La quarta edizione dell’expo riminese fa registrare dei numeri che confermano la sua crescita e il successo dell’universo bike. L’Italian Bike Festival Rimini però, sancisce ancora una volta la connessione che esiste tra lo sport ed il benessere, il turismo e la tecnologia, il divertimento, la passione ed è strumento di aggregazione. E’ questo il momento di spingere ulteriormente sull’acceleratore e guardare oltre, non è semplice, ma Rimini con l’Italian Bike Festival può farlo.

Italian Bike Festival Rimini, un evento umano
Per un’intero week-end di Settembre, 10-11 e 12, Rimini diventa il fulcro della bike industry e per gli appassionati delle due ruote. La manifestazione riminese è ormai un riferimento per chi ha la bicicletta nel DNA e per chi si è appena affacciato, per quelli che stanno ancora sbirciando e anche per quelli che, di ritorno dalla spiaggia sono attirati dalla musica, dalla gente e dai colori di una fiera all’aperto; quelli che la bici non l’hanno ancora scoperta. Una manifestazione chhe sfrutta l’ambiente naturale della bici: l’aria aperta!
Outdoor per eccellenza, ma c’é di più
La bicicletta è lo sport e l’attività outdoor per antonomasia. Si, perché l’Italian Bike Festival Rimini si sviluppa completamente in modalità outdoor (ormai è cosa nota, ma vale sempre la pena sottolinearlo), tra il viale che costeggia le spiagge ed il mare, immerso nel Parco Fellini, ai piedi del Grand Hotel di Rimini. L’IBF è l’evento italiano dedicato al mondo delle ruote in tutte le sue forme e che permette di capire al meglio le potenzialità di un’industria (perché anche di questo si tratta) che attualmente non conosce limiti. Si è espansa verso altri settori merceologici, cosa impensabile fino a solo un decennio a dietro, una vera e propria contaminazione positiva. Italian Bike Festival, in più di un’occasione ci è piaciuto definirlo l’evento della gente, che mette sullo stesso piano gli operatori del settore e i visitatori.

Banale? Noi pensiamo che sia stata e che è una delle chiavi di successo di IBF. A Rimini trovi le bici, certo, ma anche le aziende di promozione turistica e gli stand delle regioni che puntano al rilancio tramite la bicicletta. C’é l’informatica (una volta la chiamavamo così) e ci sono i grossi marchi che una volta trattavano “solo” automotive. Ora li vedi con le e-bike, con tecnologie innovative e capaci di attirare una nuova fascia di utenti.
Un simbolo in fatto di cambiamento
Il mondo delle due ruote a pedali è cambiato e sta cambiando profondamente, nonostante sia necessario tenere ben presente che per avanzare è fondamentale far girare le gambe (anche con le e-bike). 30000 registrazioni iniziali e oltre 40000 presenze, non sono dei numeri a caso, che vanno ben oltre un format vincente quello dell’evento all’aperto e fuori dai padiglioni, confermando quello che abbiamo scritto in precedenza. Quanto pubblico femminile interessato e non capitato li per caso, bambini e famiglie. La bicicletta ed i suoi interpreti stanno cambiando, un processo di evoluzione che era già in atto, spinto dall’avvento delle e-bike e che ha “utilizzato” il covid come detonatore. I problemi ci sono è ovvio, non si possono e non si devono nascondere. La difficoltà nel reperire i materiali e l’eccessiva dipendenza industriale dall’oriente, non in ultimo i prezzi. Eppure anche in questo senso si nota un certo dinamismo, con aziende che puntano a riportare la produzione (per lo meno una parte di essa) in Europa, un percorso non semplice, probabilmente lungo e che tocca anche i rapporti politici tra nazioni.
E’ il momento di guardare oltre
Ma torniamo all’Italian Bike Festival Rimini, l’evento italiano che a nostro parere ha dei margini di ampliamento ancora da sfruttare. E’ ora di puntare oltre e richiamare gli stranieri, come capitava negli anni d’oro della Fiera di Milano. Ci siamo fatti togliere il primato della fiera dedicata alla bici e abbiamo fatto poco o nulla per tornare a primeggiare. Siamo andati in Germania, in Belgio e in Spagna. Siamo andati alle fiere orientali e a quelle americane, sicuramente utili per allacciare rapporti con il mondo, cosa che possiamo fare anche in Italia. Ora abbiamo un expo che è cresciuto man mano, che si è strutturato, consolidato ed è riconoscibile. IBF è un biglietto da visita da spendere e da mostrare. Potrebbe essere il momento di fare, osare ed ambire e il contesto romagnolo di Italian Bike Festival è il biglietto da visita che aspettavamo.
A cura della redazione tecnica, immagini di Sara Carena e organizzazione IBF.