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Jake Schettewi a Maui

di - 18/02/2017

Jake Schettewi è uno dei giovani emergenti (16 anni) del bacino di talenti Hookipa (Maui) style. Questo è il suo nuovo video prodotto ed editato da Dan Baxter di soli 13 anni! È proprio il caso di scrivere… largo ai giovani!

Con l’occasione della pubblicazione di questo video, vi proponiamo anche la nostra intervista a casa Scettewi a Spreckesville (Maui) raccolta esattamente un anno fa con la collaborazione di Ferdinando Loffreda e Jimmie Hepp.

 4 Chiacchiere con JAKE SCHETTEWI

Classe 2001, Jake è un minuto ragazzino di soli 15 anni ed il suo home spot si chiama Hookipa (Maui). I suoi genitori hanno appena comprato da Jimmy Diaz (responsabile PWA) un grande terreno a Camp One, vicino a Spreckesville, dove hanno costruito la loro casa che ha un accesso diretto e privato alla spiaggia! Conosciamo un po’ meglio questo timido ragazzino che dopo la Aloha Classic e avere partecipato al tour AWT sta già facendo molto parlare di sé!

Febbraio 2016, Maui. Ferdinando Loffreda mi sta aspettando sulla Hana Hwy all’altezza dello svincolo di Sprecks. Dopo un veloce saluto mi guida verso la casa della famiglia Schettewi. Entriamo nella loro proprietà, si sono appena trasferiti e sono ancora nel pieno del trasloco e dei lavori da ultimare. Appena mi affaccio sul giardino trovo già preparato lo “stage” dell’intervista sistemato ad hoc. Iniziamo bene, la situazione già mi piace e si capisce subito che il ragazzino ha la testa sulle spalle, o perlomeno è seguito attentamente dai genitori. Con lui trovo anche, oltre ovviamente alla mamma e al papà, il fratello più piccolo, mentre quello più grande era ancora assente, e Jimmie Hepp, che per il momento farà qualche foto e poi passerà sotto le nostre grinfie per l’intervista di 4Windsurf. Ma intanto è il turno di Jake e Ferdinando Loffreda, suo mentore e coach, conoscendolo meglio ci aiuta nell’intervista.

 

Ciao, come ti chiami?
Jake Schettewi.

Quando hai iniziato a fare windsurf Jake?
Ho iniziato a surfare ad Aruba quando avevo 4 anni ed è dove vivo ancora al momento. I miei genitori mi portavano in spiaggia dopo la scuola ed io ho iniziato facendo le lezioni.
Mi hanno anche detto che non uscivi più dall’acqua. Surfavi per giornate intere. Cosa ti ha spinto a farlo?
Da subito me ne sono innamorato ed era l’unica cosa che volessi fare.

Venire era alle Hawaii era uno dei tuoi sogni?
Assolutamente.

Hai mai pensato che un giorno saresti stato amico del pluricampione Kevin Pritchard e che avessi come personal trainer e coach Ferdinando Loffreda?
No.

Quindi uno dei tuoi sogni si sta avverando?
Sì.

Quanto ti hanno aiuto Kevin e Ferdinando nel processo?
Mi hanno aiutato parecchio. Kevin mi filma e mi fa video e mi da svariate dritte su cosa fare. Ferdinando invece mi allena e mi insegna come conoscere il mio fisico, andando a correre, a nuotare…

Ogni volta che vieni qui, tutti i giorni, tutto il giorno, pensi alle condizioni ad Hookipa. Quando sei a scuola riesci a seguire o non pensi ad altro che al messaggio da Ferdinando o Kevin che ti dica come sono le condizioni e dove sono diretti?
Da scuola riesco a vedere le ochette e le onde e mi diventa veramente difficile seguire e comincio a guardare il telefono per controllare la situazione e vedere eventuali messaggi. Quando poi è particolarmente spettacolare, cerco anche di convincere i miei a lasciarmi uscire prima da scuola ma di solito devo aspettare l’uscita come tutti. Una volta in acqua, però, non esco più finchè fa buio.

Possiamo quindi dire che Kevin Pritchard, pluricampione mondiale, e Ferdinando Loffreda, personal trainer specializzato, ti sopportano ed incoraggiano al 100%?
Assolutamente.

Quando sei andati a fare l’AWT in Messico, come ti sei trovato alla tua prima gara del Tour? Qual è stato il tuo miglior risultato? Tu eri il pro più giovane, sia in Oregon che in Messico.
Baja mi è piaciuto molto perchè c’era vento praticamente tutti i giorni e le onde erano veramente lunghissime e pulite. Sembrava di surfare per sempre. Mi ci sono sentito molto a mio agio.

