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Bonfiglio non fallisce a S.Benedetto

di - 13/02/2017

Ottimi risultati per la quindicesima edizione della Maratona sulla Sabbia che si è corsa domenica mattina in spiaggia. Si tratta di una gara unica in Italia, organizzata dalla società Maratoneti Riuniti di Francesco Capecci, con la collaborazione del Porto 85 Polisportiva, dell’Uisp e il patrocinio del comune di San Benedetto.

La gara più affascinante e difficile, quella dell’Ultra Maratona, sulla distanza dei 50 km, è andata al campionissimo indiscusso Marco Bonfiglio (Impossibile Target) in 3h25’06”, davanti ad Antonio Fiadone (Gruppo Podistico Il Crampo) in 3h36’07” e a Massimo Miri (Podistica San Salvo) giunto al traguardo in 3h44’09”. La maratona (42,195 km) è andata al tunisino Rachid Hallabou (Pol. Acli Macerata) che ha chiuso in 3h05’52”, precedendo Luciano Fattore (Atletica Fossacesia) che ha fermato i cronometri sul tempo di 3h22’23” e Tommaso Costantini (Valore Salute Forti e Veloci) che ha concluso in 3h25’21”.

Marcio Bonfiglio primo sulla spiaggia di San Benedetto (foto FB

In campo femminile la gara di Ultra Maratona è stata vinta da Daniela De Stefano (Corri Castrovillari) in 4h34’35”, su Addolorata Trisolino (Team Francavilla) in 5h14’25” e su Giuseppina Franzone (Let’s Run for Solidarity) arrivata in 6h01’20”, mentre la Maratona è andata a Daniela Riva (Daini Carate Brianza) in 4h20’48”, che ha preceduto Marina Zanellato (Maratoneti Riuniti), giunta in 4h45’09” e Donatella Cogo (Gruppo Euganeo) arrivata in 4h45’49”. Circa duecento sono stati coloro che si sono cimentati nelle varie competizioni, compresa quella sui 7 km della gara non competitiva.

“Gli organizzatori di questo evento – ha detto lo speaker della manifestazione, Manrico Urbani – hanno ricevuto tantissimi complimenti e credo che l’amministrazione comunale dovrebbe puntare molto su di esso visto che si svolge in bassa stagione ed è un evento che non ha uguali in Italia, e che anche quest’anno, nonostante i timori dovuti al sisma, ha richiamato atleti da tutta la nazione e perfino dall’estero, come i due francesi o l’atleta russo che hanno gareggiato”. Idea che è stata raccolta dall’assessore al turismo Pierluigi Tassotti: ha auspicato che in futuro gli albergatori possano offrire ai vincitori di questa gara dei weekend gratuiti a San Benedetto, allo scopo di invogliarli a tornare nella Riviera delle Palme. (San Benedetto News).

PIOGGIA DI RECORD A VERONA

E’ stata una decima edizione da record per la Giulietta e Romeo Half Marathon che si è corsa a Verona. Record del percorso, di pubblico, di solidarietà, di sorrisi, di voglia di esserci e di gareggiare e divertirsi in questa che è la mezza maratona più partecipata del nord Italia e da quest’anno anche in versione “d’oro” grazie al Gold Label assegnato dalla Fidal.

Ben tre grandi personaggi rimarranno nella storia di questa manifestazione. Il primo, il più veloce è senz’altro il kenyano Edwin Koech che ha firmato il primato della gara con una corsa in solidaria dai ritmi elevati. 1h00’24” il tempo firmato sull’arrivo in piazza Bra dopo aver attraversato l’Arena. Un grande tempo, decisamente migliore del 1h00’51” fatto nel 2014 dal connazionale William Kibor. Koech ha colto il secondo successo sulle strade veronesi perché è proprio lui il re della Veronamarathon del novembre 2016. Sempre sotto l’Arena, sempre in piazza Bra, vinse due mesi fa la maratona in 2h10’53”. In gara ha firmato parziali di gara importanti: 14’48” ai 5000 metri, 29’15” al 10,5 km, 42’45” ai 15 km con una media finale di circa 2’50” al chilometro: “Sono voluto tornare in questa splendida città – ha subito detto Edwin raggiante appena dopo aver tagliato il traguardo – Mi sono allenato duramente in Kenya dove vivo a Kapsabet allenandomi con il grande Stanley Biwott che ha vinto New York Marathon nel 2015. Ho centrato la vittoria, ho migliorato il mio personale sulla distanza che era di 1h01’16” e soprattutto ho fatto felice il pubblico e gli organizzatori facendo il primato del percorso. Ho corso praticamente da solo già dal terzo chilometro, stavo già andando forte ma ho accelerato ancora. Non è facile questo tracciato veronese e questo mi fa capire che magari con l’aiuto di una lepre qui è possibile correre anche sotto il muro dell’ora. Tornerò e proverò a firmare un 59’50” che credo sia nelle mie possibilità. Intanto ora mi concentro su una grande maratona da fare in aprile”.

