Pubblicità

Londra,meglio di un’Olimpiade

di - 22/04/2016

Cinque gare nella domenica dello Iaaf Road Label, ma certamente una schiaccia tutte le altre in quanto a qualità e attenzione mediatica. La Virgin Money London Marathon può sicuramente essere considerata l’evento clou dei 42,195 km del 2016, superiore anche all’Olimpiade che limitando le presenze per nazione a 3 ha un tasso qualitativo legato ai tempi decisamente inferiore a quello di domenica sulle strade inglesi. Kenya ed Etiopia si presentano al via con due autentiche armate, quasi una resa dei conti per stabilire la leadership di gruppo prima ancora che individuale. Se gli etiopi si sono sparsi per le grandi classiche di primavera, quasi tutti i kenyani di primissima fascia hanno accettato l’invito (a suon di dollari…) degli organizzatori inglesi, ecco così che al via ci sarà innanzitutto il campione uscente Eliud Kipchoge, che molti considerano il vero favorito per Rio, ma che all’Olimpiade si deve qualificare perché i tecnici kenyani hanno già detto che terranno in gran conto il risultato di domenica, quindi è vietato fallire. Un imperativo anche per i due leader delle classifiche all time, Dennis Kimetto e Wilson Kipsang chiamati a far dimenticare il brutto 2015 vissuto. Attenzione poi a Stanley Biwott, il vincitore di New York 2015 e a un debuttante di tutto rispetto come il plurimedagliato mondiale di cross e mezza maratona Bedan Karoki, che magari visto che corre senza l’assillo della qualificazione olimpica, alla quale punta sui 10000, potrebbe anche far saltare il banco.

Kipchoge primo lo scorso anno (foto organizzatori) Kipchoge primo lo scorso anno (foto organizzatori)

Dall’altra parte l’Etiopia schiera il grande Kenenisa Bekele, chiamato all’impresa dopo ben 18 mesi senza aver concluso una gara, poi Tilahun Regassa, quinto e primo dei “non kenyani” lo scorso anno, Sisay Lemma che nel 2015 ha vinto a Vienna e Francoforte ed è stato quarto a Dubai in gennaio, mentre Abera Kuma lo scorso anno ha vinto a Rotterdam. Fra gli “esterni” spicca il campione del mondo in carica, l’eritreo Ghirmay Ghebreslassie chiamato a dare una sua più definita immagine dopo la sorprendente conquista iridata.

Il leif motiv maschile è esattamente ripreso fra le donne dove addirittura la vicecampionessa del mondo di mezza maratona Helah Kiprop farà da lepre, chiamata a un passaggio alla mezza in 1h09’15”. Una scelta voluta fortemente da Mary Keitany, che ha chiesto espressamente ritmi velocissimi per fare selezione. Con lei la primatista mondiale sulla mezza Florence Kiplagat, Priscah Jeptoo vincitrice tre anni fa, Jemima Sumgong alla ricerca di una vittoria dopo tanti secondi posti a Boston, New York e Chicago. L’Etiopia schiera la campionessa uscente Tigist Tufa e l’iridata Mare Dibaba, poi Aselefech Mergia e Feyse Tadese, insomma un cast che Rio non potrà permettersi.

VARSAVIA, SHEGUMO CI RIPROVA

Quarta edizione dell’Orlen Warsaw Marathon, gara Silver con un percorso molto veloce, visto che lo scorso anno ben sei atleti scesero sotto le 2h08’30”. Il miglior personale è dell’etiope Negari Terfa con 2h07’32” ma non ha corso maratone negli ultimi due anni, ancora più vecchi i risultati di Habtamu Assefa, 2h08’28” a Dubai nel 2013 e che abbiamo visto finire sul podio anche a Firenze. La curiosità principale è però il debutto dell’ugandese Moses Kibet, sul quale i tecnici nazionali puntano molto in ottica Rio sulla base dei risultati ottenuti sia in pista che nella mezza. La gara varrà quale campionato polacco maschile e tutti i migliori locali saranno al via a cominciare dal vicecampione europeo Jared Shegumo, iscrittosi in extremis dopo il ritiro di domenica a Lodz e dal primatista nazionale Henryk Szozt, ritenuto da molti il più solido maratoneta europeo contemporaneo. I due hanno già in tasca il biglietto per Rio ma devono fornire una prestazione convincente, chi vorrà aggiungersi alla coppia dovrà scendere sotto le 2h12’30”.

Fra le donne sarà al via Merima Hasen, che vanta una lunghissima serie di podi nelle classiche dello Iaaf Road Label con un PB di 2h23’06”. A sfidarla la kenyana Peninah Arusei, 37 anni ben portati a giudicare dalla prestazione alla RomaOstia chiusa in 1h09’08”, poi la connazionale Winnie Jepkorir, terza ad Amburgo nel 2014 in 2h27’57”, mentre l’Etiopia si affida ad Alem Fikre, 2h30’13” e Kumeshi Sichala, 2h30’56”.

