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La Ötztaler Radmarathon è di nuovo del Falco!

di - 01/09/2014

Vincere non è mai facile, ripetersi è sicuramente ancora più difficile, tanto più se si hanno i favori del pronostico, ma Roberto Cunico è riuscito nell’impresa: domenica 31 agosto “il Falco” ha conquistato la Ötztaler Radmarathon per il secondo anno consecutivo, tagliando il traguardo di Sölden in solitaria.

Sul Kuthai si sono immediatamente mossi Carlo “la Lepre” Muraro e l’altoatesino Werner Weiss, con il duo che ha scollinato con circa due minuti di vantaggio sui più diretti inseguitori, tra cui erano ben presenti tutte le maglie degli atleti del Team Beraldo Green Paper Europa Ovini. La coppia al comando ha proseguito nell’azione e sul Passo del Brennero il vantaggio ammontava a quasi 5 minuti.

La svolta si è avuta nel corso dell’ascesa successiva, verso il Passo del Giovo, dove “il Falco” ha rotto ogni indugio e, dopo aver riagguantato i due, si è lanciato in un’azione temeraria, restando solo al comando con ancora una novantina di chilometri da percorrere.

Il solo a cercare di contrastare l’azione del vicentino è stato Igor Zanetti, che, evaso dal plotoncino inseguitore, si è attestato in seconda posizione al passaggio in cima al Giovo, a 2 minuti e 36 secondi da Cunico.

“Il Falco” volava letteralmente la discesa verso St. Leonhard e imboccava la lunga ascesa al Passo del Rombo, mentre alle sue spalle si rimescolavano le carte: Zanetti veniva riassorbito da un manipolo di uomini che sulle rampe dell’ultima fatica di giornata si sarebbero giocati il podio della prova austriaca.

Nonstante il forcing dei contrattaccanti, Cunico ha sempre mantenuto un vantaggio di circa 2 minuti sugli avversari, fino a guadagnare il traguardo in trionfo. Alle sue spalle gli austriaci Nösig e Kirchmair.

Oltre a dare un contributo alla vittoria di Cunico, gli altri corridori del Team Beraldo Green Paper Europa Ovini si sono distinti con piazzamenti di riguardo, a cominciare dal quinto posto di Alessandro “il Ghepardo” Bertuola, il tredicesimo di Bernd “il Labrador” Hornetz e il diciottesimo di Cristian “l’Albatros” Pinton. Muraro ha pagato il grande sforzo iniziale, chiudendo in 43a posizione.