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Intervista a Mirko Delcaldo, illustratore Toscano.

di - 13/03/2014

 

A cura di Andrea Bianchi.

Frugando qua e la per il web capita spesso di trovare qualche grande talento sconosciuto. Fotografo, disegnatore, pittore, qualcuno che ti lascia di stucco e ha poca visibilità perché le sue opere arrivano solo a un pubblico di nicchia. Così è successo anche a me con Mirko Delcaldo, classe 1969, designer toscano e talentuoso illustratore. Ho deciso di frugare a fondo nei suoi disegni per colmare il mio vuoto culturale in materia e far vedere a tutti queste splendide illustrazioni.

 

Ciao Mirko, come stai?? Benvenuto su 4SURF.

Bene, nonostante l’età. Grazie sono molto contento di fare due chiacchere con voi.

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Fai surf?

Si anche se chiamare surf quello che faccio mi pare eccessivo. Faccio parte della schiera dei “cani da riviera”.

Cosa pensi del surf italiano?

Tralasciando la parte più squisitamente tecnica o meteorologica credo che la cosa più interessante sia la tipologia di persone che si incontrano in questo ambito. Fotografi, designer, shaper, musicisti… è molto stimolante dal punto di vista culturale.

La Toscana è una terra di grandi talenti da sempre, anche nel surf dà i suoi frutti, ne abbiamo numerosi esempi. Tu come hai iniziato a surfare? E a disegnare? Raccontaci un po’ di quello che fai.

Ho passato la mia infanzia a guardare i documentari di Jacques Cousteau e Bruno Vailati e a esplorare con la maschera i fondali della costa pisana e livornese. I mesi invernali per me erano solo un noiosissimo intervallo nell’attesa che tornasse l’estate e con essa le mie esplorazioni del mondo sommerso. D’inverno per vincere la noia appena uscivo da scuola andavo allo studio di pittura di mio padre e disegnavo tutto il giorno. Con l’età adulta non è cambiato molto tranne che con l’acquisto delle prime mute ho potuto iniziare ad andare in mare anche d’inverno e di conseguenza a disegnare di meno. Per quanto concerne il surf, nonostante abbia sempre fatto sport acquatici, ci sono approdato solo qualche anno fa grazie a degli amici.

Da cosa trai ispirazione per le tue illustrazioni?

Fondamentalmente dalla letteratura e dal cinema classico americano. H.Melville, J.Conrad, J.London, H.P.Lovecraft e poi Moby dick di john Huston, La regina d’africa ecc..

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Che differenza c’è tra pittore, disegnatore e illustratore?

Mi ritengo un illustratore in quanto il mio lavoro consiste principalmente nella rappresentazione e nell’interpretazione di un qualcosa di già esistente in ambito letterario. In questo senso il mio lavoro è qualcosa che ho sempre visto più legato ad un tipo di produzione artigianale che ad un ambito artistico, termine per il quale, per altro,  ho sempre provato una certa idiosincrasia.

Il mondo dell’arte è in crisi in Italia. Secondo te è una crisi istituzionale o generazionale?? Dimmi la tua opinione in merito.

Nel nostro paese abbiamo difficoltà a gestire il patrimonio esistente, figuriamoci ad investire nell’ambito culturale. Non credo però che esista una vera e propria crisi, vedo cose molto interessanti e giovani molto più intraprendenti ora di 20 anni fa. Detto questo esistono “poser” anche in quest’ambito. Una mia amica mi ha detto “tutte le persone che incontro o fanno i grafici o i Dj”, credo purtroppo sia la sintesi del momento.

Parlami dei lavori e delle mostre più belle che hai fatto.

Recentemente ho partecipato all’allestimento di una mostra sull’Orlando Furioso, poter toccare volumi del ’500 e vedere incisioni di Gustave Doré è stata un’esperienza unica.

Il tuo è un genere a parte o rientra in un gruppo di generi, come ad esempio la surf art?

Una selezione dei miei disegni riguardanti i pesci del mediterraneo può essere certamente catalogata nell’ambito del “disegno naturalistico”. Una cosa che accomuna tutta la mia produzione è l’utilizzo di tecniche tradizionali senza l’ausilio di computer. Usando questo strumento quotidianamente per lavoro, preferisco realizzare qualcosa che sia più tangibile e duraturo nel tempo. Per lo stesso motivo costruisco anche le cornici dei disegni con materiali recuperati in mare.

Che progetti hai in questo campo per il futuro?

Il progetto su cui ora sono impegnato è la realizzazione di una serie di disegni legati al surf dal 1950 a oggi, ogni illustrazione avrà come soggetto un surfista per ogni decade (il primo è Greg Noll). L’altro progetto più impegnativo è illustrare “alle montagne della follia” di H.P. Lovecraft.

Mirko ci ha fatto scoprire un mondo poco noto a molti di noi, rendendoci partecipi del suo pensiero e dei suoi lavori.  Per contattarlo e per dare un occhiata più approfondita alle sue opere potete visitare la sua pagina facebook.