L'arrivo vittorioso di Koech (foto organizzatori)

Distante ben 2’43”, ovvero in 1h03’08” ha terminato la gara in seconda posizione Bernard Bett che complice la cavalcata vincente di Koech non è riuscito a fare il bis dopo il successo dell’anno passato. Terza posizione invece per il vincitore del 2013, Robert Ndiwa che ha chiuso la sua gara in 1h03’15”. Dopo il podio spazio anche per i colori azzurri grazie a Xavier Chevrier, nazionale di corsa in montagna e di corsa su strada, capace di correre in 1h04’52″.

Secondo protagonista è la vincitrice della gara femminile Mimi Bele Gebregeiorges, etiope di nascita ma di passaporto asiatico del Bahrain. Era all’esordio sulla distanza dei 21,097km e non si è certamente risparmiata andando anche lei a fissare con 1h09’15” il nuovo record della gara. Battuto l’1h09’45” che apparteneva dal 2014 a Valeria Straneo quando vinse il Campionato Italiano. Anche per lei, olimpica nei 1500 e nei 5000 metri, una gara tutta in solitaria. “Ho una felicità immensa dentro di me in questo momento – fa sapere la campionessa – E’ stata la mia prima mezza maratona ma sapevo di valere un grande tempo ma dovevo dimostrarlo a me stessa prima di tutto. Sono partita forte e ho cercato di tenere un ritmo elevato fin dalla prima parte di gara. Ho anche accusato un po’ di stanchezza, soprattutto negli ultimi chilometri ma sono accadute due cose che mi hanno fatto tenere duro fino alla fine. Il correre tra le vie gremite di gente di questa splendida città e i tanti amatori maratoneti che incrociavo nelle vie dove c’era un avanti e indietro. Un calore ed un tifo incredibile, avevo i brividi, è stato importante per me sentire questo calore”.

Podio completato da due italiane, le azzurre Fatna Maraoui seconda in 1h12’37” e Rosalba Console appena dietro in 1h12’48” per un terzo posto di prestigio.

Terzo personaggio del giorno è il quasi cinquantunenne veronese Max Bogdanich. Niente podio per lui, ma una recita da attore protagonista dell’iniziativa denominata ‘Il Sorpasso di Max’. Il campione italiano Master di maratona del 2015 e del 2016 come da programma è partito per ultimo, in fondo a tutti, con l’intento, assolutamente riuscito, di sorpassare tutti se non quasi. Non al meglio fisicamente ha stretto i denti, ha sorpassato oltre settemila persone, consentendo all’Associazione Abeo di incassare un euro donato dall’azienda municipalizzata Agsm per ogni persona che lui avrebbe recuperato nel tragitto. Tempo ufficiale sul traguardo 1h20’28”, in real-time dal momento che ha effettivamente passato la linea di partenza 1h16’22”, grande tempo se considerato lo slalom necessario per superare la massa di atleti davanti a lui. E’ giunto in 112esima posizione, consentendo di donare tantissimo grazie anche a due angeli custodi come l’olimpionica di mountain bike Paola Pezzo e l’ultra Ironman Giampaolo Bendinelli che l’hanno scortato in bicicletta. E’ notizia ufficiale che Agsm, rappresentata dal Presidente Fabio Venturi, ha arrotondato l’importo a disposizione della beneficenza a favore di Abeo in euro 10.000,00.

Si archivia così una decima edizione da primato con la grande festa al Pasta Party finale all’Agsm PalaSport dove si sono svolte anche tutte le premiazioni. Appuntamento ora prima il 5 Marzo sempre in piazza Bra con la corsa benefica dedicata alle donne ‘La Corsa di Giulietta’ e poi al 19 novembre con una rinnovata edizione della Veronamarathon. La 42,195km sarà l’evento clou in Italia dell’anno sulla distanza perché la competizione sarà valida come Campionato Italiano Fidal Assoluto e Master. I più forti maratoneti italiani di ogni età verranno a Verona per vincere il titolo tricolore. Saranno brividi, saranno forti emozioni così come accaduto spesso in passato e come ne siamo certi accadrà anche in futuro. (Cesare Monetti – Ufficio stampa)

IDRISSI VOLA A CAPO D’ORLANDO

Avvio pirotecnico per il 16° Grand Prix regionale di maratonine che ha aperto il circuito, con la 7^ edizione della Mezza Maratona Città di Capo d’Orlando. 950 gli atleti che hanno tagliato il traguardo, 56 le staffette ognuna con due podisti (uomini, donne, mista e over) che si sono divisi equamente le fatiche e la possibilità data ad un gruppo di disabili dell’AISA (l’associazione italiana per la lotta alle sindromi atassiche), di essere parte attiva della manifestazione e correre la mezza maratona spinti da un accompagnatore. Iniziativa questa supportata dall’associazione No Limits, e dal consorzio di cooperative sociali che ha donato il “ruotino ausiliario”, montato sulla sedia a rotelle.

