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Amburgo e Rotterdam promettono emozioni

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Amburgo e Rotterdam promettono emozioni

Vanno costituendosi grandi cast per le principali maratone della primavera europea. Londra chiaramente sarà l’epicentro dell’attenzione anche perché molti vogliono assaggiare le strade che ospiteranno la sfida olimpica e altri si giocheranno lì le loro chance di qualificazione, ma intanto anche altre velocissime maratone preparano piatti di primissima qualità. E’ il caso di Amburgo (Ger) che non ha mai avuto un cast di così alto livello nei suoi 27 anni di storia. La gara è in programma il 29 aprile e promette tempi d’eccezione in grado in qualche caso di rimettere in discussione il discorso qualificazione olimpica. 13 saranno gli uomini con primati sotto le 1h0’, ma i favori del pronostico saranno tutti per l’etiope Dadi Yami che ha impressionato a gennaio nella straordinaria maratona di Dubai correndo in 2h05’41” con il connazionale Shami Dawit che finì a un secondo e al quale darà la rivincita. Con loro l’altro etiope Chele Dechase, 2h06’33”, mentre il Kenya si affiderà all’esperienza di Evans Cheruiyot (2h06’25”), Paul Biwott (2h06’54”) e Charles Kamathi (2h07’33”) la cui preparazione è passata anche per il terzo posto nell’ultima Scarpa d’Oro di Vigevano.

Rotterdam per noi italiani sarà naturalmente incentrata sul tentativo di Valeria Straneo nella prova femminile, ma in campo maschile si profila uno straordinario testa a testa fra il kenyano Moses Mosop, il secondo più veloce maratoneta al mondo che lo scorso anno ha corso in 2h03’06” a Boston per poi vincere a Chicago, e l’etiope Getu Feleke con un personale di 2h05’16” a Amsterdam nel 2010. Attenzione però a un altro etiope, Yemane Adhane, che sempre a Dubai in gennaio ha corso in 2h06’29”. Outsider saranno l’altro kenyano Peter Kirui e il marocchino di stanza in Italia Rachid Kisri, oltre al kenyano Stephen Kibet che con 58’54” comanda le graduatorie stagionali nella mezza maratona. Appuntamento il 15 aprile.

Nello stesso giorno si svolgerà la Maratona di Vienna abbinata alla mezza della quale si è già parlato a lungo per la sfida a distanza fra due grandissimi campioni come l’etiope Haile Gebrselassie e la britannica Paula Radcliffe, impegnati in una sorta di prova di caccia con l’inglesina a fare da lepre. Sui 42,195 km però il cast è sempre di tutto rispetto a cominciare dal vincitore 2011, il kenyano Stephen Kiprotich che abbiamo visto recentemente finire 4° alla RomaOstia in 1h00’02”. Contro di lui il connazionale Gilbert Kirwa, primo a Vienna nel 2009 e Luke Kibet che vinse nel 2007 e che nello stesso anno a Osaka conquistò a sorpresa il titolo mondiale. Un altro ex vincitore in Austria è il kenyano Henry Sugut, primo nel 2010 e anche lui della partita. Fra le donne spicca la presenza della campionessa uscente Tola, etiope, che se la vedrà con la rumena Talpos prima nel 2007 e 2008.