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Vittoria Corsa Speed tubeless ready

di - 24/08/2016

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Gomma decisamente interessante questa di Vittoria, prodotto nuovo, dotato di una tecnica costruttiva eccellente, gradevole sotto il profilo estetico, polivalente e versatile una volta messa su strada. Non siamo nuovi a “sperimentare” gli pneumatici con soluzione tubeless road, tecnologia poco presa in considerazione (ingiustamente a nostro parere) dagli stradisti. Vittoria Corsa Speed G+ Tubeless Ready, fa parte della categoria “open tubular”, “tubolare aperto”, pneumatici clincher di qualità superiore, capaci di reggere il confronto con i migliori tubolari di casa Vittoria ma comodi come i copertoncini.

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Corsa Speed T.Ready è dotato di carcassa da 320Tpi (fili per pollice) con costruzione tubeless; infatti lo pneumatico può essere montato su cerchi con predisposizione tubeless (senza camera d’aria), oppure con sistema tradizionale (con camera d’aria). La porzione superiore della gomma è caratterizzata dal battistrada applicato alla carcassa, caratteristica che accomuna tutto il segmento dei “tubolari aperti”. Oltre a questo, Corsa Speed, porta in dote il nuovo disegno, le “righe” che solcano lo pneumatico, senza intagli e spigature oblique. Passando al tallone, più spesso e massiccio, se paragonato a quello del clincher, questo è pieghevole, ben fatto e omogeno in tutte le sue parti e non presenta punti di raccordo. La porzione interna è forse quella più interessante: rispetto al copertoncino tradizionale, Corsa Speed T.Ready è dotato di una membrana in gomma supplementare, dettaglio necessario per garantire la tenuta tubeless ma che diventa una ulteriore barriera protettiva contro forature e oggetti esterni, incrementando longevità dello pneumatico e sicurezza generale.

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LA FORMA

Abbiamo provato la sezione da 23c, dimensione che non ci ha fatto rimpiangere le gomme di ultima generazione da 24 e 25c (clincher e tubolari che siano). La forma della gomma, una volta montata ( con soluzione tubeless e/o clincher) con la pressione ottimale ( a nostro parere intorno alle 8 atm., noi pesiamo 66kg)  dopo qualche kilometro di assestamento al cerchio (sempre necessario), non cambia, segno di una notevole qualità nell’assemblaggio. Lo pneumatico è tondeggiante, uniforme, equilibrato da una parte all’altra.

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TUBELESS o CLINCHER

E’ la prima volta che ci capita, di notare differenze minime (in termini di perfomance), sullo stesso pneumatico tubeless ready, utilizzato nella doppia versione. Qualche volta ci è capitato di usare gomme tubeless con ottime prestazioni, che però diventavano troppo dure e secche con camera d’aria montata, in altre occasioni il contrario; qui invece ci siamo trovati a nostro agio in entrambe le situazioni, con un comfort maggiore nella versione senza camera e una prestazione in fatto di reattività, maggiore con “tube” montato. Una precisazione: abbiamo usato la gomma in versione tubeless, su un cerchio da noi adattato, convertito, metodologia da noi descritta già qualche tempo a dietro e che suggeriamo solo a mani esperte in proposito.

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LA PRESTAZIONE e IL MONTAGGIO

Colleghiamo questi due aspetti per comodità di esposizione: come detto la prestazione della gomma non è molto differente se utilizzata come clincher e/o come tubeless, rimanendo scorrevole sempre, stabile e con buon grip (anche in caso di asfalto umido), con una notevole tenuta della traiettoria quando si è in piega, anche a velocità elevate. Corsa Speed in questa versione è piuttosto sensibile alle variazioni di pressione interna, ulteriore valore aggiunto, che rende lo pneumatico ancor più versatile rispetto alle versioni ora presenti sul mercato. Per quanto concerne il montaggio, classico se con camera d’aria, deve prevedere attenzione e buona manualità in caso di montaggio con soluzione tubeless, in modo da non danneggiare il tallone. Questa tipologia di gomma è più arcigna e “dura” da tallonare, rispetto ad un clincher classico ma una volta abbinata al cerchio ( di qualsiasi tipo) garantisce un accoppiamento ottimale, quasi perfetto. Questa soluzione garantisce l’azzeramento di slittamenti sul cerchio anche nel caso in cui le temperature si elevino in modo esponenziale: ad esempio in caso di lunghissime pinzate e frenate, lungo le discese alpine (solo per fare un esempio).

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LONGEVITA’

Ad oggi consideriamo un piccolo assaggio, una sorta di prima parte della prova in questione, documentando una robustezza degna di nota del prodotto di casa Vittoria, anche in considerazione della categoria top level di cui fa parte. Abbiamo percorso poco più di 1500 kilometri in 20 giorni circa, affrontando (di proposito) anche tratti in sterrato, una sorta di strade bianche. Non siamo mai incorsi in forature tubeless e clincher version, lo pneumatico ha mantenuto e mantiene tutt’ora la forma originale, per l’anteriore e per il posteriore. Non ci sono segni particolari di usura dovuti al kilometraggio e i danni causati dai sassi e pietre dei tratti sterrati si limitano al solo battistrada, sezione superiore, senza interessare le tele, quindi appena superficiale. (le due foto qui sotto sono state scattate dopo aver annotato i dati appena descritti).

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