Fine settimana intenso per lo Iaaf Road Label con tre maratone prefissate, dopo la cancellazione per i noti fatti di Parigi della mezza di Boulogne-Billancourt. C’era curiosità soprattutto intorno all’edizione inaugurale della Saitama Marathon che raccoglie l’eredità delle scomparse prove di Tokyo e Yokohama come sfida tutta femminile. L’esordio non è certamente stato baciato dalla fortuna meteorologica, con condizioni piovose per tutto il tragitto che comunque non hanno impedito alla due volte vincitrice a Chicago, l’etiope Atsede Baysa, di inaugurare l’albo d’oro con un interessante 2h25’44”. La Baysa è andata via al 32° km senza trovare resistenza da parte delle avversarie tanto che al traguardo ha chiuso con quasi 3minuti di vantaggio sulla giapponese Kaoru Yoshida, che in 2h28’43” pone una seria ipoteca sulla sua qualificazione olimpica. Terza posizione per la kenyana Rebecca Chesire, a lungo seconda, in 2h29’11”. Sorprende il quarto posto della 36enne giapponese Yoko Shibui, una delle poche a essere scesa sotto le 2h20’ ma che da anni non correva così veloce, 2h31’06” per lei, quinta l’altra kenyana, di base in Giappone, Winfredah Kebaso in 2h32’08”.
SEGNALI AZZURRI DA VALENCIA
Non ha certamente deluso le attese la Maraton Valencia Trinidad Alfonso, la più grande gara di maratona mai disputata su territorio iberico. Tre atleti sono scesi sotto il precedente limite su suolo spagnolo, e la vittoria è andata all’atleta considerato alla vigilia il più in forma, il kenyano John Mwangangi capace di correre in 2h06’13”, oltre un minuto sotto il precedente record. Alle sue spalle sono giunti i connazionali Matthew Kisorio in 2h06’33” e Felix Kipchirchir Kandie in 2h07’07”, anche per loro primati personali come per il vincitore.
Bellissima anche la gara femminile dove è arrivato il bis consecutivo della namibiana Beata Naigambo, scesa a 2h26’58”, oltre 4 minuti meglio dello scorso anno, stabilendo il nuovo record della gara. La namibiana faceva parte di un gruppo di 5 atlete transitate a metà gara in 1h12’47”. Fra loro non era presente la marocchina Malika Asahssah capace di una grande rimonta nella seconda parte di gara che l’ha portata al terzo posto in 2h28’02”, dietro anche la kenyana Janet Jelagat Rono in 2h27’34”. La gara femminile ha però regalato gloria anche alle italiane, con Fatna Maraoui, che solo un mese fa aveva stabilito il suo personale a Torino, scesa a 2h30’51”, che le vale il sesto posto ma soprattutto una seria ipoteca su un posto a Rio 2016 al fianco di Valeria Straneo e Anna Incerti. Molto bene anche la campionessa italiana di mezza maratona Laila Soufyane che alla sua terza esperienza ha chiuso ottava in 2h32’39”, quarto tempo italiano dell’anno. In campo maschile il primo italiano è stato Alessandro Brancato, 23° in 2h23’40”.
A ISTANBUL CONFERMA PER LA GOBENA
C’era molta tensione intorno alla 37esima Vodafone Istanbul Marathon, con un grande spiegamento di forze dell’ordine a gestire la sicurezza della gara. Alla fine è andato tutto bene,ma sono mancati i risultati, forse anche per colpa dell’atmosfera che si respirava. L’etiope Amane Gobena ha confermato i pronostici della vigilia cogliendo la sua seconda vittoria consecutiva ma finendo lontana dai suoi propositi, in 2h31’54”, anche a causa di una gara percorsa tutta in solitudine con un vantaggio che già dopo 5 km era di 25” sulle rivali. Alla fine seconda piazza per l’altra etiope Zerfie Limeneh Tadese in 2h40’50”, terza la turca Meryam Erdogan in 2h46’38”.
Nella gara maschile vittoria per il kenyano Elijah Chelimo, in 2h11’13”, al suo terzo centro in carriera dopo quelli di Roma nel 2007 e San Paolo del Brasile nel 2009. Seconda piazza, come nel 2013, per il connazionale Evans Kiplagat in 2h12’47”, terzo l’altro kenyano Silah Limo in 2h13’57”.
ATAPUERCA, COME LO SCORSO ANNO
Con il Cross Internacional de Atapuerca ha preso il via in Spagna lo Iaaf Cross Country Permit Series, circuito di 8 tappe fra le quali anche il Campaccio e la Cinque Mulini. Il responso della prima gara internazionale è stato identico a quello dello scorso anno con l’etiope Imane Merga che ripete la vittoria sui 9 km ottenendo il suo quarto successo dal 2011 sui sentieri spagnoli. Merga, in 25’02” ha staccato nel finale l’ugandese Timothy Toroitich di 4”, ultimo ad arrendersi in una prova a eliminazione. Terzo Aweke Ayalew, del Bahrain, a 8”. Solo quinto l’altro etiope Muktar Edris, che lo scorso anno era stato battuto solo al fotofinish.
Conferma anche in campo femminile per l’etiope Belaynesh Oljira che a 400 metri dal traguardo ha lasciato la compagnia della connazionale Alemitu Heroye, che ha chiuso a 4”, terza posizione per la spagnola Trihas Gebre a 42”, apparsa in grandi condizioni e candidata al titolo europeo nel prossimo mese a Hyeres.