Calcaterra, passerella iridata al Montello
C’è il “tassista volante”, Giorgio Calcaterra, fresco del titolo mondiale (il terzo, dopo Tarquinia 2008 e Winschoten 2011) conquistato a Seregno nella 100 km. E ci sono tanti bei nomi dell’Italia che corre: dall’esperta Silvia Sommaggio, classe 1969, ad altre due stelle dell’ultramaratona azzurra, come Monica Carlin e Paola Sanna. A Giovanna Ricotta, l’iscritta dell’ultima ora, un’atleta adattissima alla distanza e forse la più accreditata pretendente alla vittoria in campo femminile.
Tra gli uomini, Calcaterra a parte, faranno passerella anche tre stelle di casa: Paolo Zanatta, Simone Gobbo e lo junior Dylan Titon. Un trio di volpaghesi doc che punta decisamente al podio, soprattutto i primi due, reduci rispettivamente dal terzo e quarto posto della Corritreviso.
Mentre davanti si correrà per definire la successione al marocchino Tyar e alla Straneo, vincitori dell’edizione 2011, la domenica della 10 Miglia del Montello sarà soprattutto una festa per tantissimi podisti di livello amatoriale.
Gli organizzatori Salvatore Bettiol e Bruna Genovese, insieme al Montello Runners Club, ne attendono al via almeno un migliaio, equamente divisi tra la gara nazionale Fidal sui 16,090 km e la prova a carattere non competitivo sulla distanza di 10 km che porterà i partecipanti nel cuore del Montello.
Dedicata ad Andrea Condotta, sfortunato podista e volontario dell’organizzazione scomparso nel 2009 durante un allenamento in montagna, la 10 Miglia del Montello quest’anno proporrà un percorso nuovo di zecca: una sorta di anello allungato che si svilupperà ai piedi del Montello, percorrendo anche il classico Stradon del Bosco, con partenza e arrivo nella rinnovata piazza di Volpago, nei pressi del Municipio.
“Un tracciato bellissimo, per nulla impegnativo e molto scorrevole”, l’ha definito Bettiol che sulle strade del Montello, al pari di Bruna Genovese, ha costruito la sua grande carriera. Il via alle 9:30, cinque minuti più tardi scatterà anche la prova aperta a tutti. Sulla linea di partenza, ma solo per tenere a bada gli atleti sino al momento dello sparo, anche una mezza dozzina di atlete della nazionale di rugby.
Mauro Ferraro – Ufficio stampa