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Eugene conferma il dominio di Farah

di - 02/06/2015

Il Prefointaine Classic, tappa della Iaaf Diamond League, ha offerto una grandissima gara sui 10000 metri, per molti versi superiore anche a un Mondiale di specialità per il fatto che oltre a presentare al via tutti i big della specialità a cominciare dal campione olimpico e iridato Mo Farah, non aveva limitazioni di presenze per nazione. Unici assenti di rilievo gli etiopi, che a Pechino fungeranno quindi da variabile rispetto alle gerarchie che la prova americana ha mostrato. Alla vigilia non mancavano le perplessità intorno alla prova di Farah, dato in non perfette condizioni di forma, ma il britannico è ugualmente riuscito ad allungare la sua striscia vincente sulla distanza, che dura dai Mondiali 2011. E lo ha fatto con un tempo di altissimo rilievo, 26’50”97 non lontano dal suo primato europeo di 26’46”57 del 2011. Farah ha fatto tesoro del suo mortifero rush finale per prevedere i kenyani Paul Kipnetich Tanui, finito a 89 centesimi di secondo e Geoffrey Kipsang Kamworor, il campione del mondo di cross e mezza maratona che non ha fatto mistero di puntare alla terza corona iridata, ma che nel test americano ha ceduto nell’ultimo giro finendo a 1”68, comunque con un tempo di grandissimo rilievo. Gli altri tutti molto più staccati e regolati a sorpresa dal canadese Cameron Levins, capace di correre in 27’07”51, nuovo record nazionale, davanti al kenyano Geoffrey Kipkorir Kirui (27’17”91), più lontani tutti gli altri con ugandesi ed eritrei sonoramente sconfitti. La rivincita in agosto a Pechino.

La volata vittoriosa di Mo Farah a Eugene (foto Iaaf) La volata vittoriosa di Mo Farah a Eugene (foto Iaaf)