato nel mese di maggio, recentemente dotato di segnaletica e battezzato con il numero 4, va a unirsi a quelli esistenti, ma soprattutto aggiunge una nuova opzione per i ciclisti che vogliono conoscere la parte bassa della Valsesia. Si tratta di una pista accessibile a tutti e percorribile con qualsiasi tipo di bicicletta. Una proposta importante anche per l’utenza locale dunque, ma con un appeal turistico notevole, considerati i numerosi punti culturalmente rilevanti che comprende e unisce. Sono possibili due partenze, dalla piazza del paese di Guardabosone oppure da Borgosesia; i due tratti iniziali si uniscono all’altezza della chiesetta nel bosco di Vanzone per poi proseguire in direzione Varallo. La segnaletica accompagna sino alla stazione di partenza della funivia del Sacro Monte attraversando la parte più antica e caratteristica della città di Varallo, e conducendo dritti al sito artistico e religioso più rilevante del territorio, definito la Nuova Gerusalemme e situato all’interno di un parco fitto di vegetazione. A questo itinerario è stata dedicata una cartina ad hoc, ben integrata con informazioni turistiche e reperibile insieme a quella che raggruppa i percorsi dell’Alta Valle.

DRITTI ALLA VETTA

Gli impianti di risalita dell’Alpe di Mera potranno aiutare chi non vuole perdere l’occasione di affrontare i due percorsi che attraversano la località, ma preferisce evitare la lunga salita dal paese di Scopello. Si tratta anche in questo caso di una novità da parte della nuova Società gestore Monterosa 2000 che ha deciso per l’apertura estiva, proprio nell’ottica di stimolare la percorrenza dei PCV. La vertiginosa funivia del Sacro Monte, riconosciuta come la più ripida d’Europa e gestita sempre da Monterosa 2000, potrà avvicinare in tutti i sensi chi lo desidera al patrimonio custodito al suo arrivo. Tutto il resto è da scoprire pedalata dopo pedalata!

foto a cura di E-BAM

visitmonterosa.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.