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Vela alare Slalom Heru Sails a due camber

di - 17/03/2015

Venerdì scorso Giulio Iviani, ingegnere a capo del progetto vela alare per Heru Sails, con la partecipazione di Marco Aggravi, tester vele alari, ci hanno chiesto di andarli a trovare in Conca d’Oro (Torbole sul Garda) per il primo test in acqua della vela alare Slalom a due camber. Quello che fino ad ora avevamo visto sul web e in spiaggia, era il modello Fluido Soft Wings, una vela “freeride” su cui si stava sviluppando il concetto di superficie alare, CLICCA QUI. Per farvela in breve la parte anteriore della vela, zona d’albero, è caratterizzata da una doppia superficie con due profili diversi che generano così maggiore portanza, esattamente come funziona un’ala di un aereo, quindi una planata anticipata e in teoria maggiore velocità con una misura inferiore di vela. Lo step successivo è stato quello di portare il concetto alare anche su di una vela Slalom. Incuriositi siamo andati in Conca a toccare con mano e a provare questa particolare vela messa in acqua per la prima volta. Posso dirvi che dopo la nostra breve prova in acqua siamo stati sorpresi dell’ingresso in planata immediato e della leggerezza della vela. Per quanto riguarda la velocità non ho avuto modo in quel momento di confrontarmi con gli altri ragazzi che facevano Slalom quel giorno, la sensazione è stata comunque quella di una vela molto rigida tra le mani. Speriamo di vedere il prima possibile questa vela sui campi gara nazionali e internazionali per avere maggiori parametri a riguardo. Intanto l’ingegnere Giulio Iviani ci da qualche dettaglio in più su questo progetto.

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Giulio Iviani:
Grazie 4windsurf per aver partecipato attivamente al nostro test delle ultime vele alari da Slalom CHS basate sul nostro brevetto internazionale. Queste vele alari sono la diretta evoluzione di quanto visto l’anno scorso, sempre al Lago di Garda, nelle mani di Marco ITA108 atleta Challenger Sails sempre più votato alla tecnologia alare.
Nel dettaglio queste vele alari da slalom presentano due camber standard nella parte bassa, quindi stecca di base e stecca subito sopra, e ben 4 stecche doppie con 8 spacers per configurare il profilo alare nella parte di doppia superficie. Il numero complessivo di stecche è quindi di 11 anche se dall’esterno se ne contano 7 perché appunto 4 sono doppie, per quanto riguarda i pesi siamo nella media di mercato, 7.6kg per la 8.4 pre-serie senza alcuna stecca di carbonio.

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L’utilizzo dei camber ha permesso di ottenere una outline più race rispetto alla Fluido Soft Wing che noi definiamo Free Slalom, oltre che a creare una vela alare con una risposta immediata sia in fase di planata che di strambata, inoltre la particolare conformazione della zona bassa, che presenta una buona profondità, garantisce una planata rapida e un’accelerazione “interessante” senza però interferire con la velocità massima o la capacità di bolinare.

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Per i più tecnici la doppia superficie è al 55% mentre per i profili utilizziamo un profilo concavo convesso nelle prima stecca sopra la zona boma e piano convessi nella parte più alta. I profili alari sono singolarmente modificabili utilizzando spacers di differente misura, in questo modo è possibile personalizzare l’ala in base alle proprie esigenze e capacità. Su questo ultimo punto saremo molto attenti a dare le corrette informazioni anche durante gli stage che qui sul Lago di Garda saranno curati da Marco Aggravi.
È importante sottolineare che la nostra vela alare è stagna grazie ad una membrana supplementare interna presente sotto la tasca d’albero e su cui sono posizionate delle zip da cui accedere per armare gli spacers.

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In ultimo i vantaggi di queste vela alari, qualunque modello, sono l’estrema leggerezza e stabilità in navigazione, in genere poi si ha una planata anticipata ed una buona accelerazione in ultimo nei vuoti d’aria la vela alare soffre decisamente meno, ovviamente i vantaggi non finiscono qui e quindi invitiamo tutti a provare quanto prima una di queste vele.

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E se 4Windsurf avesse testato anche il modello Wave/Freestyle alare e provato a fare qualche monovrina…? Stay tuned!

TESTO Giulio Iviani (Wing Sail Designer, Heru Sails)
FOTO FotoFiore, Giulio Iviani

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.