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KTM Revelator Master Dura Ace

di - 24/02/2017

Nell’articolo e nel video trovate due allestimenti diversi, perché questo: la bici che trovate nel video è quella con allestimento originale proposto dalla casa madre, modello KTM Revelator Master 22s Dura Ace CD. Quella nelle immagini a corollario  del testo invece, è la bici pronta per essere testata in gara alla Granfondo Laigueglia di Domenica 26 Febbraio, pronta per la competizione, con dotazioni che normalmente usiamo per le manifestazioni agonistiche.

Per correttezza e completezza d’informazione: ruote Fulcrum Speed 40t con tubolari Schwalbe HT 25mm, sella Selle SMP Carbon e seat-post Vision sb 25 mm.

Altra precisazione che a nostro parere vale la pena di sottolineare: la bici nella configurazione originale ha un valore alle bilancia di 6,94 kg senza pedali, peso che si abbassa a 6,72 kg in configurazione gara ma con pedali inclusi ( in questo caso abbiano deciso di usare il modello Classic 3 Keo di Look. Bici in test sul numero di 4granfondo di Aprile, gomme in test e pedali in test disponibili sul numero di 4granfondo di Marzo.

 

Provata in anteprima nell’inverno 2016, la ritroviamo nella nuova configurazione (e nuovo allestimento) 2017. Il frame, il suo design, le sue forme e geometrie non cambiano. Questa è l’ultima versione della top di gamma di KTM, la Revelator che in questo caso porta in dote il nuovo Shimano Dura Ace meccanico serie 9100.

Il telaio è un monoscocca in carbonio della serie Performance Carbon KTM, con bb da 86,5 mm e attacco del freno posteriore direct mount, quest’ultimo posto tra scatola del movimento centrale e foderi bassi. Full carbon è anche la forcella: anche per questa parte si è scelto il freno caliper direct mount.

Partiamo dal progetto telaio: le tubazioni abbinano forme muscolari, non eccessivamente voluminose ma piuttosto innervate (in particolare nell’avantreno), a disegni più tondi (tra parte centrale e posteriore.

I foderi obliqui e quelli bassi sono leggermente sfinati, notevoli in fatto d’impatto estetico, poco riscontrabili sul mercato. Un bel dettaglio, anche in questo caso unico nel suo genere ( a nostro parere una sorta di dna del progetto) è l’ampio fazzoletto di rinforzo del nodo sella, che non prevede il prolungamento del piantone verso l’alto.

Questa sezione inoltre, non prevede il ponticello di supporto alla pinza del freno ma gli stays obliqui. Il seat-post è da 27,2 mm di diametro. Revelator Master è disponibile in cinque misure ( 49, 52, 55, 57, 59).

LE PRIME IMPRESSIONI

Ad oggi abbiamo percorso circa 300 km con la Revelator, nella configurazione originale, quella prevista dalla casa austriaca e con l’allestimento gara, in modo da prendere la giusta confidenza per la granfondo di Domenica. Il nostro giudizio però, si rivolge ( pensiamo sia giusto e corretto) al montaggio originale.

Appena saliti in sella si percepisce subito una notevole briosità del progetto, reattivo e aggressivo, pronto ed efficace. L’atleta può sfruttare un notevole carico centrale e centrato del corpo ( il piantone a 75,5° in taglia 55 parla da solo), su tutta la sezione centrale del telaio: questo aspetto gioca a favore di chi pedala seduto in sella, in particolare nelle salite dure e lunghe. L’anteriore invece è ben scaricato, per un comfort di buon livello (categoria bici da competizione). Come scritto in precedenza, bici dal brio notevole, tanto fluida e prontissima a rispondere ai cambi di ritmo, non scomoda ma che trasmette buona parte delle asperità del manto stradale. In salita è una pistola carica, in discesa è un rasoio.

http://www.ktm-bikes.at/