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I grandi dell’ultratrail a Cortina

di - 29/06/2016

Un weekend intriso di prove internazionali quello che si è vissuto in Italia, con tappe del World Tour di ultratrail e delle World Series di skyrunning. Iniziamo dalla Lavaredo Ultra Trail, divenuta in pochi anni una delle più accreditate a livello europeo e internazionale. La decima edizione dell’impegnativa gara trail con partenza e arrivo a Cortina d’Ampezzo sono stati l’inglese Andy Symonds e la svizzera Andrea Huser che hanno dominato alla fine dei 119 chilometri con 5.850 metri di dislivello, affrontati da ben 1.500 atleti. Il britannico è stato sempre in testa alla gara, andando a incrementare costantemente il vantaggio sul suo diretto inseguitore, il lituano Gediminas Grinius (Team Vibram),andando a chiudere con un tempo di 12h15’04”, nuovo record del percorso. Dopo 8’02” lo ha seguito al traguardo Grinius, mentre lo spagnolo Javier Dominguez, in quarta posizione sino al passaggio di Col Gallina, è riuscito a superare il campione mondiale francese Sylvain Court e salire sul terzo gradino del podio con il tempo di 12h36’45” contro il 12h53’04” del transalpino. Da segnalare le superbe prestazioni degli italiani Marco Zanchi, ottavo in 13h21’11” e Giuliano Cavallo, decimo in 13h33’35”. “E’ stato veramente incredibile correre tra i sentieri della Lavaredo Ultra Trail. Un sogno. E’ difficile immaginare di correre di notte, ho provato a dormire durante il giorno, ma sono riuscito ad addormentarmi solo un’ora prima del via e quindi sono partito un po’ titubante“, dichiara il vincitore, “poi quando abbiamo iniziato a correre ho avuto subito delle buone sensazioni, c’è stata qualche difficoltà ad affrontare un tratto di percorso reso pesante dal fango, ma proprio il fango mi ha fatto venire in mente che i sentieri di casa mia, dove mi alleno abitualmente, sono molto simili e quindi sono riuscito ad avere un’azione ancora più incisiva”.

Il britannico Symonds al traguardo (foto organizzatori) Il britannico Symonds al traguardo (foto organizzatori)

Tanti colpi di scena nella gara femminile: subito dopo la partenza è stata la statunitense Rory Bosio a prendere il comando, leadership mantenuta al passaggio di Federavecchia, ma persa per problemi fisici al posto di controllo del Rifugio Auronzo. La svizzera Andrea Huser ha preso così il comando della gara, con l’italiana Lisa Borzani alle sue spalle fino a Cimabanche quando ha dovuto cedere la seconda posizione alla spagnola Uxue Fraile Azpeitia (Team Vibram). Nel successivo passaggio del Rifugio Col Gallina la seconda posizione è temporaneamente passata alla brasiliana Fernanda Maciel, poi ricuperata dall’iberica. La svizzera vince a mani alzate con il tempo di 14h32’39”, la spagnola Fraile Azpeitia chiude la gara in 15h13’09”, Fernanda Maciel sale sul terzo gradino del podio con 15h20’57”. Cristiana Follador dopo aver corso una bellissima gara chiude in quarta posizione in 16h30’37”.

Nel Cortina Trail, prova di 47 chilometri con 2.650 metri di dislivello, vince lo sloveno Sebastjan Zarnik in 4h47’03” davanti all’atleta di casa Manuel Speranza a 6’26” e allo spagnolo Francisco Mendoza Guil a 7’41”. Tra le donne l’americana Hillary Allen conquista la prima posizione con il tempo di 5h15’56” davanti all’italiana Silvia Serafini (Scarpa Team) a 30’32” e all’ampezzana Barbara Giacomuzzi (Atl.Cortina) a 38’06”. Due giorni prima si era disputata la Cortina Skyrace, 20 km per 1.000 metri di dislivello con vincitore l’altoatesino Daniel Jung (Gore Running Wear) in 1h40’22”, alle sue spalle il già citato Francisco Mendoza Guil a 3’03” e il britannico Robbie Britton a 7’10”, mentre prima fra le donne era risultata l’austriaca Laetitia Pibis in 2h05’26” sulla britannica Nathalie White a 7’12” e la francese Belida Hall Doudet a 13’29”.

