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Daniela Ryf: oltre la comfort zone

di - 16/10/2015

Daniela Ryf, neo campionessa a Kona 2015, il campionato del mondo su distanza Ironman disputatosi lo scorso 10 ottobre (3.8 km a nuoto, 180km in bicicletta e 42km di corsa), spiega il suo rapporto speciale con la sofferenza, che lei usa e cerca come forma di energia.

“Se non soffri, vuol dire che sei nella tua comfort zone”

Per portare a termine un Ironman e soprattutto per vincerlo, è necessario avere un rapporto del tutto particolare con la sofferenza fisica.
La maggior parte degli atleti riesce a tenerla a bada o semplicemente a superarla: lei no.
Daniela no: lei ha imparato ad utilizzare il dolore a suo vantaggio.

“Il dolore mi avvisa che sto passando ad un livello differente, più alto. Mi dice che il mio corpo sta raggiungendo una soglia nuova, mai raggiunta prima.”

La maggiore motivazione della Ryf è la sofferenza fisica, averla come la più stretta alleata. Il suo segreto sta nello spingersi oltre durante gli allenamenti, per abituare il corpo e per non essere del tutto impreparata durante le competizioni.
Perché alla fine…

 “Competere non è molto diverso da sostenere un esame universitario:
devi solo dimostrare se sei preparato oppure… no”

DanielaRyf Latex

Altro pensiero stimolante per la Ryf è la voglia di rivincita: durante ogni allenamento pensa a quel momento dello scorso ottobre a Kona, quando ha perso i campionati del mondo.
Terminata la frazione di ciclismo con un paio di minuti di vantaggio sulla seconda in classifica, Daniela è stata sola al comando per i primi 35 km della maratona. Poi però eccola arrivare, Mirinda Carfrae. Con un passo troppo veloce da tenere, che le ha rubato la vittoria.

Ciascun allenamento di Daniela oggi ha un ritmo ben preciso: la velocità alla quale è stata superata da Mirinda quel giorno.
E quando arriva il dolore… mantiene il ritmo, fino a che il dolore non scompare.

Daniela Ryf Latex

Fonte: Redbulletin