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Il sesso e lo sport, tema sempre attuale

di - 14/06/2016

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Le prossime righe sono un estratto dello speciale sul sesso che abbiamo proposto sul numero di 4Granfondo di giugno.

Tutti sanno che per mantenere una buona salute dovremmo svolgere una “obbligatoria”, costante e regolare attività fisica. Sul sesso invece esistono ancora convinzioni limitanti. È invece vantaggioso “legare” alle “S” di salute e sport quella di sesso.

I VANTAGGI DI SESSO E SPORT

La scienza ci dice che il sesso con il proprio partner (meno quello “burrascoso” e/o occasionale) è solo vantaggioso. Se vogliamo fissare dei limiti, diciamo che si potrebbe fino a poche ore prima del via. Ottimo comunque la sera prima della gara, infatti in questo caso produce solo benefici, più per il gentil sesso che per l’atleta maschio. Ma analizziamo nel dettaglio i vantaggi che apporta “l’allenamento sessuale” fra coppie (che si attraggono) di qualsiasi orientamento sessuale, siano esse eterosessuali od omosessuali. 

IL TRAINING SESSUALE

Sia nella donna sia nell’uomo l’esercizio fisico dell’atto sessuale predispone scarico di tensione, positive endorfine e piacere nella stessa misura. Nel genere femminile “fare l’amore” prima della gara (ma anche sempre) è di certo più vantaggioso, è una sorta di doping ammesso (e autorizzato) in quanto provoca un aumento del testosterone (più forza dunque) dovuto sia all’atto stesso sia all’orgasmo. Questi dati sono stati scientificamente documentati da vari studi. Nell’uomo, sempre in base alle ricerche effettuate, i risvolti positivi sono minori, e per ristabilire ottimali livelli ormonali il limite consigliato è di farlo almeno sei ore prima dell’impegno sportivo. Precisi riscontri scientifici dettano inoltre che nel maschio fare sesso frequentemente (vale anche la masturbazione) significa ridurre di una buona percentuale il rischio di tumore alla prostata. Per concludere, possiamo quindi affermare che il rapporto sessuale la sera prima della gara (se c’è il desiderio di farlo…) si rivela decisamente più efficace dell’astinenza. Il mio consiglio in qualità di tecnico del training è quindi di fare pure l’amore; basta poi una barretta per ripristinare le energie “consumate”, e tranquilli… al mattino sarete fisicamente pronti per dare il meglio e con grande vigoria spirituale!

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Tutti gli sportivi, ovviamente anche noi ciclisti, si domandano quale sia il giusto rapporto tra sesso e prestazione sportiva. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in merito al collegamento e alle possibili conseguenze emotivo-emozionali tra questi due fattori.

Ne abbiamo sentite di tutti i colori: atleti che predicavano la più assoluta astensione da ogni pratica amorosa, definendola “taglia gambe”, tecnici che, durante le gare più importanti, avevano per regolamento obbligato compagni/e a non raggiungere i rispettivi partner in hotel, fino ad arrivare a coloro che, anzi, proponevano il sesso come un vero e proprio toccasana per la prestazione. Di fatto, tutto è vero e tutto è falso. Il sesso, l’amore di fatto sono una delle cose più belle della nostra vita, questo è innegabile, ma quanto e come fanno effettivamente bene o male alla prestazione sportiva? I detrattori del sesso prima della gara giustificano la loro posizione parlando di “calo ormonale”: recenti e importanti studi confermano che 2-3 ore bastano per ristabilire il normali livelli, dunque questa posizione è facilmente criticabile. Tuttavia dobbiamo pensare piuttosto a quanta energia fisica disperdiamo, ma anche in questo caso, a meno che non viviamo una notte infuocata prima della gara, magari andando a letto tardissimo e con una scarsa qualità del sonno, è difficile trovare una correlazione negativa plausibile tra fare sesso e prestazione sportiva. Un ruolo molto importante invece – e la nostra rubrica cade a puntino – ricoprono il collegamento e le possibili conseguenze emotivo-emozionali tra sesso e prestazione. Di fatto, lo sappiamo bene, quando facciamo l’amore non compiamo solo un gesto fisico, attiviamo anche una serie di meccanismi mentali molto complessi: la pulsione sessuale è, di fatto, assolutamente molto potente, dunque è importante capire quando e in che modo essa abbia ripercussioni sulla gara che andremo a fare da lì a poco. Dobbiamo quindi non tanto capire se il sesso faccia bene o male, piuttosto quale sia la nostra reazione, soprattutto a livello psicologico. Se il nostro stato emotivo prima e dopo non subisce variazioni, questa attività non avrà risvolti sulla prestazione, ma se cambia, dobbiamo capire il modo in cui ci influenza. L’attività sessuale prima della gara può infatti avere ripercussioni, in caso di stato emotivo alterato, essenzialmente su due aspetti: motivazione e gestione dello sforzo. Queste, di fatto, posso avere anche logiche contrapposte e molto distanti a seconda dello schema mentale ed emotivo di ogni soggetto. Un rapporto soddisfacente può da un lato renderci quasi “insensibili” alla fatica: stiamo soffrendo e dando tutto in bici, ma la nostra mente è altrove, in un posto bellissimo dove ci siamo sentiti alla grande (la cosiddetta “àncora”, argomento che abbiamo affrontato più volte in questa rubrica), perciò le nostre gambe che bruciano sono solo pura “periferia”. Può però succedere anche il contrario: ci sentiamo troppo rilassati – è una reazione molto comune dopo del buon sesso – e questo si scontra inevitabilmente con la situazione di gara, che invece richiede di esser propensi e avere uno schema mentale ottimizzato per soffrire. Di conseguenza, anche la motivazione può essere diversa: il fatto di aver fatto l’amore, magari con una persona che desideravamo da tempo, può distrarci dall’obiettivo, quindi abbassare la motivazione, ma questa magnifica esperienza può pure dare una spinta al “nostro super io”, facendoci sentire al di sopra di tutto e tutti, anche di quella montagna che stiamo affrontando!

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SESSO PRIMA DELLE GARE?

Siete favorevoli o contrari al sesso prima delle gare? L’81% degli intervistati ha risposto sì alla domanda, con qualche distinguo, come nel caso di Fausto Bertolaso: “Vista la vasta gamma di età differenti alla partenza, penso che la risposta sia permissiva per i giovani, mentre i ciclisti più attempati dovrebbero forse risparmiarsi”. “Direi che la scelta, per me che sto nel gruppo tra il 150° e il 200° posto è sì – afferma Davide Cella – Poi magari i primi preferiscono non farlo”. “Non mi sono mai posto il problema – si risente Domenico Zani – non regolo la mia vita sessuale con gli impegni agonistici”. “Qualche anno fa quando facevo le GF cercavo di evitare la sera prima di fare sesso – ricorda Luigi Dazieri – la mattina della gara avevo le gambe vuote e non solo!”. “Ma certe cose un vero cicloamatore non le può programmare – conclude Marino Pizzo – l’amore quando arriva arriva”.