Pubblicità

Erotavo, profeta in patria

di - 02/04/2016

Antonio Erotavo è stato un personaggio fondamentale nella storia della maratona italiana negli anni Ottanta. Corridore nel periodo delle grandi scuole ferrarese, siciliana, bresciana, dalla sua Bari è partito alla conquista del mondo, in particolare di Macao, maratona che ha vinto più volte diventando un eroe leggendario, molto più conosciuto che in Italia. Ma dopo i suoi successi ha trovato calore e popolarità anche nella sua Bari grazie al Vivicittà, come racconta in questa interessante intervista ad Alessandra Montemurro de La Gazzerra di Bari.

Antonio Erotavo in tuta con i suoi compagni del tempo al Cus Bari (foto FB) Antonio Erotavo in tuta con i suoi compagni del tempo al Cus Bari (foto FB)

Pronti. Partenza. Via. Domani torna a Bari, dopo tre anni di assenza, lo storico appuntamento con “Vivicittà”.

Tra i protagonisti di quella che è definita la corsa dei baresi ci sarà anche Antonio Erotavo. Barese classe 1954, Erotavo, allenato da De Palma, ha esordito a 16 anni con il Cus Bari, ed è stato il vincitore delle prime tre edizioni locali della manifestazione (1985-1986-1987). Maglia azzurra nella squadra di atletica leggera tra il 1981 e il 1990 Erotavo ha vinto diverse volte, due di fila,la Maratona di Macao (Regione amministrativa speciale di Macao della Repubblica Popolare Cinese) diventando un eroe in Asia.

“Avevo per la prima volta la possibilità di correre nella mia città – ci racconta – ed ero felice di farlo davanti ai miei concittadini. Era la prima manifestazione internazionale che veniva organizzata a Bari ed ero il portacolori della mia città, finalmente nella mia città dove fino a quel momento non avevo mai avuto la possibilità di correre. Ricordo ancora il percorso che attraversava la Città Vecchia. E ricordo molto bene i commenti “coloriti” che ci venivano lanciati dai baresi che non erano abituati a manifestazioni di questo tipo. Ma dopo i primi tempi Vivicittà è diventato un appuntamento fisso, immancabile e di grande richiamo, anche grazie al lavoro della Uisp che ogni anno riusciva a migliorare la sua offerta, sia dal punto di vista organizzativo, sia con la partecipazione di un numero sempre crescente di atleti e appassionati”.

Oltre a lui, che ha partecipato a quasi tutte le edizioni, infatti, negli anni, sul percorso barese (all’inizio circa 20 km, una vera mezza maratona, per poi passare ai 12e 4 km in grado di avvicinare un numero sempre crescente di partecipanti) allestito dalla Uisp hanno corso anche altri grandi campioni internazionali che, indossando la maglia azzurra, si sono resi protagonisti di Giochi Olimpici e maratone internazionali di grande prestigio. Tra questi, ad esempio, Gelindo Bordin, Alberto Cova, Stefano Carosi, Alessandro Lambruschini, Salvatore Bettiol e Giacomo Leone.

“Ricordo ancora la bellissima sensazione che ho provato dopo la prima vittoria – prosegue Erotavo – I baresi sono in grado di dimostrare un calore unico. Ho sentito sulla mia pelle l’abbraccio dell’intera città. E poi va sottolineato anche il grande impegno della Uisp che, anche per quella che è stata la mia esperienza internazionale, è sempre stata impeccabile in tutti i sensi nell’organizzazione della manifestazione, senza nulla da invidiare ad altre. Anzi forse con qualcosa da insegnare anche sull’aspetto della beneficenza”.

Una grande festa. Un momento di stimolo, solidarietà e rilancio della storia della manifestazione in sé ma anche di quella di tutta la città. Una sfida.L’edizione 2016 di Vivicittà è tutto questo. “Finalmente Bari sta rinascendo dal punto di vista delle attività come questa. Il merito va all’amministrazione comunale e in particolare l’assessore allo Sport Petruzzelli che stanno dando la giusta attenzione a queste iniziative. Dallo scorso anno ne hanno già fatte tantissime. È ovvio che l’organizzazione ha un costo importante, ma è anche vero che se il Comune vuole può e deve trovare il modo di sostenerle”.

Alessandra Montemurro – La Gazzetta di Bari