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Federica Mingolla entra nel team Salewa People

di - 11/03/2022

federica mingolla

Federica Mingolla è una delle più forti climbers a livello italiano ed internazionale con diverse prime ascensioni femminili all’attivo, oltre che Aspirante Guida Alpina. All’inizio della stagione di arrampicata è entrata a far parte del team di atleti Salewa.

Un po’ di storia

Federica, classe 1994, esordisce nell’arrampicata con la carriera agonistica, ma la abbandona precocemente. Si dedica invece all’arrampicata in montagna, collezionando prime ascensioni femminili. Una fra tutte? La via Attraverso il Pesce in Marmolada, scalata nel 2016.

La nuova atleta Salewa è laureata in Scienze Motorie, Aspirante Guida Alpina e istruttrice di arrampicata FASI. Svolge queste attività didattiche e di accompagnamento alternandole ai suoi progetti personali. Per essere più specifici: “aprire nuove vie, mettermi alla prova su difficoltà tecniche in falesia più alte, scalare vie di misto su montagne all’estero e volare ovunque sia possibile evitare una discesa a piedi”.

Il brand Salewa supporterà Federica Mingolla nelle sue imprese per quanto riguarda l’abbigliamento e altro equipaggiamento, come tende e sacchi a pelo.

federica mingolla

Thomas Aichner, direttore marketing di Salewa, parla di questa nuova collaborazione con toni entusiastici. “Federica Mingolla non è solamente una eccellente scalatrice ma anche una guida alpina, un’alpinista, una sci alpinista e una pilota di parapendio – una donna di montagna completa.

Con lei è stato più naturale parlare dell’estetica dell’arrampicata come forma di danza verticale, e delle emozioni delle sue esperienze in montagna, piuttosto che di gradi, record e prime ascensioni.”

Questo approccio si sposa perfettamente con i valori del brand, che intende contribuire attraverso questa collaborazione a trasmettere questi ideali, e quello della sostenibilità, a chi va in montagna.

Federica Mingolla risponde

Qual è la tua personale interpretazione dell’arrampicata?

Per me arrampicare non è un semplice sport ma uno stile di vita. La mia routine quotidiana dipende radicalmente dall’arrampicata. Inoltre mi ha portato a viaggiare moltissimo in luoghi che altrimenti non avrei mai visitato. Insomma arrampicare è uno stile di vita perché in qualche modo diventa la tua vita e tutto quello che fai è in funzione di scalare qualche pezzo di roccia, ghiaccio, canale di neve. Per me arrampicare è più simile a una danza che a un gesto motorio elaborato. E’ qualcosa di spontaneo che assume tantissime sfaccettature a seconda di chi la interpreta. Semplicemente arrampicare mi fa esprimere al 100% e amo questa sensazione.

Atleta, scalatrice, alpinista o guida alpina: quale ti senti di più di queste cose?


Mi piace entrare nella parte di ciascuno di questi ruoli a seconda delle situazioni e del periodo che sto vivendo. Ho capito che non posso essere solo una di queste cose perché non mi sentirei completa. Mi piace allenarmi e vivere per i miei obiettivi quindi sono un atleta.

L’arrampicata è indubbiamente la cosa che amo più fare e la mia prediletta tra le discipline che pratico ma la montagna è un pezzo di me e il suo richiamo è troppo forte. Quello di guida alpina è un mestiere che sto sviluppando insieme alla mia crescita personale e la voglia di mettermi in gioco con altre persone che si affacciano a questo mondo. Condividere con loro la mia passione per me è frutto di grande soddisfazione e gioia.

Dal tuo particolare osservatorio, che percezione hai della crisi climatica e in generale del tema della sostenibilità? Come lo interpreti nella tua vita in montagna?


Indubbiamente qualcosa sta cambiando, è innegabile. Io credo che il singolo non possa fare la differenza sull’impatto che abbiamo sul nostro pianeta ma se tutti ci mettessimo a collaborare per un minore impatto ambientale allora sì che i risultati poco alla volta si vedrebbero. Nel mio piccolo cerco di condividere questi pensieri con chi mi segue sui social ma temo che ormai il mondo abbia preso una direzione sbagliata legata a qualcosa di troppo grande che non possiamo controllare: gli interessi economici. Io continuerò a fare quello che posso sperando che arrivi questo messaggio a più persone possibile.

Lo scorso settembre hai avuto un importante infortunio ai calcagni, come sta procedendo il recupero?


I miei piedi stanno recuperando benissimo! Ho qualche problema più serio al piede destro (quello operato, ndr) che però si risolverà molto probabilmente solo con la rimozione delle placche e delle viti che mi hanno messo. Nel complesso riesco a fare tutto quello che voglio anche se alcuni movimenti mi fanno più male di altri. Sono a soli 5 mesi dall’operazione perciò non posso assolutamente lamentarmi !

Salewa è il tuo nuovo sponsor per l’abbigliamento e l’equipaggiamento: quali affinità hai trovato con questo marchio che ti hanno motivato a questa partnership?


Questa nuova collaborazione mi ha fatto sentire apprezzata e mi ha dato nuova energia, mi ha fatto capire che posso darmi grandi obiettivi, mi serviva qualcuno che credesse in me. Nei Salewa People ho trovato tanti atleti che non sono focalizzati su una sola attività, ma ne fanno diverse, e io mi ritrovo molto in questa attitudine.

Poi Salewa in qualche modo è già stata con me fin dall’inizio della mia attività. Quando mio padre mi portava in montagna da bambina, mi ricordo bene il logo col nome sullo zaino e sulla tendina. E il mio primo piccolo sponsor di abbigliamento quando ho cominciato a fare le gare, era stato proprio Salewa. Ora le nostre strade si riuniscono, e penso che stia accadendo al momento giusto per me.

Il materiale è di altissima qualità, specialmente la nuova collezione in canapa tessile che è super traspirante e asciuga subito quando sudi, con una produzione sostenibile, più rispettosa dell’ambiente – è un altro aspetto di grande sintonia con Salewa.

Federica Mingolla arrampica nella falesia di Sengio Rosso, Caprino Veronese, Italia

I prodotti Salewa provati da Federica

  • Lavaredo Hemp Hooded Jacket: uno strato intermedio termoregolante per arrampicare nelle giornate di inizio stagione. La giacca aderisce al corpo in modo ottimale garantendo la massima libertà di movimento. Il tessuto è un blend di canapa tessile, cotone e poliestere, a rapida asciugatura. La presenza di fibre naturali rende questa giacca morbida e confortevole.

  • Lavaredo Hemp Train Pants: un pantalone realizzato per l’arrampicata, con un tessuto composto al 49% da canapa tessile. Questo tessuto conferisce al capo una termoregolazione molto efficiente. Grazie alle cuciture aderenti e agli inserti laterali in materiale stretch, il pantalone non limita i movimenti mentre si scala.

Livornese di nascita ma montanara d’adozione, studia Geologia e sogna di fare la scrittrice. Adora raccontare storie e qualsiasi tipo di avventura, inoltre non sa stare ferma: è facile trovarla su qualche treno diretto verso le Alpi con uno zaino fuori misura da cui penzolano scarpette o piccozze (a seconda della stagione).