GOTSCH, PROVE MONDIALI IN VALTELLINA

Pluriappuntamento anche per le World Series di skyrunning, questa volta a Santa Caterina Valfurva (So). Si è cominciato al venerdì con la seconda tappa del circuito dedicato al Santa Caterina Vertical Kilometer dove sono caduti entrambi i record della corsa. In campo maschile grande prova dell’altoatesino Philip Gotsch (Bogn da Nia) che in 33’52” ha polverizzato il tempo stabilito lo scorso anno da Urban Zemmer, abbassato di oltre un minuto e mezzo al termine di una gara dove non ha mai mollato la prima piazza, chiudendo con 2’26” su Hannes Perkmann e 2’47” su Zemmer per un podio tutto azzurro. Stesso copione nella gara femminile con la transalpina del Team Adidas Christel Dewalle dominatrice in 40’40” con la spagnola Laura Orgué a 2’17” e Francesca Rossi a 2’25”.

Vittoria e record per Philip Gotsch (foto organizzatori) Vittoria e record per Philip Gotsch (foto organizzatori)

Due giorni dopo appuntamento per la neonata Livigno Skymarathon di 34 km per 2.600 metri dove il campionissimo Marco De Gasperi ha smesso i panni di corridore per indossare quelli di responsabile dell’evento. Una vera e propria cavalcata a fil di cielo con passaggi aerei oltre i 3.000m di quota. Visto il livello della starting list, difficile azzardare un pronostico attendibile. Infatti, nella prima parte di gara, un quartetto composto dall’italiano Tadei Pivk, lo svizzero Pascal Egli, il francese Alexis Sevennec e il catalano Jan Margarit conduceva di comune accorso. Intorno al 20° km il giovanissimo Margarit, nome da segnarsi per le gare future, ha provato l’affondo. Il vincitore di World Series 2015 Tadei Pivk, pur non essendo al top del condizione, non si è però fatto prendere in contropiede. In una lenta e costante progressione è riuscito a ricucire il gap transitando in solitaria all’ultimo step di Carosello 3000 e poi al traguardo di Plaza da Cumun. A omaggiarlo, nonostante la pioggia battente, due ali di folla. Per il portacolori del Team Crazy Idea finish Time di 3h55’27” che sarà il tempo da battere anche nelle edizioni a venire. Seconda piazza in 3h58’00” per uno stratosferico Jan Margarit (Team Salomon), mentre terzo si è piazzato lo svizzero della scuderia Dynafit Pascal Egli – 4h06’52”. Nella gara in rosa ritorno alla grandissima della campionessa di casa Elisa Desco. Al rientro da un infortunio che l’aveva non poco penalizzata nell’avvio di stagione, l’iridata di specialità 2014, si è subito liberata delle dirette avversarie correndo in solitaria tra creste affilate, ripide discese, verdi vallate e impervi canalini prima di tagliare il traguardo davanti al suo pubblico con l’ottimo tempo di 4h48’54”. Seconda piazza per la basca Ibarbia Aitziber (5h04’57”) che sul finale ha avuto la meglio sull’americana Megan Kimmel -5h05’39”.

Come evento di contorno alle due prove di Coppa del Mondo, sempre nella suggestiva cornice del “Piccolo Tibet”, è andata in scena un’altra prima assoluta: il Livigno Trail, 17.9 km con un dislivello positivo di 1.000 metri. Una bella gara impreziosita dalla partecipazione di due grandi campionesse del calibro della britannica Emmie Collinge e della spagnola Laura Orguè. Se la prima ha corso di gran carriera la prima parte come ultimo allenamento di rifinitura in vista dei Campionati Europei di mountain running in programma sabato ad Arco di Trento per poi fermarsi all’altezza di Carosello 3000, la seconda è rimasta talmente colpita dalla bellezza del paesaggio da concludere l’intero trail in seconda posizione. Classifica alla mano a vincere questa bella corsa tra prati in fiori fiumi scroscianti e montagne innevate è stato il ceko Tomas Lichy in 1h38’44”. Seconda piazza per il runner di Bormio Bruno Bedogné -1h49’29”- e terza piazza assoluta per lo spagnolo Juan Bonifacio Llacua -1h49’53”-. Al femminile, visto il preannunciato ritiro di Emmie Collinge, a salire sul gradino più alto del podio è stata l’azzurra di corsa in montagna Ivana Iozzia -1h55’26”-. Seconda piazza per la Orguè in 2h00’04” e terzo posto per la locale Elisa Compagnoni -2h08’37”-.

