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Welcome to Rainbow Island: Oahu surf trip

di - 26/11/2016

Dopo un’estate intensa di lavoro la Surf & Sup Academy Tirrenia capitanata dal free surfer e coach ISA Francesco ‘Checco’ Menichetti si è trasferita alle Hawaii e precisamente ad Oahu, dove ha trascorso circa 3 settimane a cavallo tra ottobre e novembre

Se state per intraprendere un viaggio alle Hawaii, in poche parole, la proporzione che dovete aspettarvi è la seguente: l’Italia sta al calcio come le Hawaii stanno al Surf. Ed è proprio per questo motivo che per la 5a volta in vita mia ho deciso di tornare a visitare questa incredibile isola dove il surfing rappresenta lo sport nazionale. Confrontarsi con i tanti locals e professionisti in alcuni degli spot più famosi del pianeta ti da una carica incredibile ed un accrescimento a livello tecnico e culturale non indifferente; è una gioia inoltre vedere bambini piccolissimi e vivai giovanili che si allenano incessantemente su onde già di tutto rispetto. Dal giorno stesso in cui siamo arrivati abbiamo trovato condizioni piuttosto impegnative, facile in questo periodo dell’anno, dato che da metà ottobre fino a marzo la south shore va in letargo e si aziona la più blasonata North e West Shore, con swells che spingono su queste coste onde di un certo spessore.

Le immagini  (a cura del mio caro amico Andrea del Seppia in arte ‘Totano’) che vedete in allegato sono state scattate a Pipeline, Backdoor, Gun’s, Ehukay Beach, Chun’s reef, Haleiwa, Velzyland, Makaha, Yokohama’s, Track’s e Sandy Beach. Onde che ho cercato di interpretare al meglio e dalle caratteristiche diverse, da quelle più versatili di Chun’s e Makaha adatte anche ad una surfata longboard style a quelle super veloci e radicali di Pipe, Yokohama’s e Sandy prese d’assalto anche dai bodyboarders. Per non avere problemi di localismo è bene avere molto rispetto nei confronti di chi la reputa l’onda di casa e bisogna essere consapevoli delle proprie capacità, in quanto errori di valutazione possono facilmente sfociare in situazioni spiacevoli (vedi reef ,correnti e litigi). Non fatevi intimorire dai numerosi cartelli di avvistamento squali (specialmente ad ovest) queste creature possono trovarsi dappertutto e generalmente non danno fastidio a nessuno. È molto facile invece avere dei piacevoli incontri ravvicinati con tartarughe marine e delfini, i quali si confondono tra i surfers sulle line up. Se dovete imparare ci sono diverse scuole nell’isola sia a sud (in particolare a Waikiki ) che a nord (Haleiwa e Pupukea). Per chi non volesse avere sbattimenti senza affrontare le ingenti spese per il trasporto aereo di tavole proprie, vi consiglio di contattare Alex del negozio USED SURFBOARDS HAWAII (potete visitare sia il sito che la pagina fb) con sede ad Ala Moana, il quale sarà in grado di realizzare qualsiasi vostro desiderio a prezzi minimi, avendo a disposizione un infinito parco tavole usate  di tutti i tipi e misure.

Calcolate che le misure che usate solitamente a casa qui vanno un po riviste, in quanto la velocità elevata dell’onda ed il sostenuto vento da terra rendono necessaria un’anticipazione del take off. Durante questi viaggi un po’ di fortuna non guasta mai ed è così, come per magia, che abbiamo incontrato al suo rientro in patria il neo campione del mondo John John Florence, il quale si è intrattenuto per un lungo saluto davanti alla sua casa di fianco a Pipeline. Numerosi i volti noti del panorama surf che sono venuti per congratularsi, da Jemie O’Brien al cantante Jack Johnson che vedete in bici nella foto. Inoltre abbiamo assistito al contest Hic Pro, valido per la qualificazione al Vans triple Crown. Oahu è un isola per tutti i gusti, troverete gente solare che vi saluta con il tipico ‘Aloha‘, potrete decidere se fare la vida loca o shopping sfrenato a Honolulu /Waikiki oppure cercare la tranquillità in tutto il resto dell’isola… Insomma un ‘esperienza che raccomando a tutti quelli che credono nel surf e che non cedono all’idea di dover affrontare un viaggio di 30 ore con 12 di fuso orario. Ne vale la pena credetemi, Oahu vi spalancherà letteralmente la mente e la visuale del surfing world, vi renderete conto di quanto in questa cultura rappresenti la normalità e la quotidianità.
PS: non scoraggiatevi se accanto a voi in line up a Makaha troverete delle signore locali di 75 anni o dei bambini di 10 anni che vi droppano sul picco principale, in una giornata double over head…

Un ringraziamento ad Hurley Italy e BlueDistribution per il supporto tecnico, ad Andrea Totano per il report fotografico, ad Alex di Used SurfBoard Hawaii a Livia dell’agenzia Stile di Vita e tutto il popolo hawaiiano, che ogni volta riesce a mettermi di buon umore con il vero Aloha spirit.

Mahalo!

Francesco ‘Checco’ Menichetti (ISA Instructor & owner Surf & Sup Academy Tirrenia)

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf