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Veneto swell report: la sciroccata di metà ottobre

di - 02/11/2016

A cura di Eros Tonello – Foto di Pietro Tromboni

Anche se un po’ in ritardo per problemi di tecnici da parte dei nostri collaboratori di Sottomarina, torna l’appuntamento con lo swell report in alto Adriatico. La costa veneta soffre molto la scarsa frequenza onde, ma si compensa questa con la forte passione di una community attiva e in crescita.
Eros TonelloAlberto Fasolato, surfers veterani di Sottomarina, hanno realizzato questo swell report in collaborazione col fotografo Pietro Tromboni, raccontando l’ultima mareggiata da S-E di buona qualità che ha raggiunto l’Adriatico.

Giornata di caricamento e mare attivo venerdì 14 Giornata di caricamento e mare attivo venerdì 14

Mentre la nostra redazione era impegnata al Fogna Beach contest la costa veneta, così come la maggior parte degli spot in costa est, hanno goduto dei loro momenti di ottima qualità, sia venerdì 14 che sabato 15 ottobre.
Sono trascorsi già molti giorni da quest’ultima mareggiata da sud, tuttavia la costa est nel frattempo ha avuto la fortuna di surfare onde autunnali da N-E, mediamente di qualità peggiore ma in certi momenti anche discrete.

Sabato 15 ottobre, la scaduta - Mappe: ARPAL / Dicca Sabato 15 ottobre, la scaduta prevista alle ore 8:00 – Mappe: ARPAL / Dicca

Ma torniamo allo scirocco: lo aspettavamo da quasi una settimana, d’altronde l’attendibilità delle previsioni meteo è cresciuta molto negl’ultimi anni. Ma mai con il S-E si hanno grosse certezze, ci sono sempre troppe variabili e le aspettative per le mareggiate da scirocco sono sempre alte.
Ogni giorno la speranza di surfare onde buone saliva e scendeva allo stesso tempo, tutto in base ai run modellistici di windfinder o altri centri di calcolo meteorologico. La paura più grande, dato che in alcuni run era ben confermato, restava quella che che il vento da nord avrebbe rovinato il momento migliore, consumando così le ore proficue della scaduta.

Venerdì 14 al pomeriggio ormai i conti sembravano fatti: le previsioni davano per sabato 15 al mattino mare molto mosso fino alle 9:30, altezza onda circa 1.3 m, vento da est 8/9 nodi circa con tendenza a girare a nord/ovest 3-4 nodi a metà mattinata. La marea segnava il picco di bassa alle 05:00 del mattino con crescita fino alle 11:00, poi calo dalle 12:00 insieme al moto ondoso fino a sera, senza grossa distensione del periodo (sempre prossimo a 5 secondi).
Quando la scaduta? Il momento magico che corrisponde alla coincidenza di alcuni elementi molto fragili era piuttosto difficile da capire, anche perchè il fattore marea non era semplice, considerando i fenomeni di acqua alta che si innescano quando c’è swell da sud.
Non è detto che il momento migliore salti fuori sempre quando il vento onshore smette di soffiare, restano da considerare molti altri aspetti specie quando il vento può subire una repentina rotazione, come stavolta.
Conoscendo bene il proprio home spot Eros ha fatto i giusti calcoli valutando il picco di misura, il periodo dell’onda, il vento, la marea e l’acqua alta. Non serve essere scienziati per surfare bene il proprio home spot, serve conoscerlo e viverlo negli anni, sentire anche i minimi cambiamenti impercettibili ai più, a coloro che lo vivono meno.

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Stavolta il periodo dell’onda non sarebbe cresciuto nel pomeriggio, quindi Eros ha puntato la sveglia all’alba correndo subito allo spot e godendo di una vista unica: lunghe sinistre che srotolano perfetto e vuote…non resta che far cominciare le danze!
Qualche chiamata agli amici, muta infilata e lo scenario classico degli swell autunnali da scirocco: alta umidità in mezzo ad un’atmosfera grigia e cupa, con onde che corrono silenziose e in assenza di vento, uno ​spettacolo della natura di rara bellezza in alto Adriatico.
Coincidenze meteo e speranze, perfettamente intrecciate.

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Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf