Un solo evento per lo Iaaf Road Label ma tanta attività internazionale nel fine settimana. Iniziamo dalla 72esima edizione della Lake Biwa Marathon, prova solo al maschile che a Otsu è diventata presto un affare tutto kenyano. Il vento contrario nella seconda parte del percorso ha impedito l’ottenimento di grandi prestazioni cronometriche. Tutta la prima parte di gara è stata all’insegna del kenyano Vincent Kipruto, il vincitore del 2013 unico in grado di seguire le orme dei pacer che andavano a un ritmo inferiore ai 3 minuti a km. Dopo la fine del loro impegno ai 30 km, dietro Kipruto è emersa la sagoma del suo connazionale Ezekiel Chebii e la gara è divenuta un duello fra i due fino all’ingresso allo stadio Ojiyama. A 300 metri dall’arrivo Chebii ha anticipato la volata per andare a vincere in 2h09’06” con 6” sul rivale. Terza piazza per l’ugandese Solomon Mutai, bronzo mondiale 2015, in 2h09’49” con un miglioramento di 43”.
Grande lotta fra i giapponesi, all’ultima chance per ottenere una maglia per i prossimi Mondiali. Nella prima parte era emerso il debuttante Akinobu Murasawa, terzo dietro i due kenyani, ma al 25° km le forze sono venute a mancare e dietro è risalito Satoru Sasaki, fino a chiudere quarto in 2h10’10”, tempo che non appare sufficiente per guadagnarsi la maglia per Londra.
A PARIGI ALTRA MEZZA PER GACHAGA
Altro evento di spicco su strada la Fitbit Semi de Paris, la mezza parigina frequentata da ben 38.800 corridori. Gara che è divenuta al 16° km un festival kenyano con Morris Gachaga, Paul Lonyangata e Alex Korio che si sono giocati la vittoria allo sprint. A vincere è stato Gachaga, lo scorso anno vincitore delle mezze di Santa Pola, Madrid e Boulogne Billancourt, che in 1h00’38” ha superato i rivali rispettivamente di 2” e 4”. Fra le donne altro podio tutto kenyano e vittoria netta per Ruth Chepngetich in 1h08’08”, alle sue spalle Pioline Wanjiku a 2’44” e Edith Chelimo a 2’51”.
Interessanti riferimenti anche dalla maratona di Rabat in Marocco dove a vincere è stato l’etiope Fikadu Kebebe Debele in 2h09’37” con appena 2” sul kenyano Sammy Kigen, sotto le 2h10’ anche Samuel Getachew (Eth/2h09’44”) e Josphat Kiprono (Ken/2h09’56”). In campo femminile prima l’etiope Worknesh Alemu in 2h30’04”, alle sue spalle la kenyana Eunice Jeptoo a 3’37” e la connazionale Bekelu Beji Geletu a 4’01”. Maggiore spazio per i padroni di casa nella mezza, con bella volata al maschile favorevole a Mohammed Ziani in 1h02’23” su Mohammed Reda El Aaraby a 1”, terzo il gibutiano Mumin Gala a 18”, fra le donne prima Desi Jisa Mokonin del Bahrain in 1h11’17” con 18” sulla kenyana Ivy Kibet, terzo posto all’etiope Yemenesh Tilahun a 2’37”.
CANADA CON PIU’ ORI A BOCA RATON
Dalla strada al cross in quanto nel weekend a Boca Raton in Florida si sono corsi i Campionati Nord e Centroamericani dominati dal Canada anche grazie alla scelta dei selezionatori statunitensi di tenere a riposo i migliori esponenti in vista dei Mondiali di fine mese. Nella gara femminile junior prima posizione per Brogan Macdougall, che succede nell’albo d’oro a sua sorella Branna. In 16’39”28 la Macdougall ha preceduto la connazionale Hannah Bennison (16’44”14) e la messicana Maria Ruiz Acuna (17’05”34). Al Canada anche il titolo a squadre su Usa e Messico. Fra i pari età primi a pari merito il messicano Arturo Reina e il canadese Kiernan Lumb in 19’19”42, davanti al portoricano Victor Ortiz in 19’22”16. A squadre primi gli Usa su Messico e Canada.
Nella prova senior riservata alle ragazze conferma per la canadese Sally Gollish, prima sugli 8 km in 26’48”89 davanti all’oro ai Giochi Panamericani 2015 sui 1500, l’americana Amy Van Alstine (26’59”30), terza l’altra statunitense Megan Rollan (27’03”07). Titolo al Canada su Usa e Portorico. Sulla stessa distanza, ma al maschile successo per lo statunitense Abbabiya Simbassa in 22’40”47 davanti ai connazionali Augustus Maiyo (22’46”27) e Joseph Gray (22’50”03) e con altri due statunitensi al quarto e quinto posto, netto è stato il successo a squadre su Canada e Portorico.