La gara: quattro giri con partenza dalla centrale piazza Matteotti e “passaggio d’autore” sullo splendido lungomare con lo sfondo le isole Eolie; un circuito che ben presto è stato invaso dal migliaio di podisti riversati a Capo d’Orlando. A vincere, e a dominare la gara, è stato Mohamed Idrissi che fermato il crono su 1h11’02” (nuovo record del percorso) dando l’impressione di non aver mai voluto premere il tasto sull’acceleratore. L’atleta dell’ASD Mega Hobby (seguito da Gianpaolo Mantegna) sta infatti preparando al meglio la Roma-Ostia del prossimo 5 marzo. Gara a senso unico dunque con i posti di rincalzo conquistati nell’ordine da Vincenzo Iraci neo acquisto dell’Universitas Palermo (1h13’52”) e da Luca Stagno dell’Etnatletica San Pietro Clarenza (ottimo il suo inizio di stagione) che ha chiuso in 1h14’22”.

Copione identico nella gara femminile con un’unica protagonista Tatiana Betta (Podistica Messina) in grande spolvero con il crono di 1h25’10”. Alle sue spalle Maria Grazia Bilello (Sport Amatori Partinico) che prenota una stagione da protagonista con il suo 1h27’10”. Terza, nettamente staccata una frizzante Alessandra Corvaia (Equilibra Running Team Palermo), in 1h31’56”.

La manifestazione, è stata organizzata dall’ASD Podistica Capo d’Orlando del presidente Cinzia Sonsogno, con il supporto dell’amministrazione comunale e sponsor privati. Sul palco per le premiazioni il mistrettese Vincenzo Massimo Modica, medaglia d’argento ai mondiali di maratona di Siviglia del 1999. Idrissi e Tatiana Betta hanno indossato la maglia Oro, novità di questa edizione del GP (che conta in tutto sette appuntamenti). Toccherà adesso a loro, in tipico stile ciclistico, difenderla dagli attacchi degli avversari. Prossimo appuntamento con il GP di maratonine domenica 5 marzo ad Agrigento quando, dopo le bellezze naturalistiche di Capo d’Orlando, lo sport parlerà d’arte e di storia sullo sfondo della Valle dei Templi. (Comunicato stampa)

Tatiana Betta, prima fra le donne (foto organizzatori)

GLI ALTRI VINCITORI

Questi gli altri vincitori del weekend agonistico:

Fusoloppet a Fusignano (21,097 km): Mattia Camporesi (Edera Forlì) 1h10’35” e Silvia Laghi (Avis Castel San Pietro) 1h25’03”

Camminata di Viadagola a Granarolo dell’Emilia (10 km): Omar Mohamed Hussein (ETH-Atl.Gnarro Jet) 32’24” e Rosalba Vassalli-Rossi (SUI) 38’13”

Cere e Maxent Fun Run a Reggio Emilia (10 km): Emanuele Rondelli (Be Fit Montecavolo) 39’14” e Isabella Morlini (Atl.Reggio) 40’31”

Maratonina di Carnevale a Dicomano (15 km): Stephen Donyna (GHA-Aics Accoglienza Solidale) 58’27” e Marta Doko (Asd Tosco-Romagnola) 1h10’12”

Dammi il… 5000 ad Ascoli Piceno (5 km): Mauro Marselletti (Atl.Recanmati) 15’39” e Rita Mascitti (Atl.Avis San Benedetto) 19’19”

Corsa del Ricordo a Roma (10 km):Biniyam Senibeta Adugna (Atl.Vomano Gran Sasso) 36’21” e Sofiya Yaremchuk (UKR-Lbm Sport Team) 40’19”

Corriamo a Saviano (10 km): Daniel Kipkirui Ngeno (KEN-International Security) 30’12” e Hanane Janat (MAR-Pod.Il Laghetto) 37’01”

Running Heart a Bari (9,3 km): Michele Uva (Free Runners Molfetta) 32’44” e Pina Fornarelli (Athl.Academy Bari) 42’36”

Sciot & Vnot a Martinafranca (15 km): Gianpiero Bianco (Dof Am.Turi) 53’05” e Marisa Russo (Marathon Massafra) 1h05’58”