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CAROLINA CUP VISSUTA DA M. ROGAI

di - 29/04/2016

La Carolina Cup, uno degli eventi del sup race più seguiti e prestigiosi del panorama mondiale. Solo queste premesse avevano messo in moto la mia voglia di confrontarmi con i più grandi paddlers del pianeta nella prima gara dell’anno 2016 che assegna un punteggio nel ranking di SUP RACER. Da lí a prendere il biglietto aereo è stato un secondo. Era gennaio, venivo da una stagione 2015 condizionata da un brutto infortunio alla caviglia destra, 2 interventi chirurgici, tanta riabilitazione con il mio chiropratico Dr. Tonini, e tanta voglia di gareggiare ad alti livelli.
Il mio sponsor tecnico Jimmy Lewis Board mi ha fatto sapere che mi avrebbe spedito una tavola per l’occasione, ho scelto il Sidewinder 14’x25″, tavola performante e super veloce in ogni condizione, inoltre molto stabile. Tornassi indietro opterei per la stessa tavola ma per la misura più stretta, il 14’x23″ con cui mi sto allenando da un mese e mezzo e che sto iniziando a conoscere sempre meglio, è la tavola ideale per il mio fisico. Ma questo ha un’importanza relativa, sono elucubrazioni fatte a posteriori di una gara magnifica, in un luogo, Wrightsville Beach in North Carolina, dove si respira SUP e surf in ogni angolo, specialmente in occasione della Carolina Cup.
Il giorno 19 aprile parto cosí da Milano, con le mie pagaie e tanta voglia di divertirmi e vivere una bella esperienza. Dopo un lungo viaggio arrivo finalmente a Wilmington, mancano tre giorni alla gara, 23 km tra oceano e fiume, uno scenario unico da scoprire e vivere. Durante questi giorni ho modo di conoscere Jarrod, proprietario di una delle tante scuole di Sup, surf, outrigger e Kayak di Wrightsville Beach, chiamata Wrightsville Sup, un ragazzo davvero in gamba che è parte integrante della Carolina Cup alla quale ha contribuito nel corso di questi anni per la sua crescita. È stato un piacere conoscerlo, pagaiare e surfare insieme a lui, vero local del posto.

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I giorni prima della gara volano veloci e sono caratterizzati dalla magica visuale che si ha dai ponti di Wrightsville Beach, dai quali ad ogni ora del giorno si può scorgere decine di paddlers di qualsiasi livello intenti ad allenarsi o passeggiare. Travis Grant, vincitore lo scorso anno, Danny Ching, Tituan Puyo, Connor Baxter, l’idolo degli Americani Larry Cain e tanti altri sono alcuni dei grandi nomi che puoi incontrare i giorni prima della gara ad allenarsi lungo il canale di Wrightsville Beach e questa possibilità è un grande richiamo per tanti amatori ed appassionati di sup che possono pagaiare vicino ai loro beniamini nonchè partecipare alle loro clinic. 

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Arriva finalmente il giorno della gara, la Gravellard race (la gara pro di 23 km) inizia alle 10:00 am dopo le due gare amatoriali. Il clima è elettrizzante, tutta Wrightsville Beach è carica ed entusiasta di ospitare una gara di questo tipo. Più di 800 partecipanti sono presenti, senza contare tutti i supporter che sono al seguito.
Viene dato lo start, partenza in Beach race, con prima boa di disimpegno dopo 300m. L’oceano è calmo ma sulla riva si crea un piccolo beach break con un pò di onda, che rallenta la partenza di molti atleti, me compreso.

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Il futuro vincitore, il francese Tituan Puyo, è tra questi e dopo la prima boa è costretto a recuperare il gruppo di testa e me lo vedo passare alla mia destra. Mi accodo a lui nella sua scia e vedo subito che è in grande forma, con una facilità e reattività nel pagaiare che nel giro di poco lo proietta nel treno dei primi. Mi ritrovo cosí anch’io in quel treno, mi accodo ad altri forti rider, davanti guidano Travis Grant, Kelly Margett ed Arthur Arutkin. Accanto a me Connor Baxter e poco più avanti Danny Ching. Sono nel treno dei primi 15 al mondo alla mia prima vera esperienza e competizione cosí importante, e forse pago caro il calo di concentrazione e la mia mancanza di esperienza che viene messa a nudo al sesto kilometro, in occasione del giro di boa verso il canale Mason Inlet. Eloquente la descrizione fornita da SUP Race e la foto: il primo treno gira intorno alla boa prima di entrare nella lavatrice “washing machine” di Mason Inlet (dove le cose si fanno interessanti).

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Purtroppo la scarsa conoscenza del percorso di gara, provato i giorni precedenti ma con condizioni e maree differenti, mi fanno commettere l’errore di stare troppo a sinistra, dove l’acqua bassa, le strane onde ed una forsennata lotta senza esclusione di colpi con altri 3 paddlers causano diverse cadute in acqua e la perdita del treno di testa. La gara è ancora lunga e non regala niente nessuno. Il treno dietro a me, composto da un’altra quindicina di aggueriti rider, ne approfitta e mi recupera. Inizia cosí il canale flat, la distanza dai primi ormai è incolmabile visto il loro livello e la loro esperienza. Inizio un’altra gara, collaborando con il pluri campione olimpico Larry Cain stacchiamo il gruppone a cui eravamo attaccati e ci involiamo in solitaria verso l’arrivo. Incredibile pagaiare al fianco di Larry, un gentleman della pagaia, amato da tutti in USA, per 10 km ogni nostro colpo in acqua era accompagnato da cori e tifo nei suoi confronti che danno l’idea della grandezza della persona e dello sportivo che rappresenta. La distanza da un gruppetto di rider davanti a noi si riduce sempre di più, complice l’ottimo gioco di squadra con Larry Cain, per un pò ci credo ma ormai anche l’ingresso nell’oceano completamente flat non facilita il recupero, e le posizioni rimangono invariate. Chiudo 25simo alla mia prima Carolina Cup in 2 ore e 12 minuti, a 8′ dal primo. Vince Tituan Puyo, secondo Travis Grant, terzo Danny Ching.

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È stato bello esserci, è stato un onore rappresentare l’Italia in una competizione cosí prestigiosa, è stata una fantastica esperienza ricevere tanti complimenti, dallo stesso Larry Cain e da tanti altri riders.

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Spero si riveli un’esperienza formativa nella mia crescita nel SUP, che mi porti a limare i miei errori in gara e fuori. Il prossimo anno ci voglio essere di nuovo, con la speranza di condividere questa bellissima competizione con altri rider Italiani a difendere i nostri colori.

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GRAZIE A MARTINO ROGAI PER LA PREZIOSA COLLABORAZIONE! CI AGGIORNIAMO ALLA TUA PROSSIMA GARA … IN BOCCA A LUPO!

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