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Aero vs Aero

di - 27/01/2017

Wilier 110Air e Canyon Aeroad, due tra le massime esponenti del settore aero concept.

Il testo e le immagini che seguono, sono una sorta di prova comparativa delle due biciclette, un test che ha l’obiettivo di far risaltare la versatilità che ad oggi caratterizza questo segmento, sempre più apprezzato da tutti gli appassionati.

Perché questo test: perché ci siamo trovati di fronte due biciclette molto simili anche nel comportamento una volta su strada, test condotti anche con ruote differenti rispetto a quelle in dotazione, aspetto che ci ha permesso di avere una stessa base di lavoro sulle due bici e fare una valutazione maggiormente equilibrata. Non vogliamo dire quale sia migliore o peggiore, pensiamo che gli aspetti soggettivi di ognuno siano più importanti; il nostro obiettivo è quello di far risaltare alcune caratteristiche e peculiarità dei due mezzi a prescindere dall’allestimento.

Abbiamo avuto l’occasione di provarle in contemporanea ed ecco le nostre impressioni:

La Cento10AIR di Wilier è un progetto aerodinamico di ultima generazione, totalmente nuovo in casa Wilier che solo in parte eredita delle caratteristiche dalla sorella più anziana Cento1 Air, mentre Canyon Aeroad è una piattaforma consolidata che giunge alla seconda versione (questa attuale) e che sul catalogo on line del brand tedesco è già presente con l’evoluzione disco.

Due telai in carbonio monoscocca che adottano i profili delle tubazioni dal ridotto impatto nello spazio (anteriori e posteriori), le stesse misure per la scatola del movimento centrale, larghe 86,5 mm (86,5×41 mm) ma con geometrie molto differenti tra loro: potremmo definire più classica la Wilier, differente e di nuova concezione la Canyon. Prendiamo in esame le taglie M: la Wilier ha una tubazione orizzontale lunga 54,1 centimetri, mentre quella della Canyon è lunga 55,97 cm, più di 1 centimetro a favore della tedesca. Andiamo a prendere in esame la tubazione dello sterzo, la sua lunghezza: la Wilier ha un valore di 13,8 cm mentre la canyon di 14,6. Concettualmente la taglia media della Aeroad è molto più simile ad una 56. 

Cosa significa questo: che un ciclista dalla struttura e dai valori antropometrici medi può valutare di sciegliere una Aeroad Canyon con telaio S oppure M, in base a come pedala e al dislivello che adotta tra sella e manubrio ( se più o meno tirato), personalizzando con efficacia entrambi. Cento10Air è maggiormente all’interno dei canoni geometrici tradizionali: giusto precisare che nessuno vieta ad un ciclista dai valori antropometrici medi di acquistare un telaio small, cosciente del fatto che alcuni valori saranno molto estremizzati. I siti web delle due aziende sono molto chiari anche in fatto di esposizione delle geometrie.

Passiamo ad alcuni punti che abbiamo rilevato una volta messe le bici su strada.

ASSETTO IN SELLA

Entrambe sono bicicletta da corridore ma paradossalmente non eccessivamente estremizzate nelle geometrie, facilmente gestibili e personalizzabili. La Canyon permette di sfruttare maggiormente la lunghezza sulla tubazione orizzontale, anche nel caso in cui ci sia la necessità di usare uno stem corto (100 mm ad esempio), Wilier presuppone un carico maggiore del peso dell’atleta sull’avantreno.

FINITURE/DETTAGLI TECNICI

La tedesca è più muscolare, cattiva e aggressiva per quanto concerne il design, colorazioni comprese. La veneta è tanto elegante quanto sinuosa e fa collimare al meglio ( a nostro parere) angoli, spigoli, nervature e curve tondeggianti. Nonostante sia un progetto aero, la Wilier ha un disegno di forcella e carro posteriore che permette di montare coperture fino a 28 mm di sezione. La Canyon ha il rake della forcella regolabile, soluzione che non è presente su nessuna bici in commercio. Entrambe hanno il reggisella completamente dedicato, full carbon ovviamente e con il medesimo valore di arretramento.

IN SALITA

Come già accennato in precedenza, le due biciclette sono un esempio di versatilità e capaci di rendere al 110% anche in salita, con profitto e sostanza, facendo anche rendere al meglio l’allestimento che hanno in dotazione: si anche con ruote dal basso profilo. Entrambe non sono pesanti da portare e da rilanciare, anche quando le pendenze passano il 10% e quando le erte sono lunghe. Non è il loro terreno ideale, se messe a confronto con alcuni progetti superleggeri ma facili da condurre. Entrambe non sono scomode sotto questo profilo. In passato abbiamo avuto occasione di provare una versione dell’Aeroad con manubrio integrato dal profilo alare, simile ad Albarda di Wilier: contrariamente a quanto si possa pensare, questa categoria di prodotti è comoda e ampiamente sfruttabile anche dagli scalatori, equipaggiamento rigido e performante, oltre ad avere dei valori di reach e drop ottimali.

IN DISCESA

Tutte e due sono da guidare e tenere per le briglie, veloce e briosa la Canyon, velocissima negli inserimenti ma più nervosa la Wilier. A nostro parere tutte e due le biciclette sono un esempio di tenuta della traiettoria impostata in precedenza ma in questo frangente la l’italiana è maggiormente votata ad una prestazione professionale ( non per tutti).

SUL PASSO

Per entrambe è il punto in cui si esprimono al meglio, in particolare con ruote dal profilo medio/alto. Wilier, sempre nella taglia M ha una pedalata leggermente più caricata sulla sezione centrale del frame, mentre Canyon è (anche se di poco) più scaricata verso i foderi posteriori. Difficile esprimere quale sia maggiormente redditizia: a nostro parere la valutazione deve essere fatta in modo soggettivo, prendendo in considerazione abitudini e caratteristiche di espressione atletica.

IN FRENATA

Ci sono piaciute entrambe e se dovessimo dare un voto, questo sfiorerebbe l’eccellenza. Ci riferiamo al comportamento del mezzo e non dell’allestimento. Cento10Air è stabile davanti e dietro, tende ad alleggerire leggermente quando è necessaria una pinzata perentoria ma senza scomporsi più di tanto. Canyon è una sicurezza sempre, nonostante un paio di ruote (le Reynolds nelle foto) non all’altezza del mezzo.

COMFORT

Nella media ma non troppo, sono bici che non nascono per essere delle poltrone da salotto. Entrambe sono confortevoli in considerazione della categoria di cui fanno parte ma i kilometraggi lunghi si fanno sentire sui muscoli lombari dei meno allenati (a volte anche di quelli più allenati). Wilier è più secca, Canyon è probabilmente ha un potere dissipante maggiore: questione di piccoli dettagli.

Ci sembra di aver fornito buoni dettagli di valutazione tecnica, che ha come soggetto i due telai. Allestimenti e prezzi, senza dimenticare il gusto estetico personale, sono aspetti che devono essere valutati in modo strettamente personale da ognuno e, pensiamo, senza condizionamenti esterni.

https://www.canyon.com/it/

http://www.wilier.com/it