Mondiali di Kavarna, un’occasione persa
E’ sinceramente un dolore e una sconfitta, l’ennesima per l’atletica italiana, l’assenza dai Campionati Mondiali di mezza maratona che si disputeranno sabato a Kavarna (Bul). Al di là delle pressoché nulle possibilità di ottenere risultati di rilievo dal punto di vista dei piazzamenti, si poteva fare un investimento per permettere a qualche atleta che si tiene sott’occhio di preparare e puntare a quest’evento per fare esperienza che in questo ambito significa sfruttare l’occasione di correre con tanti campioni per puntare a dare una limata al proprio primato personale. La stessa Valeria Straneo, protagonista della maratona olimpica e in preparazione per New York, si era detta disponibile alla trasferta, dirottando poi le proprie attenzioni verso i Tricolori della 10 km di sabato scorso a Modica. Sicuramente utile sarà la prova, sempre sulla mezza, che la selezione azzurra sosterrà domenica a Nancy contro i pari età francesi per Juniores e Promesse, ma per altri (un nome per tutti: Andrea Lalli) sarebbe stato utile effettuare questo test ricordando anche che l’epopea di Stefano Baldini è iniziata proprio da questa manifestazione.
Venendo ai campioni presenti, quasi certamente sarà una nuova tappa della sfida fra le squadre africane: il Kenya si affida ad Eliud Kipchoge, il campione mondiale 2003 sui 5000 metri che dopo anni in pista ora prova a dare vita alla sua seconda carriera, a 27 anni, cercando un nuovo titolo iridato su strada, forte del 59’25” ottenuto il 1° settembre a Lilla, secondo miglior debutto di sempre sulla distanza. Il suo è il più serio attacco a Zersenay Tadesse, l’eritreo che dal 2006 al 2009 ha ottenuto un sensazionale poker mondiale nella specialità. A Londra Tadesse ha mostrato un po’ la corda finendo sesto sui 10000 metri, in maratona i suoi tentativi sono tutti naufragati, i 21,097 km rimangono la sua prova preferita anche perché è il primatista mondiale con 58’23”.
Fra le donne qualche possibilità in più per le non africane c’è, in particolare per la presenza di Shanane Flanagan, la statunitense bronzo olimpico sui 10000 nel 2008 e autrice di 1h08’52” in marzo a Lisbona, ma la sua prova olimpica in maratona non è stata molto convincente. Con curiosità è attesa la prestazione della turca Elvan Abeylegesse, doppio argento olimpico in pista nel 2008 ma una delle grandi assenti nel 2012. Il suo primato, 1h07’07” risale al 2010 e resta la nona prestazione assoluta di sempre. Ricordiamo che i Mondiali, che dallo scorso anno hanno assunto cadenza biennale, assegneranno medaglie anche a squadre, con un massimo di 5 atleti per team con tempo preso per i primi 3.
Gabriele Gentili