Gianni Comandini, attaccante del Milan che all’apice della sua carriera valeva 30 miliardi di lire, all’età di 28 anni decise di abbandonare il calcio per girare il mondo in zaino e sentirsi a proprio agio.
L’ex calciatore racconta al format settimanale “Doppio ex” del corriere.it la sua scelta di cambiamento, nella quale scoprì anche il surf, che come tutti noi lo cambiò profondamente e, ci permettiamo di aggiungere, in meglio…
Oggi Gianni è più giovane di Luca Toni (attaccante ancora in carriera) ma nonostante ciò si è dimenticato del calcio a livello agonistico, concentrandosi di più sui suoi hobby tra i quali spicca con una posizione di rilievo il surf. Guardate la sua intervista:
“La tavola è l’opposto di quello che è il calcio, non ci sono regole eccetto quelle dettate dal mare, non ci sono orari, non ci sono tempi, non puoi scegliere quando surfare e quando non surfare perchè è il mare che ti obbliga a delle regole naturali. E’ uno degli sport che esprime maggiore libertà”
Amante della musica rock e deejay nel suo teatro-discoteca di Cesena, alla domanda del giornalista “Calciatori o rockettari i tuoi figli?” Gianni ha risposto così:
“Io potendo…li farei surfisti”