MADRID ALLA RICERCA DELLA VELOCITA’

Pur vantando ben 38 edizioni alle spalle, la Rock’n Roll Madrid Marathon, gara Silver, soffre fortemente un “inferiority complex” nei confronti delle maratone di Barcellona e Valencia, accreditate di primati migliori. Gli organizzatori contano di invertire la tendenza con una fortissima squadra kenyana al via, guidata da Jafred Chirchir Kipchumba, con un PB di 2h05’48” a Eindhoven 2011, che lo scorso mese è stato terzo a Barcellona. Thomas Kiplagat è stato protagonista a gennaio a Dubai, ma la fatica di domenica scorsa all’Azkoitia-Azpeitia Half Marathon, chiusa in 1h03’17” potrebbe pesare sulle sue gambe. Da non dimenticare Evans Kiprop Cheruiyot, bronzo mondiale 2007 sulla mezza maratona,ma anche qui c’è un ugandese da tenere d’occhio,lo specialista del cross Thomas Ayeko alla sua seconda esperienza sui 42,195 km, deciso a migliorare il 2h12’17” dell’esordio. Punta della Spagna e Francisco Espana, al secondo impegno in sei settimane dopo il 2h18’38” di Barcellona.

Kipchumba autore di un grande tempo a Eindhoven (foto organizzatori) Kipchumba autore di un grande tempo a Eindhoven (foto organizzatori)

Torna fra le donne la campionessa uscente, la kenyana Monica Jepkoech, scesa in autunno a Toronto a 2h27’26”. Con lei Miriam Wangary  che quest’anno ha già corso in 2h33’27”e Nancy Kiprop, seconda lo scorso anno a Valencia in 2h27’34”. Per l’Etiopia al via Alemayehu Adula e Abebech Tsegaye Bekele, nel 2015 2h33’49” a Siviglia.

IN CINA SI RIVEDE LA JEPCHIRCHIR

A meno di un mese dalla conquista del titolo mondiale, la kenyana Peres Jepchirchir torna a correre una mezza maratona e lo farà domenica alla Yangzhou Jianzhen International Half Marathon, prova Gold nella quale l’iridata vuole scendere sotto il record della corsa di 1h08’16”, ma la concorrenza è quanto mai qualificata con l’etiope Worknesh Degefa che quest’anno a Praga ha già corso in 1h06’14” e che ha già vinto nel 2013, finendo seconda nei due anni successivi, in cerca quindi di una rivincita sulla kenyana. Proveranno a inserirsi nella lotta le altre kenyane Paskalia Kipkoech, PB 1h07’17” e settima ai Mondiali di Cardiff, Pauline Wanjiku Muchiri, seconda a Parigi in marzo e Polline Wanjiku Njeru, mentre le etiopi presenteranno al via Birhane Dibaba, quinta quest’anno alla Tokyo Marathon già vinta nel 2015.

In campo maschile il campione in carica Mosinet Geremew (Eth) difende il suo primato su suolo cinese con 59’52” stabilito lo scorso anno. A sfidarlo il connazionale Feyisa Lilesa, che abbiamo visto vincere la Tokyo Marathon in 2h06’56”, poi il kenyano Edwin Kipyego, vincitore quest’anno a L’Aja in 1h00’27” e 12° a Cardiff, l’altro kenyano Dickson Chumba, con un impressionante 2h04’32” in maratona, e due atleti dai personali inferiori all’ora, il marocchino Aziz Lahbabi e l’ugandese Geoffrey Kusuro.

Mosinet Geremew primo lo scorso anno (foto organizzatori) Mosinet Geremew primo lo scorso anno (foto organizzatori)

DUE PRIMATISTI IN GARA A ISTANBUL

Due primatisti del mondo impreziosiscono la seconda edizione della Vodafone Istanbul Half Marathon, gara Bronze nella quale torna a competere sui suoi amati 21,097 km l’eritreo Zersenay Tadese, pluricampione e primatista mondiale. Con lui il kenyano Leonard Patrick Komon, detentore dei primati sui 10 e 15 km. Tadese è al rientro alle gare dopo l’infortunio che gli ha impedito di essere al via a Cardiff, mentre Komon ha gioà gareggiato a Lisbona finendo in 1h01’30”. Pronto a far loro lo sgambetto è il kenyano Kenneth Kipkemboi, secondo a Lisbona in 1h00’05” come anche il suo connazionale Leonard Langat che alla RomaOstia è stato secondo in 59’18”.

La gara femminile è illuminata dalla presenza di Violah Jepchumba, miglior tempo quest’anno con 1h05’51” a Praga il 2 aprile, affrontata dall’etiope Amane Gobena, quarta alla Tokyo Marathon in 2h21’51” e due volte vincitrice della maratona nella capitale turca.

La primatista mondiale 2016 Violah Jepchumba prima a Praga (foto organizzatori) La primatista mondiale 2016 Violah Jepchumba prima a Praga (foto organizzatori)