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JULBO Eyewear, gli occhiali da performance

di - 24/06/2021

Daniel Jung JULBO Eyewear addicted...in piena azione

Dopo un inverno condizionato dal lockdown a causa del COVID-19, JULBO Eyewear ritorna alla grande con la presentazione della nuova linea di lenti e montature dedicata in modo specifico al sole delle alte vette, parola di François Cazzanelli, Daniel Jung e del fortissimo trail running di casa Salomon Davide Chéraz.

JULBO consigliato dai suoi atleti

Per un’estate attiva e all’insegna degli sport all’aria aperta, Julbo propone una collezione di occhiali tecnici e performanti. Modelli scelti e consigliati da François Cazzanelli, Giorgio Tomatis, Daniel Jung, Davide Cheraz e Martina Berta, atleti italiani Julbo: occhiali leggeri con lenti fotocromatiche per gli sport di velocità e modelli protettivi con lenti polarizzate per l’alta quota.

ALPINISMO e ARRAMPICATA 

Le scelte JULBO di Francois Cazzanelli e Giorgio Tomatis

François Cazzanelli, alpinista e Guida alpina della Valle d’Aosta, sceglie gli occhiali Shield con lenti REACTIV® High Mountain di categoria 2-4 per l’utilizzo in alta quota e durante le spedizioni alpinistiche. «Mi piace molto la loro forma moderna e accattivante e le lenti REACTIV® High Moutain di categoria 2-4 che, a base marrone e polarizzate, sono molto protettive. Non solo le lenti, anche la montatura protegge gli occhi, grazie alle scocche laterali. Un altro importante vantaggio è la leggerezza di questo modello che risulta così davvero confortevole».

Giorgio Tomatis, climber e atleta del Gruppo Sportivo Esercito Italiano, che a soli sedici anni può vantarsi di aver chiuso una via 9a, utilizza invece il modello Shield M: una versione più piccola dello Shield e quindi idonea a chi ha un viso piccolo come quello del giovane Giorgio. «Gli Shield M sono molto comodi e quasi non ci si rende conto di averli indosso. Li utilizzo in arrampicata e il loro punto di forza è la stabilità quando li indosso, tanto che, quando capita di cadere, gli occhiali non si sono sfilano».

Francois Cazzanelli@Mathis Dumas
Francois Cazzanelli@Mathis Dumas

JULBO Cham, per camminare in montagna senza pensieri…

Per le passeggiate in montagna, ma anche per il tempo libero in città, François e Giorgio scelgono i Cham che si ispirano agli occhiali tradizionali e iconici da alpinismo: scocche laterali in cuoio e lenti a goccia specchiate, un’alchimia perfetta tra metallo e morbida pelle, tra tradizione e modernità, per uno stile unico in montagna e in città.

 

TRAIL RUNNING visto da JULBO Eyewear

JULBO Ultimate è il preferito di Daniel Jung e Davide Chéraz

Per Daniel Jung, atleta altoatesino e campione di ultra-running, gli Ultimate sono i preferiti: «Si adattano perfettamente al viso e durante la corsa restano in posizione sia che li indossi normalmente o appoggiati sulla testa. Hanno un’ottima vestibilità grazie al nasello regolabile e alle aste ergonomiche. Inoltre, la lente REACTIV® Performance 1-3 funziona benissimo in condizioni di variazioni di luce: quando entro o esco da un bosco, le lenti si adeguano velocemente. Lenti non solo fotocromatiche ma anche protettive dal vento, grazie alla loro ampiezza. E poi non si appannano, e questo è un fattore importante durante l’attività».

Davide Chéraz sceglie JULBO Eyewear

Anche per Davide Chéraz, trail runner del team Salomon, la scelta per le gare e gli allenamenti è Ultimate, tra gli occhiali sportivi più performanti di JULBO Eyewear.
«Per me in gara è fondamentale usare un occhiale leggero: le competizioni durano tanto, a volte anche più di sette ore, e solo un occhiale veramente leggero evita quel senso di fastidio che si percepisce al setto nasale e nella parte alta delle orecchie. Ecco che i 27 grammi dell’Ultimate fanno la differenza! – sottolinea Davide – per me ho scelto il modello con lenti fotocromatiche REACTIV® Performance 0-3 perché mi accompagnano dalla mattina alla sera».

MOUNTAIN BIKE: Martina Berta sceglie Fury e Rush
L’azzurra di mountain bike Martina Berta, atleta del Santa Cruz FSA team, ha in valigia due diversi modelli Julbo: per gli allenamenti sceglie Fury, un modello versatile che permette, grazie alle lenti fotocromatiche, di pedalare in sicurezza passando da zone boschive a zone di pieno sole, in gara invece preferisce i Rush. «I Rush sono molto stabili, grazie alle aste regolabili a 360 gradi e al nasello in 3D – spiega Martina – e quindi non c’è il rischio che cadano. Inoltre, la lente ampia permette una visibilità ottimale e protegge gli occhi non solo dal sole, ma anche dagli spruzzi di fango. Le lenti fotocromatiche, lasciatemelo dire, sono il fiore all’occhiello: perfette in qualsiasi condizione atmosferica».

 E se siete “cecati”…lenti graduate JULBO Eyewear!

I modelli Shield e Shield M possono essere realizzati con lenti graduate, direttamente nei laboratori Julbo in Francia (RX Lab), previa prescrizione dell’ottico di fiducia.

La soluzione RX Lab è attiva anche per gli occhiali Ultimate e Rush, che sono inoltre disponibili con clip ottica (RX Clip).

Se volete saperne di più, andate QUI!

 

 

 

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”