PEDERGNANA, VITTORIA E RECORD A TESERO

Nemmeno un forte temporale, con tanto di grandine, tuoni e fulmini ha fermato le prestazioni dei 300 atleti impegnati nell’11esima Stava Mountain Race e nel sesto Verticale del Cornon – Felicetti Cup. Anzi, è arrivato addirittura il nuovo record nella gara di sola ascesa, per merito di Nicola Pedergnana del Team La Sportiva, mentre la competizione lunga è stata accorciata per questioni di sicurezza, ed ha visto trionfare per la prima volta il valdostano Nadir Maguet e la rumena Denisa Dragomir, quindi la prova ladies del vertical è stata vinta dalla runner di casa Beatrice Deflorian. In particolare ha impressionato Nicola Pedergnana, capace addirittura di stracciare il record di Urban Zemmer nel Verticale, migliorandolo di 41 secondi con il tempo di 43’40”, mentre Beatrice Deflorian ha chiuso i 5,050 km del percorso con 1.080 metri di dislivello realizzando il tempo di 57’44”, lontano dal primato di Antonella Confortola. Senza riscontri cronometrici rispetto al passato invece le sfide della Stava Mountain Race, visto che il tracciato è stato ridotto a 13 km con un dislivello positivo di 1.080 metri, togliendo il transito per il Monte Agnello e Doss dei Branchi, con Nadir Maguet dominatore dal primo all’ultimo chilometro e con Denisa Dragomir, capace di una grande rimonta nel finale che le ha consentito di superare la spagnola Maite Maiora. Maguet ha chiuso in 1h19’38”. La piazza d’onore invece si è risolta allo sprint con Christian Varesco che è giunto dopo 2’49”, riuscendo a superare proprio negli ultimi cento metri lo spagnolo Alfredo Gil, che ha sua volta si era reso autore di una strepitosa rimonta di ben 8 posizioni, riuscendo pure a superare Varesco nella discesa nel bosco, ma il teserano voleva fortemente la piazza d’onore ed ha dato il tutto per tutto nel finale. Come spesso accaduto in passato la Stava Mountain Race ha visto rivoluzioni in classifica nella ripida discesa. Ed è stato così anche nella gara femminile, con la rumena Denisa Dragomir che è riuscita a superare la spagnola Maite Maiora all’ultimo chilometro, precedendola di 42 secondi sul traguardo, dopo che la forte skyrunner catalana aveva dominato tutta la gara. Terza la svizzera Ingrid Mutter a 3’50”.

Il vincitore Nadir Maguet in azione (foto organizzatori) Il vincitore Nadir Maguet in azione (foto organizzatori)

Torniamo a Pedergnana. Una cavalcata trionfale quella del 23enne della Val di Rabbi, che ha infranto il record nel Verticale del Cornon – Felicetti Cup, valido per il trofeo Ana Tesero. 43’40” il tempo finale, migliorando di ben 41 secondi il primato che fece registrare nel 2012 il re del vertical Urban Zemmer. Ha provato in tutte le maniere a contrastarlo il compagno di squadra del Team La Sportiva Patrick Facchini, che però si è dovuto accontentare della piazza d’onore a 1’07” di distacco, quindi terzo lo sloveno Nejc Kuhar a 2’27” e quarto l’atleta di casa Stefano Gardener a 3’00”. Nella sfida femminile ha primeggiato la teserana Beatrice Deflorian con il tempo di 57’44”, in testa dal primo all’ultimo metro di gara, riuscendo a staccare di 1’18” la fassana Nadia Scola, quindi in terza posizione la francese Corinne Favre a 3’21”.

GLI ALTRI VINCITORI

Panoramica sugli altri vincitori di un fine settimana mai così ricco:

Trail dei Due Comuni Estivo a Montemale di Cuneo (18 km x 650 metri):Paolo Aimar (Asd Dragonero) 1h21’2” e Giuseppina Mattone (Boves Run) 1h31’14”

Trail della Becca di Viou a Valpelline (47 km x 2.100 metri): Enzo Benvenuto (Team Grivel) 4h06’41” e Alessandra Perona 5h12’42”

Trail della Becca di Viou a Valpelline (21 km x 1.250 metri): Massimo Farcoz (Apd Pont Saint Martin) 1h55’06” e Stefania Canale (Pol.Sant’Orso) 2h30’37”

