Chihaoui e Ferrara primi leader a Imperia
Combattuta e affascinante, la prima frazione di “Imperia a Tappe” come nelle previsioni, è stata tecnicamente molto interessante, a conferma della validità dell’evento proposto dal Club Marathon. La prova d’esordio, come tradizione, si è tenuta nel circondario imperiese, a Diano Castello, sulla distanza di 8 km tra sentieri, vigneti, oliveti e vincoli del borgo del golfo dianese.
I riscontri hanno rispettato il pronostico: molto equilibrio e ben 16 atleti posizionati in classifica nell’arco di soli quattro minuti, un’inezia in una manifestazione articolata su tre prove, tutte molto selettive. A Diano Castello, vittoria di Ridha Chihaoui, tunisino portacolori della Cambiaso Risso Genova, in 29’04”, seguito dal siciliano Filippo Lo Piccolo in 29’55” (Atl.Recanati) e da Andrea Anselmi col tempo di 29’58” (Runners Bergamo). Ai piedi del podio, l’imperiese Michele Chiefari (30’18”), il neozelandese Jonathan Wyatt (31’22”) e il piemontese Achille Faranda (31’27”). Poi il tabellino ha proposto Ivan Cotali (31’36”), Andrea Caffara (32’16”) e l’altro imperiese Corrado Bado (32’19”).
In campo femminile pronostico pienamente rispettato, con il successo di Ornella Ferrara che ha fermato il cronometro sul tempo di 32’45”. Seconda posizione per Antonella Confortola in 34’30” e podio completato dalla portacolori della Maurina Imperia Joice Kagume (35’50”. Piazzamenti anche per Sonia Cassiano (36’15”) e Monica Magni (38’02”).
Ieri si è svolta la seconda prova, l’ascesa da Pantasina a Lucinasco, passando per la vetta del monte Acquarone. Un tracciato di 12,5 km che ha messo a dura prova la resistenza dei partecipanti e oggi l’epilogo, con la 10 km di Oneglia. Sottolinea William Stua, presidente del Club Marathon: “Le prime due tappe ci hanno riservato grandi emozioni e un livello tecnico eccellente, con ottimi risultati ottenuti anche da atleti locali. L’ultima delle tre tappe ha la particolarità di essere aperta a tutti, anche agli atleti che non hanno partecipato alle frazioni precedenti. Confrontarsi con tanti atleti di grande livello non ha davvero prezzo”.