Pubblicità

Kipsang, Tokyo lo rilancia al 100%

di - 01/03/2017

Un’edizione così, la Tokyo Marathon non l’aveva mai vissuta. Record in serie per la classica di apertura del World Marathon Majors con il kenyano Wilson Kipsang che ha pienamente tenuto fede alle aspettative dimostrando di essere tornato ai suoi massimi livelli. L’ex primatista mondiale aveva promesso alla vigilia una prestazione monstre e con 2h03’58” ha stracciato il primato su suolo giapponese, ottenendo la 12esima prestazione all time. La gara è stata lanciata su ritmi da record mondiale, con passaggi in 14’13” ai 5 km e 28’50” ai 10. Il transito alla mezza è stato di 1h01’22”, più lento del passaggio mondiale ma più veloce delle richieste dello stesso Kipsang, che ai 30 km erano sotto di 11” rispetto alla tabella record. Quando anche l’ultimo pacer si è rialzato, Kipsang era ancora in compagnia del detentore del primato della gara, il connazionale Dickson Chumba. I due hanno leggermente rallentato nei 5 km successivi, con Kipsang che si è ritrovato presto solo a correre contro il cronometro, continuando a insistere e a inseguire il primato mondiale. Quando al 40° km passato in 1h59’29” sembrava che anche un tempo sotto le 2h04’ fosse ormai sfuggito, Kipsang ha ripreso a forzare, chiudendo gli ultimi 2,195 km in 6’29”, scendendo sotto il muro delle 2h04’ per la quarta volta in carriera e anche questo è un primato. Chumba dietro ha accusatolo sforzo finendo alle spalle del kenyano Gideon Kipketer che con 2h05’51” è progredito di più di due minuti, 2h06’25” per Chumba davanti all’altro kenyano Evans Chebet in 2h06’42”. Ottavo il primo dei giapponesi (la gara era selettiva per i Mondiali), Hiroto Inoue che ha chiuso in 2h08’22” con un miglioramento di 4 minuti e mezzo.

Kipsang ancora fresco all'arrivo (foto organizzatori)

Record anche nella prova femminile per merito della kenyana Sarah Chepchirchir, che dopo aver coperto i primi 30 km in compagnia delle etiopi Birhane Dibaba e Amane Gobena, ha forzato il ritmo andando a passare ai 35 km con già 40” sulle rivali. La kenyana ha continuato a spingere e incrementare il ritmo fino a entrare nel ristrettissimo novero delle “sub 2h20’” con 2h19’47”, ampiamente primato della gara e miglior prestazione mondiale dell’anno, con un progresso personale di oltre 4 minuti. Per la Chepchirchir questa è molto più di un’ipoteca sulla convocazione per i Mondiali di Londra. Gran prestazione anche della Dibaba, 2h21’19” con un progresso di oltre un minuto, terza la Gobena in 2h23’09”.

Sarah Chepchirchir entra nel ristretto gruppo delle "sub 2h20'" (foto organizzatori)

LE KENYANE DOMINANO A SAN JUAN

Pronostici confermati a San Juan di Portorico per la World’s Best 10K, dove la kenyana Mary Wacera resta saldamente sul trono della prova di 10 km. La kenyana ha lasciato ad altre l’iniziativa, arrivando agli 8 km in compagnia della connazionale Magdalene Masai e dell’etiope Gelete Burka per poi allungare e chiudere in 31’41”, suo miglior tempo nella gara portoricana, con 18” sull’etiope Mamitu Daska, autrice di un gran finale utile a precedere la Burka di 2”. In campo maschile andamento simile con 5 uomini a giocarsi la vittoria all’8° km passato in 22’36”. I kenyani Samuel Chelanga e Phillip Langat erano i più lesti nella fase finale con Chelanga che andava a conquistare il successo in 28’19” con 2” su Langat e 15” su Stephen Sambu, terzo davanti ancora a un kenyano, Thomas Longosiwa a 18”.