Che risultato hai ottenuto alla tappa AWT di Baja San Carlos? Sei rimasto sorpreso?
Sì, ho chiuso l’evento in quinta posizione generale.

Raccontaci un po’ come hai vissuto l’evento.
Ho partecipato a 3 diverse divisioni, quindi ho dovuto surfare molte batterie, dal primo all’ultimo giorno, anche piuttosto vicine tra loro. Sono però riuscito a vincere nella divisione Young ed Amatori e mi sono divertito molto. La sorpresa più grossa poi è stata chiudere in quinta posizione nella divisione Pro. Ne ero piuttosto contento!

Logicamente sei in acqua tutti i giorni ad allenarti, assieme a Kevin e Ferdinando. Quale pensi sia lo step successivo per il tuo waveriding? Migliorare gli Aerial, top turn più verticali, manovre?
Mi piacerebbe riuscire ad approcciare e surfare anche le onde grosse in maniera più aggressiva ed iniziare a chiudere le prime rotazioni come Wave360 frontside e backside ed anche taka ed airtaka. Per quanto riguarda i salti vorrei imparare i pushloop e forse iniziare ad abbozzare i doppi forward.

Dove vai per imparare a saltare? Sempre Hookipa o Spreckesville?
Sprecks.

Quindi tendi a separare le giornate facendo session diverse, la mattina a surfare ad Hookipa ed il pomeriggio a saltare a Sprecks?
Noi facciamo tutte le nostre simulazioni e coaching ad Hookipa, facendo anche le simulazioni di contest ecc. Generalmente durante il weekend arrivo ad Hookipa verso le 11:30 almeno fino alle 15 e se poi è bello ci resto fino a sera. Altrimenti vengo via qui a Sprecks e per le 15:30 sono in acqua a saltare fino alle 18/18:30, provando anche trick nuovi.

Sappiamo che anche Loick Lesauvage si era unito a voi ad allenarsi per la simulazione ed Hookipa? Pensi che ti aiuti mentalmente a prepararti?
Sì, inizialmente mi sono trovato molto in difficoltà, dovendo sia saltare che surfare al meglio in soli 15 minuti. Dopo averlo fatto per svariate settimane, ogni pomeriggio dopo scuola, sono arrivato al contest vero che sapevo esattamente cosa fare, avendo già un’ottima consapevolezza di quanto tempo avessi a disposizione per fare il tutto.

Quindi ti allenerai fino a maggio, imparando nuovi trick in surfata e salti, e poi inizierai a seguire il tour AWT. Ci sarà Baja, Oregon e Perù. Quali sono i tuoi piani? E dove ti senti più a tuo agio?
Io preferisco surfare a saltare, quindi sono più a “casa” a Baja, e mi riesce anche meglio al momento. Dovrei infatti concentrarmi maggiormente sui salti ma per ora va bene così. Baja è puro waveriding.

Quanto ha inciso il fatto che tu viva a meno di 100 metri dalla spiaggia di Sprecks e Camp One?
È comodissimo avere la vela sempre armata, riuscire a vedere le condizioni dalla finestra e poter entrare in acqua in qualsiasi momento. Mi metto lo shorty e vado in acqua, potendo starci fino al buio.

Parteciperai anche ad eventi di PWA?
Non quest’anno. Forse solo a Pozo.

Ah sì? E come fai ad allenarti mure a sinistra?
Bhè, ogni tanto fa qualche giornata di vento Kona, con condizioni mure a sinistra e ci sono anche alcuni altri spot. Penso inoltre sia anche una buona idea andare proprio ad allenarsi a Pozo, in modo da lavorare anche sulla mia polivalenza ed abituarmi per bene a mure a sinistra.

Ci puoi descrivere una tua giornata tipo? A che ora ti svegli, fin che ora sei a scuola…
Durante la settimana mi sveglio alle 6:30, controllo le condizioni al volo, ed esco di casa alle 7:15, per essere a scuola per le 7:45. Poi resto a scuola fino a mezzogiorno, ma dalle 11 in poi inizio ad innervosirmi ed a controllare le condizioni in continuazione. Se c’è vento poi esco di corsa da scuola alle 15 con mio fratello ed andiamo direttamente in spiaggia, che sia Hookipa o Camp One. Solitamente esco dall’acqua verso le 18 e sono già piuttosto stanco, quindi ceno e faccio i compiti. Essendo stato in acqua sto spesso alzato fino a tardi per finire per poi andare a dormire e svegliarmi nuovamente presto la mattina successiva.