Molveno Lake Running (20,7 km x 426 metri): Gabriel Karnutsch (Sv Moelten Raiffeisen) 1h19’48” e Simonetta Menestrina (Atl.Trento Cmb) 1h30’38”

Trail del Monte Tifata a Capua (16 km x 750 metri): Giovanni Tolino (Atl.Isaura Valle dell’Irno) 1h39’16” e Lucia Pepe (Aequa Trail Running) 2h11’49”

StraGranda Monterosa Skymarathon (45 km x 2.650 metri): Luca Valenti (Gs Genzianella) 5h06’01” e Michela Uhr (Insubria Sky Team) 5h53’16”

StraGranda Monterosa (30 km x 1.750 metri): Mauro Bernardini (Ossola Skyrunning) 3h02’17” e Annalisa Cappelletti (Ossola Skyrunning) 3h58’22”

Biella-Monte Camino (22,3 km x 2.200 metri): Enzo Mersi (Atl.Monterosa) 2h14’25” e Katarzyna Kuzminska (POL-Atl.Canavesana) 2h39’49”

Trail Monte Chaberton a Cesana Torinese (25,5 km x 2.000 metri): Cristian Minoggio (Valetudo Skyrunning) 2h45’13” ed Emanuela Brizio (Valetudo Skyrunning) 3h20’31”

Montebore Trail a Garbagna (35 km x 1.420 metri): Alberto Ghisellini (Trail Running Finale Ligure) 3h17’02” e Vera Mazzarello (Atl.Ovadese) 4h15’27”

Introbio-Biandino (8,2 km x 980 metri): Eros Radaelli (As Falchi) 43’36” e Debora Benedetti (Team Pasturo) 54’08”

Trail Run for Avis a Golasecca (26,5 km x 500 metri): Domenico Maddalena (Atl.Verbano) 2h03’10” e Simona Lo Cane (Insubria Sky Team) 2h27’24”

Creste-Resegone Skyrace (15 km x 1.300 metri): Luca Carrara (Team Mammut) 1h59’16” e Vittoria Mandelli (Evolution Sport Team) 2h42’11”

K21 delle Groane a Cesate (21,097 km): Roberto Castelbovo 1h30’31” e Giulia Saggin 1h43’23”

Cronoscalata Girolimini a Piovene Rocchette (5.5 km x 1.000 metri): Stefano Benincà 40’07” e Anna Zilio 49’47”

Berglauf Tarvisio (11 km x 1.200 metri): Silvio Wieltschnig (AUT-Sc Laufsport Hermagor) 1h00’00” e Marta Pugnetti (Carniatletica) 1h15’27”

32 Cippi Trail sul Carso a Gradisca d’Isonzo (14 km): Simon Kipngetic Rugut (UGA-Mobili Tempo Romans) 51’31” e Aljonka Kornijenko (Atl.Buja) 1h03’23”

Trail Salto del Cervo a Castiglione de Pepoli (16,2 km x 1.050 metri): Andrea Fornero (Sportification) 1h21’52” e Francesca Battacchi (Pontelungo Bologna) 1h35’04”

Trail delle Apuane a Minucciano (45 km x 3.500 metri): Federico Falsini (Trail Running Project) 6h01’21” e Cinzia Bertasa (Trb Team Tecnica) 6h46’22”

Trail delle Apuane a Minucciano (23 km x 1.900 metri): Alfredo Cavallero (Delta Spedizioni) 2h48’26” e Jessica Perna (Gs Orecchiella) 3h02’19”

Trail della Duchessa a Borgorose (24km x 1.340 metri): Giampiero Tartaglia (Sds L’Aquila) 2h27’17” e Annalisa Cipollone (Parks Trail Promotion) 3h02’47”

Trail Sulle Tracce del Lupo a Guardiagrele (14 km x 1.200 metri): Maurizio D’Andrea (Runners Sulmona) 1h22’56” e Rossella Cerretani (Atl.Montecassiano) 1h46’21”

Etna Trail a Ragalna (50 km x 2.600 metri): Salvatore Pillitteri (Marathon Altofonte) 6h21’43” e Susanne Olvback (Work Out Studio) 7h28’05”

Trail della Galvarina a Ragalna (30 km x 1.600 metri): Simone Parisi (Pantelleria Outdoor) 4h22’45” e Daniela Pillitteri (Marathon Altofonte) 4h59’57”