La più grande gara femminile di sempre. Poco importa se alla fine non è arrivato il record mondiale, ma la Rak Half Marathon questa notte ha riscritto la tabella delle migliori prestazioni sui 21,097, con una prova eccezionale, un confronto a viso aperto fra kenyane ed etiopi come forse non avremo neanche ai Mondiali di fine marzo a Cardiff. A uscire vincente dalla sfida di Ras Al Khaimah è stata Cynthia Limo, che con 1h06’04” si insedia al terzo posto di sempre nella all time, dopo una gara condotta sempre davanti, passando in 31’32” ai 10 km, 47’21” ai 15, 1h02’48” ai 20. A quel punto con lei era rimasta solo la campionessa mondiale Gladys Cherono e tutti si aspettavano che si ponesse davanti, invece nell’ultimo km la Limo aveva ancora forza per scattare l’avversaria, giunta a 3” ma anche lei al suo record personale, la più veloce di sempre fra le non vincenti. Terza la prima etiope, Genet Yalew staccatasi intorno al 19° km e che ha chiuso in 1h06’26” davanti all’altra kenyana Peres Jepchirchir. Sotto l’1h07? Anche altre due kenyane, Gladys Chesire (1h06’57”) e Jemma Jelagat (1h06’58”).
Di diverso tenore la prova maschile, condotta sempre in gruppo fino al volatone finale su tempi superiori all’ora, cosa avvenuta solo altre due volte nella storia della maratonina araba. Lo sprint ha premiato l’etiope Birhanu Legese, lo scorso anno vincitore sui 21,097 km di Berlino, in 1h00’40”, stesso tempo dell’ultimo Signore della New York Marathon, Stanley Biwott, con l’eritreo Nguse Amsolom e l’altro kenyano Abraham Cheroben a 1”, Edwin Kipyego (Ken) a 5”, Simon Cheprot (Ken) a 6”. Deludente la prestazione dell’ex primatista mondiale di maratona Wilson Kipsang, solo11° in un normale 1h02’16”. Kipsang ha perso terreno dal gruppo di testa già poco oltre metà gara chiudendo con parziali al km superiori ai 3 minuti,mostrando che la sua preparazione per la London Marathon, decisiva per la scelta dei maratoneti per i Giochi di Rio de Janeiro,è ancora indietro.