Quante giornate all’anno esci in windsurf, in media? Li hai mai contati o non ti poni neanche il problema?
No. Dipende. Di solito autunno e primavera esco quasi tutti i giorni. A volte capita che faccia una settimana senza vento ma in quelle stagioni c’è praticamente sempre.

Fai anche surf e sup?
Sì, faccio surf, specialmente la mattina e quando non c’è aria. Se invece le onde sono grosse vado anche a fare tow-in. Sono nel team di surf da onda della scuola.

Correggimi se sbaglio, ma tu sei già uscito a JAWS?
Esatto. Due settimane fa, l’11 di febbraio.

Cosa ci puoi raccontare della tua esperienza? Sei quasi sicuramente il più giovane windsurfer che sia mai entrato a Jaws!
Penso che Connor Baxter fosse un anno più piccolo di me la prima volta in realtà.

In ogni caso, rispetto! Puoi descriverci un po’ la tua esperienza, partendo da quando sei uscito di casa con KP?
Kevin mi ci ha portato per la prima volta e siamo usciti in jet ski passando da Outer Sprecks e le onde erano giù piuttosto massicce. Siamo andati spediti, controvento, ed ad un certo punto si sono staccate alcune tavole e le abbiamo dovute rincorrere. Quando finalmente siamo riusciti ad arrivare sullo spot ero abbastanza nervoso e KP è rimasto sul jetski mentre io sono entrato e mi ha dato dei consigli su dove stare e mi ha seguito passo passo, dicendomi che avrebbe aspettato che avessi finito per poi entrare a sua volta. Dopo la prima onda ero veramente eccitato e con il cuore a mille. Ci è voluto un po’ per abituarmi ma già alla terza onda ho cominciato a sentirmi più rilassato e lasciarmi andare. Tutti i rider, come Levi, Brawnzinho, Swifty ecc. mi davano dritte e Brawnzinho mi ha persino lasciato la sua onda che è stata la mia prima. Nel frattempo anche Switfy mi diceva dove posizionarmi e che riferimenti avere.

Com’è la sensazione del primo bottom su un’onda del genere, così potente e veloce?
Era veramente choppata.

Usi una tavola di serie o una tavola dedicata per Jaws?
No, uso la mia solita tavola anche per Jaws.

Avevi anche il giubbotto salvagente e tutto il resto dell’equipaggiamento?
Avevo un sottile giubbotto sotto la muta ed uno più grosso all’esterno, quindi ben 2 giubbotti salvagente.

Ti sei preso qualche onda in testa?
No, sono stato piuttosto attento quindi sono stato molto contento di non esser mai caduto.

Che sponsor hai al momento?
Attualmente sono sponsorizzato da JP, Hot Sails Maui, DaKine e BlackProject fins.

JP ti supporta solo con le tavole o anche altro? Ed Hot Sails?
Sì JP mi dà le tavole e Hot Sails le vele.

Quante tavole e vele usi in un anno?
Tendo ad utilizzare sempre lo stesso materiale, cioè una 3.7 e tavola da 59Lt. Levi mi ha detto che alla mia età anche lui chiedeva 3 x 3.7.

In teoria quindi avresti bisogno solo di una vela ed una tavola?
Sì però spesso le rompo, quindi ho un po’ di riserve per sicurezza. Il prossimo anno mi farò anche dare una tavola più voluminosa.

Da quanto vivi qui a Maui?
Ci siamo trasferiti all’incirca un anno e mezzo fa.

Cosa ti piace di Maui?
Si può fare tutto qui. Se ti piace l’acqua, è il paradiso. Ci sono vento ed onde a profusione e c’è sempre qualcosa di divertente da fare.

Cosa invece non ti piace? Se c’è…
Faccio più fatica ad andare a scuola qui rispetto ad altri posti perchè hai la prova tangibile che puoi fare qualcosa di più divertente col tempo che ti viene rubato. È anche un posto piuttosto “fuori dal mondo” se vuoi viaggiare molto ma a parte questi due dettagli, è perfetto.

Fai solo windsurf e surf o fai anche altro?
Quelle poche volte che non c’è nè vento nè onde, vado a fare un po’ di skateboard o mountain bike.

Quanto pesi?
52 kg.

INTERVISTA DI 4Windsurf, Ferdinando Loffreda FOTO DI Jimmie Hepp

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.