Krys e Rinaldi dominano tra le torri di San Gimignano
Non poteva che andare ad uno straniero la 16a Granfondo della Vernaccia, che si è svolta domenica 6 maggio a San Gimignano, dopo avere acquisito il titolo di Internazionale. E’ stato infatti il polacco Hubert Krys, portacolori della Cicli Copparo Ancona a vincere il percorso di granfondo davanti al pisano Leonardo Pinizzotto, alfiere del Team Guru Planet X e al lituano Raimondas Rumsas della GFDD Altopack Promotech, già vincitore di alcune prove del Giro del Granducato di Toscana. Una manifestazione che non ha certo deluso le aspettative della grande festa e che ogni anno sa regalare ai numerosi partecipanti un fine settimana di puro divertimento. Un colpo di fortuna è arrivato anche dal meteo che, a differenza delle previsioni nefaste dei giorni precedenti, ha regalato una corsa pressoché asciutta, a parte un breve scroscio a ridosso dell’arrivo dei primi della granfondo. Il sabato pomeriggio è stato allietato dalla passeggiata nella zona espositiva e alle solite piacevoli “quattro chiacchiere” con gli amici di sempre per terminare la giornata con la splendida serata dedicata alla “Cena del ciclista”, sempre ben partecipata (quasi 200 i pasti serviti) a suon di bistecche alla brace e il vino rosso toscano, il tutto accompagnato dalla musica dal vivo di un bravissimo gruppo locale. Molto ben riuscita anche la randonnée “Tra Vernaccia e Sagrantino”, capace di portare alla partenza, alle ore 18.30 di sabato sera, ben 30 randonneurs, pronti e attrezzati per affrontare i 420 chilometri del percorso tracciato tra San Gimignano (SI) e Montefalco (PG) e ritorno. Si sono ingrigliati nelle piazze inumidite da qualche goccia di pioggia i quasi 1400 partenti, dei 1500 iscritti, ormai rassegnati a prendere l’acqua. Giove Pluvio è invece stato benevolo, facendo in modo che il maltempo lasciasse spazio ad una giornata asciutta e, a volte, intervallandola con qualche raro sprazzo di sole. Ma il dio della pioggia è dispettoso e l’arrivo dei primi concorrenti del percorso di granfondo lo ha fatto accompagnare da un breve, quanto intenso, temporale. Con la Granfondo della Vernaccia si è dato il via anche all’UNESCO Cycling Tour, il particolare circuito che premia le capacità turistiche dei ciclisti, piuttosto che le loro performance atletiche. La manifestazione, come è ormai di consuetudine, si è chiusa con il ricchissimo pranzo, offerto a tutti i ciclisti e ai loro accompagnatori, che ha servito pasta al sugo oppure insalata di riso o di pasta, salsicce cotte alla brace e rosticciana, pane, frutta, crostata, acqua e vino rosso a fiumi. Anche le premiazioni sono state particolarmente ricche e hanno visto salire sul palco i primi tre assoluti, uomini e donne, di entrambe i percorsi, i primi tre di ogni categoria e le prime 20 società, oltre ai numerosi premi speciali e alla lotteria. Ciclisti russi e una delegazione della Federazione Ciclistica Cilena sono stati i gruppi stranieri più numerosi, a cui si sono aggiunti numerosi ciclisti provenienti da altre nazioni, a confermare l’internazionalità della manifestazione. Tra le società, vittoria indiscussa per la Cicli Gaudenzi, seguita dal GS Arci Perignano e dall’ MTB Club Cecina. Il Giro del Granducato dà appuntamento a domenica 3 giugno a Rosignano Marittimo (LI) per la Granfondo del Castello – Diego Ulissi, che segnerà l’epilogo di questa edizione del Granducato. Una corsa veramente movimentata e mai noiosa quella a cui si è assistito. Il primo a rompere gli indugi è il lituano Raimondas Rumsas, alfiere del sodalizio lucchese Gfdd Altopack Promotech, che si lancia subito in una fuga solitaria, guadagnando in poco tempo fino a un minuto di margine sul gruppo inseguitore. Sulle dure rampe di Monsanto dalle retrovie si staccano quattro corridori: Matteo Cappè (Team Maggi Saint-Gobain FRW), Jamie Burrow (Vigili del Fuoco di Genova), Hubert Krys (Cicli Copparo Ancona) e Federico Cerri (Team Cerri Cicli Tarducci). Sono necessari alcuni chilometri agli inseguitori per colmare il divario e recuperare sul fuggitivo sulla salita di Castellina in Chianti. Il battistrada procede di comune accordo, ma al termine della discesa, a Castellina Scalo, la fuga viene definitivamente annullata dal gruppo. Sul tratto di piano riescono a evadere Matteo Cappè, Jamie Burrow, Leonardo Pinizzotto (Team Guru Planet X) e il compagno Vladislav Borisov. I quattro procedono uniti per alcuni chilometri, inseguiti da Rumsas insieme al compagno Francesco Cipolletta, da Krys e da Andrea Lupori (Parkpre Giordana DMT). I fuggitivi vengono ripresi poco prima dell’abitato di Poggibonsi, dove una serie di scatti crea una nuova situazione: ci provano il russo Borisov, l’inglese Burrow e il lucchese Cipolletta; a inseguire il resto del drappello. Le rampe di Ulignano “scaricano” Cipolletta, costretto poi al ritiro, lasciando in testa alla corsa i due stranieri. Le dure rampe di Sassi Bianchi rimestano nuovamente le carte in tavola. In testa alla corsa è Burrow, inseguito dal Krys e da Borisov, mentre Rumsas e Pinizzotto inseguono a pochi secondi. I vari saliscendi con salite corte e ripide e discese altrettanto corte e ripide, associati al temporale che inizia a scatenarsi sul territorio, cambiano la situazione ad ogni tornante, fino all’ultimo chilometro dove si presentano in quattro a disputare la volata al fulmicotone, che vede passare per primo sotto il traguardo il polacco Krys, seguito dal pisano Pinizzotto, quindi dal lituano Rumsas; a chiudere il drappello è l’inglese Burrow. Terminano rispettivamente quinto e sesto, il russo Borisov e il pesciatino Andrea Lupori. Al bivio dei percorsi, avevano invece svoltato sulla mediofondo Enrico Saccomanni (Pol Cral Vigili Del Fuoco Genova Punto Sport) e Federico Cerri, che vengono però presto ripresi dal gruppetto degli inseguitori. Sull’ultima rampa che porta alla frazione di Santa Lucia, è il parmense Saccomanni a lanciare l’azione, guadagnando un centinaio di metri, che gli sono sufficienti per giungere all’arrivo a braccia alzate. E’ la volata degli inseguitori a mettere sul secondo gradino del podio Andrea Balli (CA Montemurlo) e sul terzo Luigi Salimbeni (Olympia Cycling Team). Corsa femminile senza storia su entrambe i tracciati con il dominio totale sulla granfondo della fiorentina Ilaria Rinaldi (Parkpre Giordana DMT), che lascia un abisso tra sé e la grossetana Maria Cristina Nisi (Max Lelli). Terza piazza per la garfagnina Letizia Dini (Team Cinelli Glass’nGo). Stessa sorte sulla mediofondo, dove la parmense Ilaria Lombardo, compagna di squadra e nella vita di Saccomanni, giunge con dieci minuti di anticipo sull’aretina Michela Gorini (Team Fausto Coppi) ed Elena Riccomi (Team Fanini Store).